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Home / Assegno Unico / Domanda Assegno Unico 2023: chi deve presentarla

Domanda Assegno Unico 2023: chi deve presentarla

Da marzo 2023 non tutti devono richiedere l’Assegno Unico Universale. Scopri chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023.

di Chiara Del Monaco

Gennaio 2023

A partire dal 1° marzo 2023, si applicano alcuni cambiamenti sul rinnovo dell’Assegno Unico Universale per chi già lo ha ricevuto l’anno scorso. Vediamo in particolare chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e chi invece lo avrà in automatico (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Con la circolare INPS n.132 del 15 dicembre 2022, l’Istituto ha illustrato alcune modifiche significative sulla necessità di presentare la domanda dell’Assegno Unico Universale nel 2023.

Queste modifiche servono a semplificare la procedura per accedere al sussidio per famiglie. Nei prossimi paragrafi, vediamo chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e in quali casi invece non è necessario.

Indice

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023?

L’Assegno Unico Universale è stato introdotto a dicembre 2021, ma è partito ufficialmente a febbraio 2022. In questo primo anno, sono state fatte alcune valutazioni sulla misura, che hanno portato il Governo a fare alcune modifiche a partire dal 2023.

In particolare, mentre fino all’anno scorso si prevedeva la presentazione della domanda per ottenere per ottenere l’Assegno da parte di tutti i beneficiari, da marzo 2023 non sarà più così. Solo alcune categorie di cittadini dovranno inoltrare la richiesta all’INPS nelle modalità disponibili.

Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

Nello specifico, dovranno fare domanda dell’Assegno Unico dal 1° marzo 2023 queste famiglie:

Ricordiamo che le famiglie che presentano la domanda per l’Assegno Unico entro il 30 giugno 2023, avranno diritto anche alle mensilità arretrate da marzo 2023. Invece, chi fa domanda dal 1° luglio 2023 riceverà solo le mensilità successive.

Nel prossimo paragrafo facciamo un riepilogo delle modalità per richiedere il contributo per famiglie.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e come

Come avrai visto dal paragrafo precedente, la domanda dell’Assegno Unico va presentata solo da alcune categorie di nuclei familiari. Ma come funziona la procedura?

Anche se alcune regole per il contributo economico sono cambiate, le modalità per richiederlo sono rimaste le stesse.

In particolare, chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 deve inoltrare la richiesta all’INPS in uno di questi modi:

La domanda può essere presentata appena si è in possesso dell’attestazione ISEE, che permette di avere un importo dell’Assegno Unico adatto alla propria situazione economica. Chi ha tutti i documenti necessari, può già inoltrare l’istanza in una delle modalità indicate sopra.

Nel video di seguito, parliamo dei pagamenti attesi a gennaio dell’Assegno Unico e Bonus 150 euro su Rdc.

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e chi lo riceve in automatico

Nei paragrafi precedenti abbiamo chiarito chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e quali sono le modalità disponibili per richiedere il sussidio.

Adesso, invece, vediamo chi non deve presentare l’istanza e per quale motivo.

Dunque, non dovranno ripetere la procedura per richiedere l’Assegno Unico tutte le famiglie che tra gennaio 2022 e febbraio 2023 hanno già presentato la domanda dell’Assegno, accolta e in corso di validità.

Il motivo di questo rinnovo automatico per i nuclei già beneficiari dell’AUU è che il Governo ha voluto rendere la procedura più accessibile e semplice agli utenti. In questo modo, si vuole anche valorizzare l’importanza delle banche dati d’Istituto, dove sono conservati tutti i dati delle precedenti domande.

Tuttavia, i nuclei familiari che hanno subito dei cambiamenti nel corso dell’anno, dovranno comunicare le eventuali variazioni del reddito o di altro tipo tempestivamente. Per farlo, basta integrare la domanda trasmessa all’INPS con le informazioni aggiornate.

In particolare, le situazioni che vanno comunicate obbligatoriamente comprendono:

Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023: in foto, la mano di una donna che sta compilando una serie di fogli.

Chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023: quando presentare l’ISEE

Dopo aver spiegato nel dettaglio chi deve fare domanda per l’Assegno Unico 2023 e chi invece riceverà il contributo per famiglie in automatico, bisogna fare ancora una precisazione.

In particolare, è bene ricordare che tutti i beneficiari dell’Assegno Unico, sia vecchi sia nuovi, devono inviare la DSU aggiornata e rinnovare quindi l’attestazione ISEE per il 2023.

L’aggiornamento dell’ISEE non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato perché consente di ricevere l’importo dell’Assegno Unico adeguato alla propria condizione economica e familiare. Ricordiamo, infatti, che chi ha un ISEE basso ha diritto all’importo massimo previsto dalla normativa; viceversa, chi ha un ISEE molto alto riceverà gli importi minimi.

Fortunatamente, chi ancora non lo ha fatto ha tempo fino al 28 febbraio 2023. A differenza del Reddito di cittadinanza, per gli importi dell’Assegno Unico di gennaio e febbraio 2023 è sufficiente l’ISEE 2022. Da marzo 2023, invece, si far riferimento all’ISEE 2023.

Chi non presenta la nuova DSU, valida e aggiornata, riceverà gli importi minimi destinati a chi appartiene a una fascia ISEE sopra i 40mila euro.

Infine, se la DSU viene aggiornata entro il 30 giugno 2023, i nuclei beneficiari avranno diritto agli importi adeguati da marzo 2023, e quindi riceveranno i dovuti arretrati dall’INPS.

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