Nell’articolo di oggi vedremo se è possibile applicare il fermo amministrativo del furgone di lavoro (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Che cos’è il fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo dei beni mobili registrati è una procedura ampiamente utilizzata nel contesto della riscossione di tasse, interessi e sanzioni ed è solitamente adottata dall’Agenzia delle Entrate. Questa misura precauzionale è regolata dall’articolo 86 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 602/1973, che stabilisce i termini e le condizioni per l’applicazione del fermo amministrativo.
In conformità al paragrafo 2 dell’articolo 86 del D.P.R. n. 602/1973, il procedimento per l’iscrizione del fermo sui beni mobili registrati ha inizio con l’invio di una comunicazione preventiva all’interessato, che è il debitore o i coobbligati elencati nei registri pubblici.
Il preavviso di fermo informa l’interessato che, se non effettua il pagamento delle somme dovute entro trenta giorni, il fermo verrà applicato senza bisogno di ulteriori notifiche. Tuttavia, l’interessato ha la possibilità, entro tale periodo, di dimostrare che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o professione, evitando così l’applicazione del fermo.
Se trascorrono trenta giorni dalla notifica del preavviso di iscrizione del fermo amministrativo senza che l’interessato abbia soddisfatto l’obbligo di pagamento, richiesto un piano di rateizzazione o dimostrato la strumentalità del bene all’attività professionale o d’impresa, l’Agente della Riscossione procederà con l’iscrizione effettiva del fermo.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Come funziona il fermo amministrativo del furgone di lavoro?
Nel caso in cui un bene mobile registrato sia strumentale all’attività di impresa o alla professione dell’interessato, è concesso un periodo di trenta giorni dalla notifica del preavviso di fermo per chiederne la revoca.
Ad esempio, se si riceve un preavviso di fermo che coinvolge il furgone di lavoro è possibile chiederne la revoca. Tuttavia, la legge non spiega specificamente quali elementi costituiscano prove di strumentalità, lasciando spazio all’interpretazione fornita dalla giurisprudenza.
La giurisprudenza ha stabilito che un bene è considerato strumentale all’attività professionale o d’impresa quando esiste una stretta correlazione tra il bene in questione e l’attività lavorativa svolta dall’interessato, in modo tale che l’applicazione del fermo non comprometta il normale svolgimento dell’attività.
Pertanto, spetta all’interessato fornire documentazione probante, come ad esempio la fattura d’acquisto del bene, i registri contabili e i registri relativi ai beni ammortizzabili, al fine di dimostrare tale stretto legame.
La Corte di Cassazione ha confermato questa interpretazione e ha stabilito che i beni mobili registrati strumentali non possono essere oggetto di fermo amministrativo.
Questo orientamento giurisprudenziale è stato successivamente consolidato dal Decreto n. 69/2013, che vieta l’applicazione del fermo sui veicoli strumentali per l’esercizio dell’attività d’impresa o della professione, sempre a condizione che l’interessato sia in grado di fornire adeguate prove di strumentalità entro trenta giorni dalla notifica del preavviso.

Cosa fare quando viene notificato il fermo amministrativo del furgone di lavoro?
Nel caso in cui una comunicazione preventiva di iscrizione del fermo amministrativo venga notificata su un furgone di lavoro, quest’ultimo ha un periodo di trenta giorni dalla notifica per raccogliere la documentazione che attesti la sua strumentalità e presentare un’istanza al fine di impedire l’effettiva iscrizione del fermo.
Nel caso in cui l’istanza non venga accettata dall’Agente della Riscossione, l’interessato ha la possibilità di rivolgersi alla Commissione tributaria provinciale competente entro sessanta giorni dalla notifica del preavviso di iscrizione del fermo amministrativo, chiedendo l’annullamento della comunicazione preventiva per ragioni di illegittimità legate alla strumentalità del bene.
È importante notare che, anche se il furgone è intestato a una persona fisica ma è indispensabile per lavorare, rientra tecnicamente nella categoria dei “beni strumentali” e su tale veicolo non è possibile applicare un fermo amministrativo.
Se il furgone non è di proprietà dell’azienda è comunque un bene strumentale?
