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Evasione fiscale, all’algoritmo non sfugge nulla

Evasione fiscale, all'algoritmo non sfugge nulla: dai conti correnti alle bollette, arriveranno 2,5 milioni di solleciti.

di The Wam

Maggio 2022

Evasione fiscale, all’algoritmo non sfugge nulla: incrocia banche dati, verifica anche conti correnti e bollette. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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È l’arma finale contro gli evasori fiscali e potrebbe partire già a luglio. L’algoritmo è pronto da due anni e non è mai stato messo in funzione per i limiti che sono stati imposi dal Garante della Privacy. Ma ora siamo a una svolta e nei prossimi giorni potrebbe arrivare il sì definitivo.

I dubbi del Garante sono noti: lo strumento anti evasione fiscale incrocia infatti un elevato numero di banche dati che sono nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

Con questo sistema i contribuenti a rischio evasione avranno vita difficile.

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Evasione fiscale: all’esame del Garante

L’algoritmo è stato inviato al Garante della Privacy il 26 maggio e contiene tutte le modifiche che sono state richieste, ovvero le procedure per la pseudo-anomizzazione dei dati.

La nuova bozza è ora sotto esame. Il parere del Garante è l’ultimo pezzo del puzzle, poi lo strumento diventerà operativo.

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Il governo spinge per l’approvazione immediata, anche perché una maggiore efficienza del Fisco è uno dei punti chiave che l’Europa ci chiede per il piano di ripresa e resilienza. Con l’Ue abbiamo preso un impegno importante: aumentare del 15% le lettere da inviare ai contribuenti e con le quali si chiede di rientrare dei debiti prima di avviare un accertamento formale (e il successivo invio delle cartelle esattoriali).

Evasione fiscale: 2,5 milioni di lettere

Il 15% in più di lettere è riferito al 2019, quando ne furono inviate 2,13 milioni. Una operazione che ha consentito all’erario di incassare 1,2 miliardi di euro.

Con il 15% in più si arriverà nel 2022 a 2,5 milioni di solleciti. Ma l’operazione sarà possibile solo se verranno incrociati i dati di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. E per farlo serve che l’algoritmo sia operativo.

Ci spieghiamo meglio: le lettere potrebbero inviarle anche senza quello strumento, ma l’algoritmo consentirebbe di andare a colpo sicuro (o quasi).

Evasione fiscale: i dati da incrociare

Ma quali dati si possono incrociare?

Molti, una lista che consente appunto di individuare con margini di errore prossimi allo zero i possibili evasori fiscali:

Le obiezioni del Garante si sono soffermate proprio su quest’ultima casella, le spese sanitarie. E infatti nella versione dell’algoritmo in attesa del parere definitivo potrebbero essere state escluse (i dati sono stati ritenuti troppo sensibili).

Evasione fiscale: le due liste

Ma vediamo come funzionerà l’algoritmo contro l’evasione fiscale.

L’intelligenza artificiale creerà due liste di contribuenti (due dataset):

Fino a questo punto, e per ovvie ragioni di privacy, i singoli contribuenti resteranno anonimi. Solo quando l’Agenzia delle Entrate deciderà di inviare le lettere di sollecito o di avviso di accertamento, sarà reso note il nome del cittadino che si sospetta abbia evaso il fisco.

Evasione fiscale: recupero crediti semplificato

E non è tutto. È ormai in dirittura d’arrivo il nuovo decreto legge sulla semplificazione fiscale. All’interno ci saranno dei provvedimento che renderanno le lettere di sollecito molto più efficaci: sarà facilitato e accelerato il sistema di recupero delle somme che si ritiene siano state eluse al fisco.

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