Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Diritto » Fisco e tasse / Fermo amministrativo sotto 800 euro: normativa

Fermo amministrativo sotto 800 euro: normativa

Vediamo qual è la normativa per il fermo amministrativo sotto gli 800 euro e come si fa a revocare il provvedimento.

di Alda Moleti

Ottobre 2023

Nell’articolo di oggi approfondiremo la normativa per il fermo amministrativo sotto gli 800 euro e vedremo eventualmente come toglierlo (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cos’è il fermo amministrativo dell’auto?

Il fermo amministrativo è una procedura avviata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione con lo scopo di impedire l’utilizzo di un veicolo.

Questa misura viene attuata a seguito dell’accumulo di debiti con enti governativi, come multe o imposte pendenti, tra cui l’Irpef, il Bollo auto, l’IVA e simili. In pratica, il veicolo funge da garanzia per assicurare il pagamento del debito.

Se il debito rimane insoluto e il veicolo continua a essere sotto fermo, le autorità potrebbero intraprendere ulteriori azioni legali, incluso l’eventuale pignoramento del veicolo per recuperare il credito.

Motivo per cui, è di fondamentale importanza risolvere la situazione prima di raggiungere questa fase, poiché la vendita all’asta potrebbe comportare la perdita del veicolo e potrebbe non coprire integralmente l’importo del debito.

Quali sono le conseguenze del fermo amministrativo

Dopo che un veicolo viene sottoposto a fermo amministrativo, questa notifica viene registrata nei registri pubblici e il proprietario perde il diritto di usare l’auto finché non avrà liquidato il debito con l’agenzia.

Nello specifico, un veicolo soggetto a fermo amministrativo:

Come si toglie il fermo amministrativo sull’auto

Il procedimento di revoca del fermo amministrativo è strettamente correlato al completo pagamento del debito dovuto all’agenzia di riscossione.

È comunque fondamentale considerare che, anche una volta effettuato il pagamento, è richiesta una fase di attesa, generalmente compresa tra 3 e 15 giorni, affinché la revoca del fermo divenga pienamente operativa e il veicolo sia nuovamente autorizzato a circolare.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Normativa per il fermo amministrativo sotto gli 800 euro

In linea generale, l’Agenzia delle Entrate può imporre il fermo amministrativo solo se l’ammontare del debito supera la soglia di 800 euro. Per debiti di importo inferiore, l’autorità fiscale non è autorizzata ad avviare la procedura di fermo amministrativo.

Inoltre, nel caso in cui si possiedano più veicoli, l’Agenzia delle Entrate può applicare il fermo amministrativo al secondo veicolo solamente se l’importo del debito supera i 2.000 euro.

Tabella dei limiti del fermo amministrativo

Ecco, nel dettaglio, i limiti del fermo amministrativo, che, come menzionato precedentemente, variano in base all’importo del debito:

DebitoFermo amministrativo
Sotto gli 800 euroNessun fermo
Da 800 euro a 2.000 euroSu massimo 1 veicolo
Da 2.000 euro a 10.000 euroFino a 10 veicoli
Oltre 10.000 euroSu tutti i veicoli di proprietà del moroso

Come controllare se l’auto è sottoposta a fermo amministrativo

Per verificare se un veicolo è soggetto a fermo amministrativo, è possibile condurre una rapida verifica tramite il sito web o l’applicazione ufficiale dell’Automobile Club d’Italia (ACI).

Vi raccomandiamo fortemente l’utilizzo esclusivo di questi strumenti ufficiali al fine di evitare il rischio di ricevere informazioni inaccurate o non aggiornate, in quanto rappresentano la fonte ufficiale per le verifiche.

Controllare il fermo amministrativo dell’auto sul sito dell’ACI

Per semplificare la procedura di verifica, l’Automobile Club d’Italia (ACI) ha creato un pratico portale online a disposizione degli automobilisti. Questa piattaforma consente di verificare se un veicolo è soggetto a un fermo amministrativo o a qualsiasi altro tipo di vincolo, come un’ipoteca o un pignoramento.

È importante sottolineare che questo servizio è completamente gratuito e non richiede alcuna registrazione al sito web dell’ACI. Per accedervi, basta visitare la pagina del sito dell’ACI e utilizzare le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).

All’interno del portale, verrà richiesto di inserire alcune informazioni direttamente sullo schermo. Inizialmente, è necessario inserire il numero di targa del veicolo. Successivamente, dal menu a tendina, si dovrà selezionare il tipo di veicolo (ad esempio, auto o moto) e, infine, inserire il codice fiscale del proprietario del veicolo.

Nella schermata successiva, se il veicolo è soggetto a un fermo amministrativo, verrà visualizzato un messaggio con tutte le informazioni pertinenti relative al vincolo. Se non compare alcuna informazione riguardante un fermo amministrativo, ciò significa che il veicolo può circolare e che il fermo, se applicato in precedenza, è stato rimosso.

Normativa-per-il-fermo-amministrativo-sotto-gli-800-euro-aci
Il portale ACI per il controllo del fermo amministrativo.

Come opporsi al fermo amministrativo?

L’articolo 52, comma 1, lettera m-bis del Decreto Legge 69/2013 stabilisce le circostanze in cui è consentita la presentazione di un’opposizione al fermo amministrativo.

In base a questa legge, entro un periodo di 30 giorni dalla ricezione del preavviso di fermo, se il proprietario di un veicolo, che si tratti di un’automobile o di una motocicletta, è un professionista o un imprenditore registrato con partita IVA, ha il diritto di presentare una richiesta accompagnata da documentazione, che attesti che il veicolo è strumentale all’attività svolta, e richiedere la revoca del fermo.

In sostanza, se una persona può dimostrare che il veicolo è indispensabile per l’esercizio della sua attività professionale o imprenditoriale, ha la possibilità di contestare il fermo e di ottenere la sua revoca. Tuttavia, è di estrema importanza evidenziare che è necessario fornire una documentazione completa e chiara che dimostri inequivocabilmente il legame tra il veicolo e l’attività lavorativa, dimostrando che il veicolo è essenziale per condurre in modo adeguato tale attività.

FAQ: Domande frequenti sul fermo amministrativo?

Il fermo amministrativo può andare in prescrizione?

No, il fermo amministrativo su un veicolo non va mai in prescrizione. È infatti una nota che viene registrata nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) fino a quando il debito non viene completamente estinto.

Posso vendere un veicolo con fermo amministrativo?

Il fermo amministrativo si applica al veicolo e non al conducente, quindi è possibile vendere una moto o un motorino con fermo amministrativo, informandone il nuovo proprietario. In questo caso, il fermo al veicolo resta attivo e il nuovo proprietario dovrà aspettarne la scadenza prima di poter circolare.

Una moto con fermo amministrativo può circolare?

No, i veicoli sottoposti a fermo amministrativo non possono circolare in nessun caso. Il conducente rischia altre sanzioni, che trovate descritte nel paragrafo dedicato.

Cosa succede se continuo a circolare con un fermo amministrativo?

Circolare con un fermo amministrativo può comportare sanzioni e ulteriori conseguenze legali.

Cosa accade se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo?

Se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo, le autorità possono procedere con ulteriori azioni legali per recuperare il debito, incluso il pignoramento del veicolo.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul fisco e sulle tasse:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp