Emergenza gas, negozi e supermercati: così chiudiamo

Emergenza gas, negozi e supermercati: così chiudiamo, il disperato appello di grande distribuzione e piccoli negozianti. Le possibilità sono due: abbassare le saracinesche o aumentare i prezzi, che per ora sono state in parte contenuti. Uno scenario preoccupante. L'appello al governo.

La redazione di thewam.net è composta da giornalisti e copywriter esperti in welfare, fisco, lavoro e disabilità.
Conoscici meglio

5' di lettura

Emergenza gas per negozi e supermercati: i rincari dell’energia stanno già causando molte chiusure. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.

Le bollette triplicate di luglio stanno mettendo in ginocchio sia la grande distribuzione sia i negozi al dettaglio. In grave difficoltà anche i centri commerciali.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Quel costo – hanno sostenuto le associazioni di commercianti – non sono comprimibili. Ossia non è possibile pensare a un piano per consumare meno. Basti pensare ai prodotti della catena alimentare del freddo e del fresco.

Su questo stesso argomento puoi leggere cosa potrebbe prevedere il nuovo decreto contro gli aumenti delle bollette, quali sono i bonus e gli sconti regionali, tutti i tagli in arrivo per il razionamento.

Emergenza gas: commercianti, conti in rosso

I conti economici delle aziende sono tutti in negativo. Cosa che non era difficile da prevedere, si tratta di un settore che ha degli utili rispetto al fatturato già molto ridotti, non superiori del punto e mezzo percentuale. Con i costi dell’energia, che sono triplicati, le conseguenze sono facilmente immaginabili. L’occupazione potrebbe subire dei tagli consistenti.

Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

Emergenza gas: due alternative

La grande distribuzione, così come i negozi al dettaglio, non possono decidere di sospendere l’attività per un periodo, come è invece possibile per alcuni settori industriali. Sono lo snodo finale della filiera alimentare e forniscono un servizio essenziale.

Le alternativa sono due:

  • o si chiude (definitivamente);
  • o si aumentano i prezzi al listino per recuperare la differenza sui costi che sono lievitati.

Difficile immaginare alternative.

Emergenza gas: inflazione, ricavi dimezzati

In questi mesi l’aumento dei prezzi da parte dei fornitori della grande distribuzione si è riversato sui clienti solo per il 50%, il resto è stato assorbito dimezzando i ricavi. Ora non sarà più possibile. Il che oltre a far aumentare in modo significativo il prezzo della spesa inciderà ancora di più sull’aumento dell’inflazione.

Una combinazione che potrebbe avere degli effetti molto gravi.

Oggi, proprio per manifestare la gravità della situazione, i commercianti che aderiscono alla Federdistribuzione, alla Confcommercio (ci sono anche i punti vendita Conad e Coop), ridurranno per 15 minuti i consumi abbassando le luci.

Una iniziativa che ha due scopi:

  • mettere in evidenza la necessità di ridurre i consumi:
  • lanciare un segnale al governo: il caro energia sta mettendo a rischio l’intera filiera dei dettaglianti.

Emergenza gas: appello al governo

Al governo le associazioni hanno già scritto il 20 agosto, chiedono di inserire nel prossimo decreto delle misure urgenti. L’esecutivo al momento non ha le risorse disponibili: sta aspettando di verificare lo stato delle entrate tributarie prima prima di decidere come, dove e a che livello intervenire.

È anche vero che l’aumento dei prezzi fa crescere anche il gettito Iva (per molto prodotti è al 22%). Proprio per questo è atteso un extragettito, incrementato proprio dall’inflazione. Potrebbe essere in parte usato proprio per sostenere la grande distribuzione e il commercio al dettaglio.

Emergenza gas: credito d’imposta

Tra le ipotesi anche quella di aumentare il credito di imposta sui costi energetici dal 15 al 50%. In pratica considerando questo settore come quelli energivori. Comprendendo anche i dettaglianti che sono sotto i 16,5 kilowattora. Quindi anche i piccoli negozianti, che rischiano di avere gravi problemi con il flusso di cassa.

Emergenza gas: bollette a rate

I commercianti hanno anche chiesto una proroga della rateizzazione delle bollette. Prolungandola fino al dicembre del 2022, aumentando anche fino al 90% della copertura che viene offerta dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese per i finanziamenti.

C’è il rischio che le banche, anche in conseguenza di queste evidenti difficoltà, chiudano le fonti di credito. Ovvero gli istituti di credito, proprio per il caro energia, ritengano i commercianti non più capaci di rimborsare un eventuale prestito.

Emergenza gas: inflazione

Intanto l’inflazione continua a crescere, con impatti considerevoli anche sulle famiglie. Ad agosto l’indice dei prezzi al consumo ha fatto segnare un aumento dello 0,8%, portando così l’inflazione su base annua all’8,4%.

A spingere l’inflazione sono:

  • i beni energetici: +44,9%
  • gli alimentari: +10,3%.

Piccola frenata per i trasporti.

Aumenti del genere, soprattutto per i classici prodotti del carrello della spesa, non si registrava dal giugno 1984.

In altri Paese dell’Ue è andata anche peggio, e se in Italia siamo all’8,4% di inflazione, vediamo cosa succede altrove:

  • Paesi Baltici: oltre il 20%;
  • Olanda: 14%;
  • Spagna: 10,3%.

La Germania è più o meno nelle nostre stesse condizioni (8,8%). Sta meglio la Francia che ha contenuto al 6,5% l’aumento dei prezzi (lì pesa una maggiore disponibilità di energia che proviene dalle centrali nucleari).

Emergenza gas, negozi e supermercati: così chiudiamo

Emergenza gas: recessione

Ormai una recessione viene data per scontata. Per ora, nonostante i rincari, l’effetto sui consumi non si è fatto sentire. Ma con l’arrivo dell’autunno lo scenario potrebbe essere del tutto diverso. Si teme infatti un pesante effetto domino: l’aumento dei prezzi potrebbe portare a una contrazione dei consumi di oltre 34 miliardi.

In questo caso gli effetti negativi investiranno tutto il sistema produttivo, con una ulteriore e drammatica riduzione del Pil (prodotto interno lordo).

Che sarebbe stato un autunno/inverno molto difficile lo dicevano tutti gli esperti e tutti gli indicatori. Quello che è stato previsto si sta puntualmente realizzando. Anche peggio: in realtà ci stiamo avvicinando verso quello che era considerato lo scenario peggiore.

Chi ha letto questo articolo si è interessato anche:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie