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Pensione casalinghe 2023: requisiti, importo e come fare

Pensione casalinghe 2023: a chi spetta, importi e come fare domanda? Scopri tutto in questo approfondimento.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Pensione casalinghe 2023: quali sono i requisiti per averla e l’importo mensile? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Cos’è la pensione casalinghe 2023?

Anche alle casalinghe (e ai casalinghi) spetta la pensione. Chi si prende cura della casa e della propria famiglia ha diritto alla pensione casalinghe 2023.

Con quali contributi? Quelli versati dalla casalinga (o dal casalingo) in un apposito Fondo pensione, istituito dall’INPS nel 1997: è un modo per valorizzare il faticoso lavoro della “donna di casa” condotto con estrema cura e senza retribuzione.

L’iscrizione al Fondo è consentita alle donne e agli uomini di età compresa tra i 16 e i 65 anni di età, che si occupano dei lavori in casa e della cura della famiglia senza percepire alcun compenso.

Una volta versati almeno 5 anni di contributi e maturati determinati requisiti anagrafici, si ha diritto:

  • alla pensione di vecchiaia (a partire dai 57 anni di età oppure a 67 anni di età se i contributi versati non sono sufficienti a coprire l’importo dell’assegno pensionistico, che deve essere pari a 1,2 volte il valore dell’Assegno Sociale);
  • alla pensione casalinghe 2023 per inabilità (occorre certificare l’inabilità al lavoro, tramite visita medica effettuata dall’apposita commissione medica dell’Asl competente).

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Ricordiamo che l’iscrizione al Fondo previdenziale per casalinghe (o casalinghi) non è obbligatorio, a differenza dell’assicurazione all’INAIL, che protegge la casalinga (o il casalingo) dagli infortuni che possono essere causati da incidenti domestici. L’assicurazione all’INAIL, però, non dà diritto alla pensione.

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Pensione casalinghe 2023: come fare domanda?

Abbiamo visto come funziona la pensione casalinghe 2023, vediamo ora come fare domanda e come versare i contributi nel Fondo previdenziale.

In primo luogo va presentata la domanda per l’iscrizione al Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari, meglio conosciuto come Fondo casalinghe.

Oltre al requisito anagrafico, per iscriversi al Fondo è necessario che non si presti alcuna attività lavorativa dipendente o autonoma e che, il richiedente o la richiedente, non sia titolare di pensione diretta (possono iscriversi, dunque, chi percepisce la pensione ai superstiti, come la pensione di reversibilità e la pensione indiretta).

Tale condizione si verifica per i:

  • lavoratori dipendenti (con esclusione dei lavoratori domestici, dei lavoratori agricoli e degli apprendisti, nonché dei periodi figurativi accreditati per servizio militare) quando, applicando alla retribuzione annua pensionabile i minimali retributivi, risultino accreditabili un numero di settimane inferiori a quelle effettivamente lavorate;
  • lavoratori domestici, quando per ciascuna settimana lavorata non risulti una contribuzione media corrispondente ad almeno 24 ore lavorative;
  • lavoratori agricoli, quando non prestino attività corrispondente ad almeno 270 giornate annue;
  • lavoratori parasubordinati, quando il versamento non corrisponde al minimale di reddito fissato per la Gestione Commercianti.

Una volta soddisfatti tutti i requisiti si può presentare domanda, compilando il modulo online sul sito dell’INPS. Al termine dell’operazione va stampata la ricevuta. L’istituto può negare l’iscrizione al Fondo, inviando comunicazione tramite raccomandata.

In alternativa, la richiesta può essere presentata tramite contact center, telefonando al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (a pagamento da rete mobile), oppure ci si può affidare a patronati e intermediari dell’INPS.

I tempi della lavorazione della domanda da parte dell’INPS non superano i 30 giorni.

Pensione casalinghe 2023: come versare i contributi?

Una volta ottenuta l’iscrizione al Fondo per la pensione casalinghe 2023, l’interessata può iniziare a versare contributivi, tramite appositi bollettini postali.

Non c’è un limite di importo minimo o massimo che può essere versato, ma per vedersi riconoscere un anno di contributi è necessario versare almeno 310 euro l’anno (26 euro al mese).

Una volta versati almeno 5 anni di contributi, si può accedere alla pensione di vecchiaia già a 57 anni, a patto che l’assegno maturato sia pari a 1,2 volte l’importo dell’Assegno Sociale (circa 602 euro).

Se l’assegno è inferiore a questo importo, si dovrà attendere il compimento dei 65 anni di età.

In alternativa, sempre con almeno 5 anni di contributi versati, si può richiedere la pensione di inabilità, nel caso in cui al richiedente o alla richiedente venga accertata, tramite visita medica, un’inabilità al lavoro.

Pensione casalinghe 2023
Pensione casalinghe 2023: nella foto una donna taglia del cibo.

Come si calcola la pensione casalinghe 2023?

Come si calcola la pensione casalinghe 2023? Utilizzando il sistema contributivo. Quindi, sul montante contributivo accumulato negli anni, incide il coefficiente di trasformazione, che “trasforma” il montante in pensione.

Ad esempio, una donna di 60 anni, che ha versato 5.000 euro l’anno per 30 anni, maturerà un montante contributivo di 150.000 euro. Su questo valore incide il coefficiente di trasformazione, che a 60 anni è del 4,615%. Il 4,615% di 150.000 euro è 6.922,50 euro, l’importo lordo di un anno di pensione, pari a 523 euro lordi al mese.

Pensione casalinghe 2023 senza contributi: è possibile?

Esiste, poi, una pensione casalinghe ottenibile senza versare neppure un anno di contributi. Parliamo dell’Assegno Sociale.

Questa prestazione erogata dall’INPS, spetta al compimento dei 67 anni, ai cittadini italiani, comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza e agli extracomunitari con permesso di soggiorno, che risiedono in Italia da almeno 10 anni e hanno un reddito inferiore alla soglia indicata dallo Stato.

Nel 2023 l’Assegno Sociale, come le altre prestazioni previdenziali e assistenziali, ha ricevuto un aumento per effetto della rivalutazione del 7,3% (l’aumento degli importi delle pensioni calcolato sulla base dell’inflazione registrata l’anno prima).

Nel 2023, l’importo dell’Assegno Sociale è pari a 502,27 euro al mese, per 13 mensilità. La prestazione spetta in misura piena con un reddito personale non superiore a 6.529,51 euro l’anno e in misura ridotta, pari alla differenza tra il proprio reddito e il reddito massimo, se il reddito è compreso tra 6.529,51 euro e 13.059,02 euro.

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