Giugno si avvia verso i suoi ultimi giorni e molti cittadini potrebbero ancora ricevere le mensilità dei mesi scorsi. In questo approfondimento vediamo chi può fare domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023 (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Siamo ormai agli sgoccioli: la prossima settimana il mese di giugno volge al termine e ci auguriamo che tutte le famiglie in attesa dell’Assegno Unico di giugno riceveranno gli importi entro i tempi previsti.
Mentre l’INPS continua ad annunciare nuove date di pagamento per l’Assegno Universale, ci sono anche alcuni cittadini che dovrebbero affrettarsi a richiedere il contributo per famiglie per non perdere gli arretrati da marzo 2023.
Nei prossimi paragrafi, quindi, spieghiamo chi può fare domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023.
Indice
Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023: per chi
Come stabilito dal dl 230/2021 che ha introdotto l’Assegno Unico e Universale per figli a carico, il contributo economico decorre dal 1° marzo a febbraio dell’anno successivo. Tuttavia, è possibile presentare la domanda in qualsiasi momento dell’anno e ricevere comunque gli importi dal mese successivo alla richiesta fino a febbraio dell’anno dopo.
A questo proposito, però, il mese di giugno rappresenta una scadenza importante: le famiglie che richiedono l’Assegno Unico entro il 30 giugno hanno diritto non solo alle mensilità successive, ma anche agli arretrati a partire da marzo.
Ciò significa che possono fare domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023 tutti i nuclei familiari con almeno un figlio a carico che ancora non hanno richiesto il contributo all’INPS. In questo modo, otterranno anche le mensilità spettanti da marzo 2023.
Invece, chi presenta la domanda dal 1° luglio 2023 ha diritto solo agli importi da agosto in poi (e cioè fino a febbraio 2024).
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
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Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023: come fare domanda
Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato quali cittadini possono ancora fare domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro il 30 giugno 2023.
Per rendere la procedura ancora più veloce, visto che il tempo stringe, ricordiamo brevemente come fare domanda.
Dunque, le famiglie con uno o più figli a carico possono presentare la richiesta dell’Assegno unico in uno di questi tre modi:
- attraverso il sito ufficiale dell’INPS, accedendo alla sezione Assegno Unico e Universale per figli a carico. Per entrare, è necessario prima autenticarsi con le credenziali digitali SPID di livello 2, CIE o CNS;
- attraverso il Contact Center Multicanale dell’INPS, chiamando il numero 803 164 gratuitamente a telefono fisso, oppure il numero 06 164 164 a pagamento, secondo la propria tariffa, da cellulare;
- mediante i servizi telematici offerti gratuitamente dai CAF oppure dagli enti di patronato.
Ricordiamo, inoltre, che l’Assegno Unico e Universale spetta a tutti i nuclei familiari con figli a carico da 0 a 21 anni (in particolari condizioni), a prescindere dal reddito annuale. Ciò che cambia in base all’ISEE è l’importo erogato, che viene definito a seconda delle fasce ISEE di appartenenza.
Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023: chi altro può riceverli
Anche se abbiamo detto che gli arretrati dell’Assegno Unico spettano alle famiglie con figli che fanno domanda entro il 30 giugno 2023, informiamo i nostri lettori che anche altri nuclei familiari potrebbero ricevere gli arretrati.
In particolare, oltre a coloro che hanno presentato un’apposita domanda, la scadenza del 30 giugno 2023 vale anche per chi non ha mai presentato l’ISEE e quindi al momento percepisce gli importi minimi previsti dalla legge.
Invece, con ISEE aggiornato e valido entro il 30 giugno è possibile ottenere gli importi giusti riferiti sia ai mesi scorsi, a partire da marzo, sia alle prossime mensilità. Ovviamente questo non riguarda chi ha comunque un ISEE superiore a 43.240 euro all’anno, in quanto avrebbe diritto ugualmente agli importi minimi.
Inoltre, lo stesso discorso dell’aggiornamento dell’ISEE vale anche per chi ha subito delle variazioni nel corso dell’anno e non ha ancora modificato la domanda. Per esempio, se nei mesi scorsi si è verificata una nuova nascita oppure i genitori con reddito da lavoro sono diventati due, mentre prima era uno solo, allora è necessario modificare la domanda dell’Assegno Unico entro il 30 giugno per ricevere le eventuali maggiorazioni o gli importi giusti da marzo 2023.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.
Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023: novità del 2023
Da gennaio 2023 sono state apportate alcune modifiche all’Assegno Unico e Universale, per cercare di accelerare le procedure burocratiche e rendere tutto più semplice per i cittadini.
In particolare, una novità importante riguarda la presentazione della domanda. All’inizio dell’anno, l’INPS ha comunicato che da marzo 2023 l’Assegno Universale spetta d’ufficio, quindi in automatico, alle famiglie che hanno già presentato una domanda tra gennaio 2022 e febbraio 2023 e questa è stata accolta regolarmente.
Quindi, chi nel corso dell’anno ha ricevuto l’Assegno Unico senza rinunce o problemi di alcun genere, non ha dovuto presentare di nuovo la domanda per l’anno 2023. Resta però obbligatoria la presentazione dell’ISEE aggiornato all’anno di riferimento, altrimenti si ricevono gli importi minimi.
Invece, sono tenuti a presentare una nuova richiesta all’INPS questi nuclei familiari:
- chi non ha mai presentato la domanda per ricevere l’Assegno Unico e Universale;
- chi ha presentato una domanda tra gennaio 2022 e febbraio 2023, ma questa risulta Respinta, Decaduta, Rinunciata o Revocata.
Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.

Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023: pagamenti di giugno
Ora che abbiamo chiarito nel dettaglio quali famiglie devono fare domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico entro giugno 2023, ricordiamo come stanno andando i pagamenti del contributo relativi al mese in corso.
Dunque, a partire dall’inizio di questa settimana l’INPS ha annunciato diverse date di pagamento per gli importi di giugno e probabilmente ne segnalerà altre anche per la prossima settimana.
Ecco tutti i pagamenti dell’Assegno Unico dall’inizio del mese fino a oggi:
- 1° giugno 2023: mensilità di maggio 2023;
- 5 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 6 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 9 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- giovedì 15 giugno 2023;
- venerdì 16 giugno 2023;
- lunedì 19 giugno 2023;
- martedì 20 giugno 2023;
- giovedì 22 giugno 2023;
- venerdì 23 giugno 2023.
Invece, le famiglie che percepiscono il Reddito di cittadinanza riceveranno l’Assegno Unico dopo il 27 giugno 2023, ossia dopo la ricarica ordinaria del Rdc. A questo proposito, ricordiamo che l’Assegno Unico su Rdc riguarda sempre il mese precedente, in questo caso maggio 2023.
FAQ Domanda arretrati Assegno Univo entro giugno 2023
Domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico: chi può farla?
L’Assegno Unico e Universale per figli a carico può essere richiesto da tutti i nuclei familiari con almeno un figlio a carico che ancora non hanno richiesto il contributo all’INPS. Se presentano la domanda entro il 30 giugno 2023, avranno diritto non solo alle mensilità future, ma anche agli arretrati a partire da marzo 2023. Chi presenta la domanda dal 1° luglio 2023 ha diritto solo agli importi da agosto in poi.
Come si fa la domanda per gli arretrati dell’Assegno Unico?
Le famiglie con uno o più figli a carico possono presentare la richiesta dell’Assegno Unico in uno di questi tre modi: attraverso il sito ufficiale dell’INPS, accedendo alla sezione Assegno Unico e Universale per figli a carico; attraverso il Contact Center Multicanale dell’INPS; mediante i servizi telematici offerti gratuitamente dai CAF oppure dagli enti di patronato.
Chi ha diritto agli arretrati dell’Assegno Unico?
Oltre alle famiglie con figli che fanno domanda entro il 30 giugno 2023, gli arretrati dell’Assegno Unico spettano anche a chi non ha mai presentato l’ISEE e al momento percepisce gli importi minimi previsti dalla legge. Con un ISEE aggiornato e valido entro il 30 giugno è possibile ottenere gli importi corretti riferiti sia ai mesi scorsi sia alle prossime mensilità.
Novità del 2023 sull’Assegno Unico: cosa cambia?
Da gennaio 2023 l’Assegno Universale spetta d’ufficio, quindi in automatico, alle famiglie che hanno già presentato una domanda tra gennaio 2022 e febbraio 2023 e questa è stata accolta regolarmente. Chi nel corso dell’anno ha ricevuto l’Assegno Unico senza problemi, non ha dovuto presentare di nuovo la domanda per l’anno 2023.
Pagamenti dell’Assegno Unico: quando avvengono?
I pagamenti dell’Assegno Unico vengono effettuati periodicamente dall’INPS, che annuncia diverse date di pagamento per gli importi di ciascun mese. Ad esempio, per il mese di giugno 2023 sono stati annunciati diversi giorni di pagamento a partire dal 1° giugno. Le famiglie che percepiscono il Reddito di cittadinanza ricevono l’Assegno Unico dopo la ricarica ordinaria del Rdc.
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