La legge stabilisce che se il possessore di un veicolo, sia esso un’automobile o un furgone, è un professionista o un imprenditore registrato con partita IVA, ha il diritto di presentare una richiesta al fine di dimostrare che il veicolo è indispensabile all’attività da lui svolta e di chiedere la revoca del fermo.
È importante comprendere che ciò non riguarda esclusivamente i veicoli aziendali. In altre parole, anche se il furgone è di proprietà personale ma è utilizzato da un imprenditore o da un lavoratore autonomo con partita IVA per scopi professionali, può essere considerato un bene strumentale.
L’unica richiesta prevista dalla legge è che il proprietario fornisca prove convincenti del fatto che il veicolo rappresenta un elemento essenziale per l’attività professionale o imprenditoriale, ovvero che senza di esso non potrebbe svolgere il proprio lavoro.
Per comprendere meglio la situazione, si può prendere ad esempio il caso di un rappresentante il cui veicolo è di importanza cruciale per svolgere il proprio lavoro, anche se non è un veicolo aziendale. In tali casi, dimostrare la strumentalità del bene solitamente non rappresenta un problema.
Come controllare se un veicolo è sottoposto a fermo amministrativo
Per verificare se un veicolo è soggetto a un eventuale fermo amministrativo, è altamente raccomandato effettuare una veloce verifica attraverso il sito web o l’applicazione ufficiale dell’Automobile Club d’Italia (ACI).
Questi strumenti ufficiali costituiscono l’unica fonte affidabile per ottenere informazioni aggiornate, riducendo al minimo il rischio di ricevere dati errati. L’utilizzo esclusivo di tali risorse ufficiali garantisce infatti la precisione e la puntualità delle informazioni relative allo status del veicolo, contribuendo a garantire la conformità legale e a evitare possibili complicazioni future.
Controllare il fermo amministrativo sul sito dell’ACI
Per semplificare il processo di verifica, l’Automobile Club d’Italia (ACI) ha creato un pratico portale online a disposizione dei conducenti. Questa piattaforma consente una rapida verifica per determinare se un veicolo è soggetto a un fermo amministrativo o a qualsiasi altro tipo di vincolo, ad esempio un’ipoteca o un pignoramento.
Si tratta di un servizio completamente gratuito e che non richiede alcuna registrazione sul sito web dell’ACI. È sufficiente accedere alla pagina dell’ACI e utilizzare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la CIE (Carta d’Identità Elettronica) per autenticarsi.
All’interno del portale, la procedura è molto facile. Si inizia inserendo il numero di targa del veicolo. Successivamente, dal menu a discesa, si seleziona il tipo di veicolo (ad esempio, auto o moto) e, infine, si inserisce il codice fiscale del proprietario del veicolo.
Nella schermata successiva, se il veicolo è soggetto a un fermo amministrativo, verrà visualizzato un messaggio contenente tutte le informazioni rilevanti relative al vincolo. Se, al contrario, non comparirà alcuna informazione riguardante un fermo amministrativo, ciò indicherà che il veicolo è libero di circolare e non ci sono vincoli.
FAQ: Domande frequenti sul fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo può andare in prescrizione?
No, il fermo amministrativo su un veicolo non va mai in prescrizione. È infatti una nota che viene registrata nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) fino a quando il debito non viene completamente estinto.
Posso vendere un veicolo con fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo si applica al veicolo e non al conducente, quindi è possibile vendere una moto o un motorino con fermo amministrativo, informandone il nuovo proprietario. In questo caso, il fermo al veicolo resta attivo e il nuovo proprietario dovrà aspettarne la scadenza prima di poter circolare.
Una moto con fermo amministrativo può circolare?
No, i veicoli sottoposti a fermo amministrativo non possono circolare in nessun caso. Il conducente rischia altre sanzioni, che trovate descritte nel paragrafo dedicato.
Cosa succede se continuo a circolare con un fermo amministrativo?
Circolare con un fermo amministrativo può comportare sanzioni e ulteriori conseguenze legali.
Cosa accade se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo?
Se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo, le autorità possono procedere con ulteriori azioni legali per recuperare il debito, incluso il pignoramento del veicolo.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul fisco e sulle tasse: