Sono cambiati i limiti di reddito per essere ammessi al gratuito patrocinio, la possibilità di avere una tutela legale con le spese dell’avvocato pagate dallo Stato. Il ministero della Giustizia ha di recente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che adegua l’importo stabilito dalle legge. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Patrocinio gratuito: il nuovo limite di reddito
L’attuale soglia per accedere al gratuito patrocinio è stata rivista, con un incremento rispetto ai valori precedenti. Questo adeguamento è avvenuto in risposta alle variazioni dell’inflazione registrate negli ultimi anni.
- Inflazione e adeguamenti: l’inflazione degli ultimi due anni, secondo le statistiche dell’ISTAT, ha toccato il 9,4%.
- Il nuovo limite di reddito: ora per beneficiare del patrocinio a spese dello Stato, il reddito imponibile non deve superare 12.838,01 euro. C’è un aumento rispetto al limite precedente del 2021, che era di 11.746,68 euro.
L’adeguamento biennale degli importi
La variazione del limite di reddito è frutto dell’adeguamento che avviene ogni due anni, tenendo conto delle fluttuazioni del costo della vita.
- Errore nel calcolo precedente: ad aprile 2023, un calcolo basato su dati non aggiornati aveva portato a un inaspettato abbassamento del limite, fissandolo a 11.734,93 euro. Questo errore era derivato da una valutazione basata su dati del biennio 2018-2020, ignorando gli aumenti dell’inflazione del biennio 2020/2022.
- Correzione rapida: le proteste degli avvocati hanno spinto il Ministero della Giustizia a intervenire prontamente, correggendo l’errore ed elevando il limite a 12.838,01 euro.
Gratuito patrocinio: i redditi da considerare
Per determinare l’ammissibilità al gratuito patrocinio, vengono presi in considerazione diversi tipi di reddito imponibile. Questi includono:
- Redditi da lavoro dipendente
- Redditi da lavoro autonomo
- Redditi d’impresa
- Redditi di capitale e fondiari
- Altri redditi, anche quelli esenti dall’IRPEF o soggetti a ritenuta
- Assegno di mantenimento
- Reddito di cittadinanza
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Calcolo del reddito imponibile
Il reddito da considerare nel calcolo comprende non solo quello del richiedente, ma anche quello dei familiari conviventi. Esistono però alcune eccezioni:
- Diritti personalissimi: in cause legate a diritti molto personali, come la riservatezza, il reddito degli altri membri della famiglia non viene considerato.
- Conflitti familiari: in situazioni come una separazione coniugale, dove ci possono essere conflitti di interesse tra i membri della famiglia, il reddito viene calcolato in modo diverso.
- Casi penali: nei procedimenti penali, il limite di reddito viene aumentato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente.
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Quando spetta sempre l’avvocato gratis
Ci sono situazioni, come nei casi di violenza sessuale, in cui, come vedremo, il limite di reddito non è applicabile. Le vittime di certi reati possono avere l’avvocato a spese dello Stato in ogni circostanza. Per ulteriori dettagli su queste eccezioni, consulta l’articolo “Gratuito patrocinio: quando il reddito non conta”.
Cosa succede se non pago l’avvocato e quando è possibile?
Gratuito patrocinio: per quali cause?
Il gratuito patrocinio si estende a vari ambiti:
- Processi civili
- Processi amministrativi
- Processi contabili
- Processi tributari
- Affari di volontaria giurisdizione
- Procedimenti penali, per cui la domanda deve essere depositata presso la cancelleria del magistrato competente.
E’ importante sottolineare che non tutti possono accedere al patrocinio. IL beneficio è garantito solo alle persone che, oltre a rientrare nei limiti di reddito, vedono riconosciute le proprie ragioni come non manifestamente infondate.
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Gratuito patrocinio e difesa d’ufficio: quali differenze?
Molti confondono il gratuito patrocinio con la difesa d’ufficio. Sebbene simili, i due istituti hanno finalità diverse.
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Mentre il primo garantisce la copertura delle spese legali, il secondo si riferisce alla nomina di un avvocato per chi non ne ha uno di fiducia. L’avvocato di ufficio, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, va pagato, a meno che non si acceda al patrocinio a spese dello Stato.
Gratuito patrocinio senza limiti di reddito
Alcuni cittadini, a prescindere dal loro reddito, possono accedere al gratuito patrocinio. Questo vale per le persone vittime di reati particolarmente gravi come:
- Maltrattamenti in famiglia
- Mutilazione degli organi genitali femminili
- Violenza sessuale
- Stalking
- E altri specifici reati commessi ai danni di minori.
Gratuito patrocinio: le esclusioni
Non tutti, però, possono beneficiare di questa forma di assistenza. Esistono alcune esclusioni, come per coloro che:
- Sono indagati o condannati per evasione fiscale
- Sono condannati per reati legati alle associazioni mafiose o al traffico di droga
- Sono assistiti da più di un avvocato.
Domanda di ammissione al gratuito patrocinio
La domanda va inoltrata presso il magistrato competente. Il punto di accesso varia in base alla fase del procedimento e al luogo di detenzione del richiedente. Una volta ammesso, l’assistenza vale per ogni stato e grado del processo.
Documenti necessari
Per la domanda di gratuito patrocinio è fondamentale allegare:
- Copia del documento d’identità
- Autocertificazione dei redditi
La veridicità dell’autocertificazione è fondamentale. Fornire dati falsi può portare alla revoca del beneficio e all’avvio di un procedimento penale.

FAQ (domande e risposte)
Cos’è il gratuito patrocinio?
Il gratuito patrocinio è un servizio legale che consente ai cittadini di ottenere assistenza legale senza dover pagare le spese dell’avvocato, poiché sono coperte dallo Stato.
Qual è il limite di reddito per il gratuito patrocinio?
Per il 2023, il limite di reddito per il gratuito patrocinio è di 12.838,01 euro.
Chi paga l’avvocato in caso di gratuito patrocinio?
In caso di gratuito patrocinio, le spese dell’avvocato sono pagate dallo Stato.
Cosa non comprende il gratuito patrocinio?
Il gratuito patrocinio copre le spese legali, ma ci sono certe condizioni e limiti di reddito da rispettare per poterne beneficiare.
Quando si perde il gratuito patrocinio?
Il gratuito patrocinio può essere perso se il reddito del beneficiario supera il limite stabilito o se non vengono rispettate altre condizioni previste dalla legge.
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