Fattura elettronica obbligatoria forfettari, prime sanzioni

Fattura elettronica obbligatoria anche per i forfettari. Ultimi giorni per l’emissione dei documenti contabili. Oltre il 31 agosto scattano le sanzioni

Valerio Pisaniello è un saggista esperto di welfare.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Fattura elettronica obbligatoria? Adesso anche per i forfettari. Infatti siamo negli ultimi giorni per l’emissione delle fatture elettroniche relative a operazioni effettuate in luglio. Per i ritardatari oltre la data del 31 agosto, infatti, scatta l’applicazione delle sanzioni. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

Fattura elettronica obbligatoria: quanti forfettari esistono?

L’articolo 18, comma 2 del Dl 36/2022 ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche ad alcuni contribuenti fino a quel momento esclusi. Tra questi vi sono anche i forfettari che nel 2021 hanno conseguito compensi/ricavi (ragguagliati ad anno) superiori a 25mila euro. Una platea che, in base ai dati provenienti dall’Osservatorio sulle partite Iva diffusi dal Dipartimento Finanze, si conferma in crescita. Nell’anno 2021, 239.203 soggetti hanno aderito al regime forfettario; nel solo primo trimestre 2022 sono state registrate circa 100mila nuove adesioni.

Il nuovo obbligo – previa verifica su compensi e ricavi – decorre con riferimento alle operazioni effettuate dal 1° luglio 2022. Tuttavia, al fine di consentire ai contribuenti di implementare il nuovo adempimento e tenuto conto delle possibili iniziali difficoltà, lo stesso articolo 18 prevede una moratoria sulle sanzioni. Vediamo nel dettaglio come funziona.

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Fattura elettronica obbligatoria: le regole

La regola generale, prevista dall’articolo 21 del Dpr 633/1972, dispone l’emissione della fattura entro il dodicesimo giorno successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Il momento di effettuazione dell’operazione, si ricorda, coincide con la consegna o spedizione del bene o con l’incasso del corrispettivo nel caso l’operazione consista in una prestazione di servizi (articolo 6, Dpr 633/1972). Pertanto, ipotizzando di aver effettuato una operazione il giorno 10 del mese, la fattura deve essere emessa entro il giorno 22 dello stesso mese.

Con riferimento alle operazioni effettuate nel terzo trimestre 2022, dunque, per i forfettari coinvolti non si applicano sanzioni a condizione che fattura elettronica sia emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. Nel dettaglio:

– per le operazioni effettuate nel mese di luglio, il termine ultimo per l’emissione senza incorrere in sanzioni è il prossimo 31 agosto;

– per le operazioni effettuate nel mese di agosto, il termine ultimo per l’emissione sarà il 30 settembre;

– per quelle del mese di settembre c’è tempo, invece, fino al 31 ottobre.

Per le operazioni a decorrere dal 1° ottobre 2022, invece, non sarà più prevista la moratoria e quindi per l’emissione della fattura elettronica si dovrà rispettare il termine dei 12 giorni, pena l’applicazione delle sanzioni.

Fattura elettronica obbligatoria: le sanzioni

La mancata emissione delle fatture nei termini prima indicati comporta l’applicazione della sanzione amministrativa compresa tra il 5 e il 10% dei corrispettivi non documentati o non registrati. Quando invece la violazione non rileva neppure ai fini della determinazione del reddito si applica la sanzione amministrativa da 250 euro a 2mila euro (articolo 6, comma 2, del Dlgs 471/1997).

Resta ferma la possibilità di applicare l’istituto del ravvedimento operoso e di ridurre la sanzione in funzione del tempo con cui la violazione viene sanata (ad esempio, per la correzione della violazione entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione si applicherebbe in misura pari ad 1/9 del minimo).

Fattura elettronica obbligatoria: lotta all’evasione

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica in capo ai forfettari risponde alla necessità di contrastare l’evasione: come si legge nella relazione illustrativa al decreto 36/2022, la mancata estensione dell’obbligo a questi contribuenti avrebbe dato luogo a limitazioni nello svolgimento delle attività di analisi del rischio di evasione, considerato l’elevato numero di adesioni.

Infine, alcuni contribuenti potrebbero già aver fatto ricorso alle fatture elettroniche al fine di beneficiare della riduzione di un anno del periodo di accertamento, prevista dal comma 74 della legge 190/2014 per i soli contribuenti dotati di un fatturato annuo composto esclusivamente da fatture elettroniche.

Fattura elettronica obbligatoria: il dettaglio

Come già avanzato, in questi giorni ricorre la prima scadenza per la fattura elettronica obbligatoria per le partita Iva in regime forfettario o di vantaggio e per le Asd (Associazioni sportive dilettantistiche) fino a 25.000 euro di ricavi e compensi annui.

Per il terzo trimestre 2022, dunque, l’emissione della fattura elettronica con invio tramite SdI (Sistema di Interscambio) è consentito in via transitoria entro la fine del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione senza subire sanzioni, la cui applicazione temporale più stringente slitta alle operazioni dal 1° ottobre.

Da quel momento, per chi non rispetta le nuove tempistiche previste per la fattura elettronica dei forfettari, le sanzioni previste – da regolarizzare anche tramite ravvedimento operoso – sono:

  •  dal 90 al 180% dell’IVA in fattura (sanzione minima di 500 euro e massima di 2mila euro)
  •  dal 5 al 10% dei corrispettivi non registrati (minimo di 500 euro) per operazioni non imponibili, esenti o non soggette a IVA e Reverse Charge;
  •  tra 250 e 2.000 euro nel caso in cui la violazione non incida ai fini della determinazione dei redditi.
fattura elettronica obbligatoria per i forfettari
fattura elettronica obbligatoria per i forfettari

Fattura elettronica obbligatoria: come emetterla

Innanzitutto serve avere un software in grado di codificare la fattura in linguaggio XML (il formato richiesto dalla normativa) e di inviarla al Sistema di Interscambio (SdI).
Esistono molti software sul mercato, alcuni gratuiti ma essenziali (come il Software di compilazione Fattura Elettronica dell’Agenzia delle Entrate), altri più completi e funzionali, come Fatture in Cloud. 

Poi bisogna compilare la fattura elettronica: alcuni campi sono uguali a quelli delle fatture cartacee, altri sono diversi. Infine, è necessario apporre la firma digitale e inviarla al SdI. 

All’inizio la procedura può sembrare ostica, ma presto diventerà più agevole e consentirà di risparmiare diverso del tempo ora dedicato all’emissione di fatture cartacee.  

Per ulteriori informazioni, leggi la guida facile per le fatture elettroniche.

Fattura elettronica obbligatoria: come riceverla

Puoi ricevere fatture elettroniche:

  • nella casella PEC
  • nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate
  • nel software di fatturazione, dove le puoi gestire insieme alle fatture inviate, in modo veloce e ordinato.

Fattura elettronica obbligatoria: come conservarla

È necessaria la conservazione digitale a norma per 10 anni.
Si tratta di un processo regolamentato tecnicamente dalla legge che permette di conservare le fatture in modalità digitale, mantenendo il valore legale del documento.
Alcuni software, come Fatture in Cloud, mettono in automatico le fatture inviate e ricevute in conservazione: non dovrai preoccuparti di nulla. 

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