Ecobonus e Bonus casa sul portale Enea: come usarlo

Come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus casa: scopriamo i destinatari e il modo per usare al meglio il portale.

Immacolata Duni è un'avvocato e copywriter, specializzata in welfare.
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6' di lettura

Come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus casa: scopriamo quali sono i destinatari di questi incentivi e come usare nel migliore dei modi il portale messo a disposizione. (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus casa: ecco le modalità di utilizzo

È finalmente online, dal primo febbraio, il portale Enea utile alla trasmissione dei dati degli interventi di efficienza energetica e che sono indispensabili per accedere alle detrazioni fiscali previste per il Bonus Casa (ristrutturazioni edilizie) e per l’Ecobonus (lavori per risparmio energetico).

I lavori a cui si fa riferimenti sono quelli che hanno una data di fine a partire dal 1° gennaio 2023.

Come specificato da Enea, i 90 giorni di tempo utili all’invio delle istanze, partono dal 31 gennaio 2023.

Una volta entrati nel portale tramite alla vostra identità digitale, dovete inserire i seguenti documenti:

  • i lavori di risparmio energetico e utilizzo fonti rinnovabili che usufruiscono del Bonus Casa;
  • i lavori di riqualificazione energetica dell’edificio esistente (Ecobonus).

Questa documentazione deve essere necessariamente inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per “data di fine lavori” può essere utilizzata la dichiarazione di fine lavori rilasciata dal direttore dei lavori. O ancora la data di avanzamento dei lavori o la data del visto di conformità.

Per gli elettrodomestici la data decorre da quella in cui è stato fatto il bonifico di pagamento o la data riportata su qualsiasi documento di acquisto.

Qual è la data di fine lavori per gli interventi di edilizia libera?

In questo caso, non essendo prevista alcuna abilitazione amministrativa, si intende per data di fine lavori quella riportata da un’autocertificazione che riporta:

  • i dati anagrafici del contribuente;
  • la sottoscrizione delle sanzioni previste in caso di false dichiarazioni;
  • gli estremi catastali dell’edificio;
  • la data di inizio lavori;
  • una auto-dichiarazione che gli interventi rientrano tra quelli a cui spetta il Bonus.

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Geometra Danilo Torresi

Come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus casa: chi sono i destinatari dell’Ecobonus

L’Ecobonus è stato ideato per rilanciare il settore dell’edilizia, per rendere le abitazioni più efficienti e per impattare meno sull’ambiente e sulle tasche degli italiani.

Tra gli interventi che si possono effettuare su prime e seconde case ci sono:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

Il risparmio si ottiene grazie alla detrazione fiscale sulla Dichiarazione dei redditi. Questo avverrà per un numero di anni sufficienti a coprire in maniera totale o parziale l’importo dei lavori.

Le misure adottate, infatti, prevedono agevolazioni pari al:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
  • 65% per le spese sostenute nel 2025;
  • 50% per le spese sostenute nel 2025.

L’Ecobonus non può essere richiesto per nuove costruzioni, ma solo per edifici già esistenti e scadrà il 31 dicembre 2025, salvo ulteriori proroghe.

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Ecobonus e Bonus casa sul portale Enea: come usarlo
Ecobonus e Bonus casa sul portale Enea: coppia che imbianca la casa.

Come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus casa: chi sono i destinatari del Bonus Casa

Chi sono i destinatari dei Bonus ristrutturazioni edilizie?

Il bonus ristrutturazione 2023 è un beneficio economico che consiste nella detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per ristrutturare un edificio.

Il tetto massimo della spesa è 96 mila euro. Questo tipo di Bonus si può avere anche con lo sconto in fattura.

Con la Legge di Bilancio il Governo Meloni ha deciso di prorogare questo sussidio fino a fine 2024, con le stesse identiche regole degli anni passati.

La somma detraibile è il 50% dei costi sostenuti per la ristrutturazione fino ad un massimo di 96 mila euro.

Coloro che ne usufruiscono possono ottenere un rimborso IRPEF, fino al 31 dicembre del 2024, portando in detrazione, nella dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti per i lavori di edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria.

Possono accedere al Bonus ristrutturazione 2023 tutti i contribuenti che rispettano i requisiti previsti, cioè tutte le persone fisiche che pagano le imposte in Italia, anche se non sono residenti.

Non bisogna necessariamente essere proprietari dell’edificio, l’importante è sostenere le spese per i lavori e avere un titolo idoneo alla detrazione fiscale. Ecco l’elenco di coloro che possono godere del Bonus ristrutturazione:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali;
  • società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.

Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:

  • essere in possesso dell’immobile;
  • eseguire i lavori di ristrutturazione pagandoli di tasca propria.

Le spese di ristrutturazione dovranno essere pagate attraverso bonifico, il quale dovrà riportare questa dicitura: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986” e poi questi elementi:

  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita IVA del beneficiario del pagamento.
  • numero di fattura.

Quando si accede al Bonus ristrutturazione, si ha diritto automaticamente anche al Bonus mobili ed elettrodomestici. 

Abbiamo visto come usare il portale Enea per Ecobonus e Bonus Casa.

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