Domani gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. In questi giorni si è detto di tutto e di più, ma noi cercheremo di riassumere e chiarire le proposte dei vari partiti in campo. Di seguito tutti i programmi elettorali in breve e le posizioni delle coalizioni sui punti nevralgici del momento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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Indice- Programmi elettorali in breve: le coalizioni
- Programmi elettorali in breve: Fratelli d’Italia
- Programmi elettorali in breve: il Pd
- Programmi elettorali in breve: il M5S
- Programmi elettorali in breve: la Lega
- Programmi elettorali in breve: Azione e Iv
- Programmi elettorali in breve: Fi
- Programmi elettorali in breve: Alleanza Verdi Sinistra
- Programmi elettorali in breve: +Europa
- Programmi elettorali in breve: Unione popolare
- Programmi elettorali in breve: Noi Moderati
- Programmi elettorali in breve: Italia sovrana e popolare
- Programmi elettorali in breve: le posizioni sul reddito di cittadinanza
- Programmi elettorali in breve: le posizioni sulle pensioni
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Programmi elettorali in breve: le coalizioni
Ricordiamo quali sono i partiti e le coalizioni in campo: da un lato coalizione di centrodestra, formata dai partiti di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. A seguire analizzeremo la coalizione di centrosinistra, con il PD di Enrico Letta, + Europa, Verdi e Sinistra e Impegno Civico.
Dedicheremo poi spazio ai programmi elettorali degli altri partiti, dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte al Terzo Polo formato da Matteo Renzi e Carlo Calenda, senza trascurare i partiti minori tra cui Unione Popolare e Italexit.
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Programmi elettorali in breve: Fratelli d’Italia
Il partito di Giorgia Meloni è favorevole a un maggiore coinvolgimento dell’Italia nella Nato e all’invio di armi all’Ucraina.
Per affrontare il caro bollette, intende mettere un tetto europeo al prezzo del gas, svincolare il costo dell’elettricità a quello del gas e investire su rinnovabili e giacimenti di gas. In queste elezioni è in coalizione insieme a Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Ecco cinque proposte di Fratelli d’Italia (qui il programma completo).
- Flat tax – aliquota al 15% – per tutte le partite Iva sotto i 100.000 euro;
- Contrasto dell’immigrazione illegale anche tramite il blocco navale;
- Riduzione dell’Iva sui beni di prima necessità;
- Zero tasse per tre anni per i giovani under 30 che aprono un’attività;
- Aumento del 50% dell’assegno unico per ogni figlio.
Programmi elettorali in breve: il Pd
È tra i maggiori sostenitori delle sanzioni alla Russia dell’invio di armi all’Ucraina.
Intende contrastare il caro bollette introducendo di un tetto europeo al prezzo del gas e aumentando rinnovabili e rigassificatori. Corre in campagna elettorale in coalizione insieme ad Alleanza Verdi Sinistra, +Europa e Impegno Civico. Ecco cinque proposte del Partito democratico (qui il programma completo).
- Aumentare gli stipendi fino a una mensilità riducendo le tasse sul lavoro;
- Istituire una dote di 10.000 euro ai 18anni sulla base dell’Isee familiare;
- Obbligo di retribuzione degli stage curriculari e abolizione di quelli extracurricolari;
- Aumentare del 150% l’energia prodotta da rinnovabili entro il 2030;
- Approvare il Ddl Zan e lo Ius Scholae.
Programmi elettorali in breve: il M5S
È tra i partiti che si oppongono all’invio di armi all’Ucraina, benché la posizione di Conte sia oggi piuttosto ondivaga.
Vuole contrastare il caro bollette revisionando il sistema di formazione del prezzo e aumentando le fonti di energia rinnovabile, ma è contro la costruzione di nuovi rigassificatori. Corre da solo alle elezioni. Ecco cinque proposte del Movimento 5 stelle (qui il programma completo).
- Rafforzamento del reddito di cittadinanza e delle misure antifrode;
- Stabilizzare i bonus edilizi e creare un superbonus energia per le imprese;
- Riportare la gestione del sistema sanitario dalle Regioni allo Stato;
- Introdurre un salario minimo legale di 9 euro all’ora;
- Ampliare le categorie di lavori usuranti per i quali c’è la pensione anticipata.
Per saperne di più leggi anche quest’articolo.
Programmi elettorali in breve: la Lega
Negli ultimi anni ha fatto del contrasto all’immigrazione il suo tema principale. È favorevole alla Nato ma ha espresso perplessità sulle sanzioni alla Russia.
