Lavori a casa senza permessi. Vediamo insieme quali sono gli interventi di edilizia libera previsti dal Decreto Aiuti bis (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
In questo articolo approfondiremo le novità introdotte dal governo Draghi poco prima dell’elezione del nuovo Parlamento e come funziona con i bonus fiscali.
INDICE:
- Lavori a casa senza permessi: edilizia libera elenco opere
- Lavori a casa senza permessi: come funziona
- Lavori a casa senza permessi e bonus fiscali: cosa succede
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Lavori a casa senza permessi: edilizia libera elenco opere
Con il Decreto Aiuti bis il governo Draghi ha introdotto nuovi incentivi per il mondo delle imprese e per le famiglie.
È stata poi anche modificata la norma sull’edilizia libera ed è stato ampliato l’elenco degli interventi che si possono eseguire senza dover avere il via libera dal comune o dall’amministrazione condominiale.
In particolare, rientrano in questa categoria i seguenti lavori:
- installazione di vetrate panoramiche amovibili (verande di tipologia Vepa);
- rifacimento della pavimentazione;
- sostituzione degli infissi;
- ristrutturazione del bagno;
- rifacimento dell’impianto elettrico;
- sostituzione caldaia con una pompa di calore;
- tinteggiatura delle facciate;
- installazione di nuovi parapetti sui balconi;
- sistemazione degli spazi verdi;
- installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche e di impianti fotovoltaici e microeolici;
- rimozione barriere architettoniche a patto che non alterino la sostanza dell’edificio;
- installazione di inferriate;
- manutenzione e installazione del manto di copertura;
- interventi sulla pavimentazione esterna o interna;
- interventi su inferriate e altri sistemi anti intrusione;
- sistemazione di impianti elettrici, per la distribuzione del gas e sistemazione di impianti igienico-sanitari e di scarico;
- interventi su impianti di illuminazione esterna;
- interventi di impianti di climatizzazione e di estrazione fumi.
Non sono solo questi gli interventi che rientrano nel testo dell’edilizia libera. Abbiamo infatti riportato i più rilevanti, molti altri fanno riferimento a lavori ordinari che non rientrano nell’elenco di quelli da effettuare previa autorizzazione.
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Lavori a casa senza permessi: come funziona
Dopo aver visto quali sono gli interventi di edilizia libera, spieghiamo come funziona la norma. In sostanza, come dicevamo, se vuoi portare a termine uno degli interventi citati nel paragrafo precedente, non dovrai fare quasi nulla in termini di autorizzazioni e burocrazia.
Non dovrai richiedere il via libera al comune, né comunicare il tipo di lavori o presentare progetti e piani di intervento.
Stesso discorso riguarda per il condominio, se abiti in uno stabile con altre famiglie. In questo caso, soltanto per educazione e per chiarezza, puoi effettuare un passaggio con l’amministratore, al quale comunicherai l’intervento da realizzare.
Né lui né l’assemblea condominiale potrà fermarti, a patto che vengano rispettati tutti i parametri di un eventuale regolamento condominiale presente in merito a dimensioni, colore, materiali usati e così via.
È logico che, se l’intervento che vuoi portare a termine potrebbe deturpare il palazzo, occupare spazi condominiali o ostruire e limitare il diritto di un altro condomino, sarà necessario richiedere il permesso in assemblea e farti autorizzare.

Lavori a casa senza permessi e bonus fiscali: come funziona
Dopo aver approfondito cos’è e come funziona l’edilizia libera glossario, è importante fare il punto su come si comportano questi interventi con i bonus fiscali.
Non essendo necessaria un’autorizzazione comunale o, nella maggior parte dei casi, condominiale, rischi di non poter beneficiare di alcune detrazioni.
L’Agenzia delle Entrate con una circolare ha infatti spiegato che, per beneficiare delle agevolazioni fiscali «per la realizzazione di interventi di recupero del patrimonio edilizio agevolati dalla normativa fiscale è necessaria un’autocertificazione nella quale occorrerà indicare: la data di inizio dei lavori e l’attestazione che gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuati rientrino tra quelli agevolabili – pur se non occorre alcun titolo abilitativo, ai sensi della normativa edilizia vigente».
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