Nell’articolo di oggi parleremo di fermo amministrativo e targa in prova e vedremo cosa stabilisce la normativa italiana (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come funziona il fermo amministrativo con targa in prova
Il fermo amministrativo e la circolazione con targa in prova rappresentano una questione di grande rilevanza per molti automobilisti.
Vi siete mai chiesti se un veicolo sottoposto a fermo amministrativo può circolare con una targa in prova? In questo articolo, esploreremo questa importante tematica per voi.
Quali sono gli obblighi dell’automobilista con la targa in prova?
La circolazione di un veicolo con una targa di prova è subordinata a due requisiti fondamentali: la presenza dell’autorizzazione alla circolazione e l’esposizione della targa relativa.
Un aspetto cruciale da tenere a mente è che questa autorizzazione è valida solo per la circolazione di un singolo veicolo per volta e deve essere sempre conservata a bordo dello stesso.
In caso contrario, ovvero se mancano il documento di autorizzazione o la targa di prova a bordo dell’auto, si configura un’illegittima circolazione del veicolo privo della relativa carta di circolazione e sprovvisto della copertura assicurativa.
Questo aspetto è di estrema importanza poiché, come recentemente confermato dalla Corte di Cassazione, si tratta di un illecito formale, di pura condotta, il cui fine principale è la prevenzione, più che la repressione.
Un veicolo con targa in prova può essere sottoposto a fermo amministrativo?
La risposta è affermativa: un veicolo con targa in prova può essere sottoposto a fermo amministrativo, a stabilirlo è stata proprio la Corte di Cassazione.
La vicenda legale che ha portato alla ribalta questa problematica ha coinvolto la Prefettura, da un lato, e il conducente e la proprietaria del veicolo, una società a responsabilità limitata, dall’altro. Il cuore della controversia riguarda un verbale di accertamento con il quale è stata contestata la circolazione del veicolo privo dei documenti necessari.
Il proprietario dell’auto ha così ricevuto una multa da 1.100 euro con sequestro e fermo amministrativo del mezzo.
Inizialmente, in primo grado, il verbale è stato dichiarato illegittimo poiché i documenti relativi al veicolo sono stati presentati successivamente in sede giudiziaria. Tuttavia, in secondo grado, il Tribunale ha accolto le obiezioni avanzate dalla Prefettura, sostenendo la validità del verbale.
La decisione è stata fondata sulla circostanza che non è stata dimostrata la presenza dei documenti a bordo del veicolo al momento del controllo da parte delle forze di polizia.
La Corte di Cassazione ha respinto le obiezioni sollevate dal conducente e dalla società, sottolineando che, per evitare sanzioni, il documento di autorizzazione e la targa di prova devono essere a bordo del veicolo oggetto di accertamento.
La produzione in giudizio successiva dei documenti, se non presenti nell’auto al momento del controllo, non è considerata rilevante e il fermo applicato sul veicolo resta valido.
Un veicolo sottoposto a fermo può circolare con la targa in prova?
Per venire subito al nocciolo della questione, chiariamo senza mezzi termini che un veicolo sottoposto a fermo amministrativo non può mai circolare, neanche utilizzando targhe in prova!
Infatti, è importante comprendere che la circolazione con una targa di prova è possibile solo se sussistono i requisiti di autorizzazione e di esposizione della targa.
La mancanza di questi documenti a bordo del veicolo costituisce un’infrazione e può comportare multe e sanzioni come il fermo amministrativo. Quindi, per evitare problemi legali, assicuratevi sempre di avere i documenti necessari a bordo del veicolo durante la circolazione.
Quali sono le conseguenze del fermo amministrativo?
Una volta che un veicolo, anche con targa in prova, è soggetto a fermo amministrativo, questa informazione viene registrata nei pubblici registri. In questa circostanza il proprietario perde la facoltà di gestire il veicolo.
Nel dettaglio, quando un’automobile è sottoposta a fermo amministrativo, il veicolo:
- non può circolare;
- non può essere radiato dal PRA e non può essere demolito o esportato;
- anche se viene venduto, con atto di data certa successiva all’iscrizione del fermo, non può circolare e non può essere radiato dal PRA.
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Come controllare se l’auto è sottoposta a fermo amministrativo
Per sapere se un veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo, è consigliabile eseguire una rapida verifica utilizzando il sito web o l’applicazione ufficiale dell’Automobile Club d’Italia (ACI).
Si consiglia vivamente di fare affidamento esclusivamente su questi strumenti ufficiali al fine di evitare il rischio di ricevere informazioni false. Queste risorse rappresentano infatti la fonte ufficiale per tali controlli.
Controllare il fermo amministrativo dell’auto sul sito dell’ACI
Per semplificare la procedura di verifica, l’Automobile Club d’Italia (ACI) ha sviluppato un comodo portale online accessibile a tutti gli automobilisti. La piattaforma consente di verificare se il vostro veicolo è soggetto a un fermo amministrativo o a qualsiasi altro tipo di vincolo, come un’ipoteca o un pignoramento.
Il servizio è completamente gratuito e non richiede alcuna registrazione sul sito web dell’ACI. Basta collegarsi alla pagina dedicata e accedere con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
All’interno del portale, dovrete compilare i campi richiesti direttamente sullo schermo. Inizialmente, inserite il numero di targa del vostro veicolo. Successivamente, dal menu a tendina, selezionate il tipo di veicolo (ad esempio, auto o moto) e, infine, inserite il codice fiscale del proprietario.
Nella schermata successiva, se il vostro veicolo è soggetto a un fermo amministrativo, verrà visualizzato un messaggio con tutte le informazioni pertinenti relative al vincolo. Se non appare alcuna informazione riguardante un fermo amministrativo, significa che il vostro veicolo è libero di circolare.

FAQ: Domande frequenti sul fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo può andare in prescrizione?
No, il fermo amministrativo su un veicolo non va mai in prescrizione. È infatti una nota che viene registrata nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) fino a quando il debito non viene completamente estinto.
Posso vendere un veicolo con fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo si applica al veicolo e non al conducente, quindi è possibile vendere una moto o un motorino con fermo amministrativo, informandone il nuovo proprietario. In questo caso, il fermo al veicolo resta attivo e il nuovo proprietario dovrà aspettarne la scadenza prima di poter circolare.
Una moto con fermo amministrativo può circolare?
No, i veicoli sottoposti a fermo amministrativo non possono circolare in nessun caso. Il conducente rischia altre sanzioni, che trovate descritte nel paragrafo dedicato.
Cosa succede se continuo a circolare con un fermo amministrativo?
Circolare con un fermo amministrativo può comportare sanzioni e ulteriori conseguenze legali.
Cosa accade se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo?
Se il debito non viene pagato durante il fermo amministrativo, le autorità possono procedere con ulteriori azioni legali per recuperare il debito, incluso il pignoramento del veicolo.
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