Per mitigare il caro bollette vuole stanziare altri 30 miliardi di fondi pubblici, ridurre l’Iva sull’elettricità, aumentare la produzione nazionale di gas e riconoscere alle aziende un credito d’impresa per l’acquisto di energia. In queste elezioni è in coalizione insieme a Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati. Ecco cinque proposte della Lega (qui il programma completo).
- Flat tax – aliquota al 15% – per tutti i redditi inferiori a 55.000 euro annui;
- Diritto alla pensione anticipata di anzianità con 41 anni di contributi;
- Estendere le prestazioni medico sanitarie esenti da ticket;
- Reintrodurre i decreti Sicurezza per contrastare l’immigrazione illegale;
- Attuare pienamente l’autonomia regionale differenziata.
Programmi elettorali in breve: Azione e Iv
È favorevole a un maggior coinvolgimento dell’Italia nella Nato e alle sanzioni contro la Russia.
Contro il caro bollette intende favorire il tetto europea al prezzo del gas, costruire due rigassificatori, rilanciare il nucleare e implementare le rinnovabili. In queste elezioni la lista corre da sola. Ecco cinque proposte (qui il programma completo).
- Detassare completamente i redditi molto bassi e applicare sgravi ai giovani;
- Zero tasse per tre anni ai giovani under 35 che avviano un’attività;
- Introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio (sindaco d’Italia);
- Dare aiuti abitativi, sanitari, amministrativi e di mobilità agli studenti fuorisede;
- Eliminare il reddito di cittadinanza dopo il primo rifiuto e ridurlo dopo 2 anni.
Programmi elettorali in breve: Fi
Benché Berlusconi fosse sempre stato in buoni rapporti con Vladimir Putin, il partito resta favorevole alle sanzioni alla Russia.
Intende mitigare il caro bollette imponendo un prezzo al tetto del gas e diversificando la produzione energetica nazionale. In queste elezioni è in coalizione insieme a Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati. Ecco cinque proposte di Forza Italia (qui il programma completo).
- Flat tax – aliquota al 15% – per tutti i redditi inferiori a 55.000 euro annui;
- Potenziare l’Alta velocità e costruire il ponte sullo Stretto di Messina;
- Piantare un milione di alberi all’anno;
- Introdurre un salario minimo per i giovani di 1.000 euro al mese;
- Innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro al mese.
Programmi elettorali in breve: Alleanza Verdi Sinistra
La lista unisce le formazioni Europa Verde di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi e Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni.
Ha una posizione molto critica nei confronti della Nato ed è contraria all’invio di armi all’Ucraina.
Per contrastare il caro bollette l’alleanza propone aumentare drasticamente le rinnovabili e di tassare al 100 per cento gli extraprofitti delle aziende energetiche così da redistribuirli a supporto di famiglie e imprese. Corre in campagna elettorale in coalizione insieme a Partito democratico, +Europa e Impegno Civico. Ecco cinque proposte dell’Alleanza Verdi Sinistra (qui il programma completo).
- Aumentare del 200% l’energia prodotta da rinnovabili entro il 2030;
- Introdurre un salario minimo di 10 euro all’ora;
- Rendere l’istruzione gratuita per tutti dall’asilo nido all’università;
- Rendere trasporti pubblici e treni locali gratuiti per gli under 30;
- Depenalizzare il consumo personale di cannabis e legalizzare il suicidio assistito.

Programmi elettorali in breve: +Europa
È a favore della Nato e dell’invio di armi all’Ucraina.
Contro i caro bollette propone, come altri partiti, di stabilire un tetto massimo europeo al prezzo del gas, nonché di sviluppare impianti nucleari e facilitare la produzione di energia rinnovabili. +Europa corre in coalizione insieme a Partito democratico, Alleanza Verdi Sinistra e Impegno Civico. Ecco cinque proposte (qui il programma completo).
- Ridurre le aliquote Irpef a tre scaglioni (23% fino a 40.000 euro, 28% fino a 70.000 e 38% sopra i 70.000);
- Aumentare dell’1 per cento del Pil per l’istruzione e dell’1,5 quella per la ricerca;
- Obbligo scolastico fino a 18 anni e riduzione del ciclo scolastico da 13 a 12 anni;
- Elezione diretta del presidente della Commissione europea e creare un sistema di difesa e sicurezza europeo;
- 5) Liberalizzare il mercato ferroviario regionale e delle concessioni balneari.
