Fermo amministrativo e demolizione: vediamo nel dettaglio come è possibile procedere in questo caso (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
È possibile effettuare la demolizione di un’auto con fermo amministrativo?
I veicoli soggetti a un fermo amministrativo non possono essere eliminati dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) finché non viene prima cancellato il provvedimento. Pertanto, è necessario procedere con la rimozione del fermo amministrativo prima di richiedere la demolizione.
Questa condizione si applica anche nel caso di fermo amministrativo su un’auto per disabili.
In alternativa, è possibile contattare l’ente creditore per richiedere l’autorizzazione alla rimozione del veicolo dal registro, oppure rivolgersi a un’autorità competente, come ad esempio le Forze dell’Ordine, che potrebbe emettere un verbale che conferma che il veicolo è ormai inutilizzabile a causa di gravi danni (come un incendio o un incidente stradale) e non ha più alcun valore economico.
Con questa documentazione, il PRA sarà autorizzato a procedere con la cancellazione del veicolo anche se esiste un vincolo precedentemente registrato.
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Come funziona il fermo amministrativo di un veicolo?
Il fermo amministrativo è una misura sanzionatoria impiegata da Enti creditori come l’Agenzia delle Entrate o il Comune per recuperare i debiti da parte di contribuenti inadempienti. Questa misura comporta la sospensione dell’uso di un veicolo registrato al PRA, impedendone la circolazione.
La procedura ha inizio nel momento in cui il contribuente riceve una cartella esattoriale. A questo punto, gli vengono dati 60 giorni per saldare il debito. Se il pagamento o un piano di rateizzazione non vengono attuati entro questo termine, Equitalia avvia una serie di azioni legali per recuperare il debito.
Si avvia prima un procedimento cautelare e successivamente uno esecutivo che può portare al blocco dei beni mobili registrati, tra cui il veicolo. Il debitore riceve un preavviso di fermo amministrativo e viene invitato a regolarizzare la sua situazione. Se non adempie entro i successivi 30 giorni, il veicolo sarà sottoposto al fermo.
Le conseguenze del fermo amministrativo includono il divieto assoluto di utilizzare il veicolo per un periodo determinato, il divieto di radiarlo, demolirlo o esportarlo e il divieto di circolazione e radiazione, persino in caso di vendita. Inoltre, Equitalia potrebbe vendere il veicolo forzatamente in caso di mancato pagamento.
Se il debitore non riceve le due notifiche, il fermo amministrativo è considerato illegittimo. In questo caso, si ha la possibilità di contestare il provvedimento in base alla natura del debito ed è anche possibile richiederne la cancellazione online.
Le sanzioni per chi continua a utilizzare un veicolo sottoposto a fermo amministrativo possono includere la confisca del mezzo e una multa che va da 714 a 2.859 euro.
Il contribuente ha la possibilità, dopo l’iscrizione del fermo, di chiedere una rateizzazione del debito, che comporterà la sospensione temporanea del fermo. È importante notare che il fermo verrà rimosso definitivamente solo dopo il completo pagamento del debito.
Come verificare se su un’auto è presente un fermo amministrativo?
I proprietari possono verificare se il loro veicolo è soggetto a un fermo amministrativo controllando direttamente presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) competente per la loro area geografica. Il PRA è anche accessibile tramite le delegazioni dell’ACI o tramite la consultazione online utilizzando la targa del veicolo.
Ci teniamo a precisare nuovamente che se risulta un fermo fiscale registrato sul veicolo, non sarà possibile procedere con la rottamazione finché il debito non sarà stato saldato.

Cosa succede nel caso in cui il veicolo subisse dei danni durante il fermo amministrativo?
Se un veicolo soggetto a un fermo amministrativo subisce danni significativi o viene distrutto a causa di eventi come incendi, incidenti stradali o calamità naturali, esiste un’eccezione che consente la sua radiazione dal registro PRA.
La procedura corretta comporta la presentazione di una richiesta di demolizione, insieme a una dichiarazione da parte di un’autorità competente (come la polizia, i vigili del fuoco o altre autorità), che attesti che il veicolo non è più utilizzabile.
Successivamente, è necessario inviare una richiesta ufficiale all’ente che ha emesso il fermo, specificando il motivo della demolizione. Sarà l’autorità competente a informare il concessionario che ha registrato il fermo che il veicolo è stato autorizzato alla sua demolizione.
FAQ su fermo amministrativo e demolizione
Come funziona il bollo auto se rottamo la macchina?
Il bollo auto viene solitamente pagato in dodici rate mensili, ma esistono situazioni in cui è possibile ottenere un rimborso. Uno di questi casi è proprio la rottamazione del veicolo prima della scadenza dell’imposta, il che consente al proprietario del mezzo di richiedere il rimborso della parte dell’imposta già pagata, ma relativa a un periodo di utilizzo non ancora trascorso.
Quanto dura il fermo amministrativo del veicolo?
La durata del fermo amministrativo di un veicolo non è prestabilita, ma rimarrà in vigore fino a quando il debitore non avrà completamente pagato il debito che ha portato all’applicazione del provvedimento. Tuttavia, ci sono circostanze in cui il fermo può essere revocato in seguito a un ricorso presentato dal presunto debitore, il quale contesta le ragioni alla base del fermo.
Cosa succede se non si paga il fermo amministrativo?
Se non si procede con il pagamento del fermo amministrativo (nemmeno tramite la possibilità di rateizzazione), il veicolo potrebbe essere oggetto di pignoramento e successivamente alla sua messa all’asta, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 214 Ter del Codice della Strada.