Fino a che età posso lavorare? C’è un limite di età oltre il quale non è possibile andare? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Ecco fino a che età posso lavorare
- Fino a che età posso lavorare: settore pubblico
- Fino a che età posso lavorare: settore privato
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Ecco fino a che età posso lavorare
Fino a che età posso lavorare? Rispondiamo alla domanda con: dipende.
Dipende, infatti, dalla categoria lavorativa alla quale si appartiene. Mentre i dipendenti pubblici sono “collocati a riposo” dalla propria Amministrazione una volta raggiunta l’età ordinamentale e soddisfatti i requisiti per la pensione di vecchiaia o quella anticipata; i dipendenti privati possono essere licenziati a 67 anni per sopraggiunti limiti anagrafici, ma continuare a lavorare.
Dobbiamo chiarire cosa si intende per età ordinamentale: parliamo di un limite di età non superabile nel caso in cui il dipendente abbia conseguito i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata.
Per lo Stato italiano, l’età ordinamentale è 65 anni: una volta compiuta questa età, se il lavoratore ha maturato i requisiti contributivi e anagrafici per l’accesso alla pensione (ad esempio i 43 anni di contributi per la pensione anticipata), verrà collocato a riposo dalla Pubblica Amministrazione.
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La situazione cambia, come visto, se il lavoratore è un dipendente privato: in questo caso, come già anticipato, può essere licenziato per sopraggiunti limiti di età a 67 anni, ma può rimanere a lavorare accordandosi con il proprio datore di lavoro.
Non c’è, invece, un’età limite per i lavoratori autonomi e parasubordinati, che possono lavorare fino a quando vorranno.
Nei prossimi paragrafi vedremo insieme quali sono le differenze tra pubblico e privato e fino a che età posso lavorare.
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Fino a che età posso lavorare: settore pubblico
Fino a che età posso lavorare? Abbiamo visto quali sono le principali differenze tra il lavoro pubblico e quello privato. Entriamo, ora, nel dettaglio delle possibilità a disposizione del dipendente pubblico.
Lo Stato permette tre ipotesi di collocamento a riposo forzato nei confronti di un dipendente della Pubblica Amministrazione:
- una volta raggiunta l’età ordinamentale (il limite massimo di anni consentito dall’ordinamento di appartenenza, solitamente a 65 anni) e i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Con una circolare della Funzione pubblica, l’Amministrazione è obbligata a interrompere il rapporto lavorativo con il dipendente;
- qualora il dipendente raggiunga l’età ordinamentale e i requisiti per la pensione anticipata;
- se il dipendente, compiuti 62 anni, matura i requisiti per la pensione anticipata. In questo caso il collocamento a riposo è una decisione dell’Amministrazione Pubblica e, in quanto tale, non essendo un obbligo, va motivata.
Lo stesso vale per il personale scolastico. L’Amministrazione obbliga il dipendente al collocamento a riposo quando questi, compiuti 65 anni, raggiunge i requisiti per la pensione anticipata (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini).
E se il dipendente pubblico, compiuti 67 anni, non ha maturato i 20 anni di contributi previsti per la pensione di vecchiaia o ha maturato un assegno che sia almeno 1,5 volte l’importo dell’Assegno Sociale? Cosa succede in questo caso?
Prendiamo come esempio un lavoratore di 67 anni, con 16 anni di contributi versati: non bastano per avere diritto alla pensione di vecchiaia.
Il lavoratore dipendente può chiedere e ottenere dalla Pubblica Amministrazione la possibilità di poter continuare a lavorare fino al compimento dei 71 anni, età limite per andare in pensione, aggiungendo ai 16 anni di contributi già versati, gli altri 4 che matureranno continuando a lavorare.

Fino a che età posso lavorare: settore privato
Fino a che età posso lavorare se sono un dipendente privato? In questo caso, un lavoratore che presta servizio presso un ente privato, un professionista o un’azienda privata può essere licenziato una volta compiuti 67 anni.
Successivamente, tramite accordo con il proprio datore di lavoro, il lavoratore dipendente privato può proseguire la propria attività lavorativa. Lo Stato, infatti, non vieta l’assunzione di un dipendente già pensionato.
Basta semplicemente dimostrare che sussistano le condizioni affinché il contratto possa essere confermato, quindi se il lavoratore sia nelle condizioni di salute idonee per poter continuare a lavorare.
Quindi, nel settore privato, il lavoratore può continuare a lavorare anche dopo aver compiuto l’età limite dei 71 anni.
Alcuni contratti collettivi, però, consentono al datore di lavoro di licenziare il dipendente privato anche prima del compimento dei 67 anni.
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