Programmi elettorali in breve: Unione popolare
È contro l’adesione dell’Italia alla Nato e contro l’invio di armi all’Ucraina. Corre da sola alle elezioni:
Anche Unione popolare, vuole imporre un tetto massimo europeo al prezzo del gas, nonché tassare al 90% gli extraprofitti delle aziende energetiche. In campagna elettorale corre da solo: ecco cinque proposte (qui il programma completo).
- Introdurre un salario minimo legale di almeno 10 euro l’ora;
- Rendere il contratto a tempo indeterminato la forma contrattuale standard;
- Eliminare l’Iva sui prodotti alimentari di prima necessità;
- Aumentare il reddito di cittadinanza massimo da 780 a 1.000 euro;
- Rendere libri, mezzi pubblici, cinema e teatro gratuiti fino a 18 anni.
Programmi elettorali in breve: Noi Moderati
È una lista guidata da Maurizio Lupi – ex vicepresidente della Camera ed ex ministro dei Traporti – che riunisce diversi partiti di centro e centrodestra, tra cui Italia al Centro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e Coraggio Italia del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. È una lista liberale, europeista e con una forte impronta locale.
In queste elezioni è in coalizione insieme a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ecco cinque proposte (qui il programma completo).
- Aumentare i fondi per l’assegno unico universale e il tetto massimo delle detrazioni per l’istruzione;
- Innalzare i congedi parentali dal 30% al 67% dello stipendio;
- Pace fiscale che permetta di regolarizzare la propria posizione pagando il 20% del totale;
- Accelerare la realizzazione dell’Alta velocità da Salerno a Reggio Calabria e da Napoli a Bari;
- Riformare le istituzioni verso il semipresidenzialismo e l’autonomia differenziata.
Programmi elettorali in breve: Italia sovrana e popolare
È una lista nata nel 2022 dall’unione del Partito comunista, di Ancora Italia, Patria socialista e Azione civile. È guidata dall’ex segretario del Partito comunista Marco Rizzo ed ha posizioni anti-sistema e anti-europeiste. È contro la Nato, contro l’Unione europea, contro le sanzioni alla Russia e l’invio di armi all’Ucraina. Inoltre, è contro l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l’obbligo vaccinale. Corre da sola alle elezioni: ecco cinque proposte di Italia sovrana e popolare (qui il programma completo).
- Uscire dall’Unione europea, dall’Euro e dall’Oms;
- Eliminare il Green pass e l’obbligo vaccinale;
- Salario minimo a 1.200 euro;
- Fine della privatizzazione nei settori: sanità, scuola, trasporti, infrastrutture ed energia;
- Referendum per abolire il numero chiuso all’Università.
Programmi elettorali in breve: le posizioni sul reddito di cittadinanza
Uno dei temi su cui si è giocata gran parte della campagna elettorale è il reddito di cittadinanza, la misura voluta dal Movimento 5 Stelle e che divide sia la politica che l’opinione pubblica. Il reddito di cittadinanza è un sussidio garantito dallo Stato che è andato a sostituire il Rei, ovvero il “reddito di inclusione”.
Il Movimento 5 Stelle, principale promotore della misura, ha aperto a una revisione del reddito di cittadinanza, con l’aggiornamento dei parametri per famiglie numerose e persone con disabilità, nonchè con l’introduzione di condizioni di accesso per cittadini extracomunitari e con la compatibilità del reddito per i lavori stagionali fino a 3000 euro annui.
Nel centrodestra, invece, si tende a considerare il valore del reddito di cittadinanza più come un sussidio per chi non può lavorare che come un attivatore del mercato del lavoro. Giorgia Meloni sostiene, infatti, che il reddito vada dato a chi non può lavorare, disabili e famiglie senza reddito con minori a carico. Quanto a Forza Italia, Berlusconi ha dichiarato di non volerlo abolire, anzi, di volerlo rafforzare per tutte le persone in povertà. Ha altresì dichiarato che bisogna fare un distinguo tra chi he ha veramente bisogno e chi potrebbe andare a lavorare.
Passando al centrosinistra, il Partito democratico propone una revisione del reddito di cittadinanza, riconoscendo che esso ha aiutato moltissime persone soprattutto durante la pandemia, ma che vadano migliorate in generale le politiche attive per il lavoro, soprattutto per l’impiego giovanile.
Il terzo polo di Azione e Italia Viva propone una profonda revisione del reddito di cittadinanza, dandolo solo a chi è impossibilitato a lavorare. Calenda, poi, propone che in caso di rifiuto di una proposta di lavoro “congrua” al profilo, il sussidio vada revocato.
Luigi Di Maio, che ha firmato il decreto che istituiva l’RdC quando era ministro del Lavoro, ha ammesso che qualcosa non ha funzionato, puntando il dito in particolare contro i centri per l’impiego: la sua non è una proposta di abolizione del Reddito di cittadinanza, bensì la possibilità di apportare una serie di modifiche per permettere alla misura di essere più efficace.
Programmi elettorali in breve: posizioni sul lavoro e aumento salari
Il lavoro e l’aumento dei salari è un tema comune ai programmi di tutti i partiti, partendo dal presupposto che, negli ultimi trent’anni, gli stipendi in Italia non sono cresciuti, a differenza di altri Paesi europei.
Nei programmi si parla anzitutto di salario minimo: la proposta fa parte dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle, ma anche Pd e l’alleanza Verdi/Sinistra Italiana concordano sulla necessità di imporre un tetto minimo agli stipendi in Italia. Anche Azione e Italia Viva si sono detti d’accordo al salario minimo, mentre si è espressa in modo contrario la leader di FdI Giorgia Meloni: “I salari in Italia sono ridicoli perchè la tassazione è al 47,5%. Se vuoi alzare i salari devi abbassare le tasse sul lavoro”.
Parlando di lavoro, aumento dei salari e tassazione, si parla nei programmi anche di taglio del cuneo fiscale: questa è la principale proposta del centrodestra, che critica il costo del lavoro troppo elevato in Italia. Il costo del lavoro pesa infatti tanto sulle imprese quanto sui lavoratori, che si trovano meno soldi in busta paga. A favore degli sgravi fiscali ci sono anche Matteo Renzi e Carlo Calenda; a metà strada il Partito democratico, che sottolinea che lo sconto deve riguardare i lavoratori, più che le imprese.
Tra le proposte del Partito democratico per innalzare i salari c’è quella di prevedere una mensilità in più di stipendio: le risorse per finanziare questa misura deriverebbero proprio dal taglio del cuneo fiscale.
Il centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia, ha proposto degli incentivi per le aziende che assumono di più, in particolare quelle che inseriscono nel proprio organico un numero maggiore di giovani e donne.
L’ultima proposta sul lavoro, presente nel programma del Movimento 5 Stelle, riguarda invece la riduzione dell’orario a parità di stipendio: “Possiamo partire da quattro ore di riduzione sulle 40 settimanali”, ha dichiarato Giuseppe Conte.
Programmi elettorali in breve: le posizioni sulle pensioni
Dopo aver confrontato le posizioni dei partiti sul lavoro, passiamo adesso a cosa prevedono i programmi di coalizioni e gruppi politici in relazione alle pensioni. Un tema particolarmente sentito, anche a causa dello spettro del ritorno alla legge Fornero dal 2023.
Il centrodestra, nel suo programma comune, parla di innalzare le pensioni minime, sociali e di invalidità. La Lega di Matteo Salvini, nel suo programma elettorale, insiste invece su Quota 41 – il che significa pensione a 67 anni. La promessa di Forza Italia, infine, è di innalzare tutte le pensioni a un minimo di mille euro. Si tratta di due proposte particolarmente costose, che se combinate tra di loro costerebbero ben 30 miliardi l’anno.
Il Partito Democratico, a capo della coalizione del centrosinistra, fa una proposta diversa, ovvero la pensione agevolata per chi svolge mansioni usuranti. Tra le proposte nel programma del PD anche quella di rendere strutturali Opzione Donna e Ape Sociale. Anche il M5S propone un allargamento della platea dei lavori usuranti, ed è dello stesso avviso del Pd su Opzione Donna e Ape Sociale. Infine, i pentastellati chiedono il riscatto gratuito della laurea.
Il centrosinistra – o almeno quello riunito intorno al Pd – propone la pensione agevolata per chi svolge mansioni usuranti, rendendo poi strutturali Ape sociale e Opzione donna. Il terreno su cui – più o meno – si stava muovendo il governo Draghi in vista della scadenza della fine dell’anno. La sinistra, però, che fa parte della stessa coalizione, guarda con molto interesse alle proposte della destra. Più generose in termini di pensioni.
Il Movimento 5 Stelle, allo stesso modo, propone un ampliamento importante dei lavori considerati usuranti. Idem sulla proroga di Ape sociale e Opzione donna. Inoltre per i giovani viene richiesto il riscatto gratuito della laurea e il riconoscimento dei periodi di tirocinio.
Nel Terzo polo non ci si nasconde: l’opzione più probabile è il ritorno alla legge Fornero.
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