Le procedure per pubblicare il decreto attuativo relativo al bonus 200 euro partite iva, vanno più che a rilento. In attesa della pubblicazione, però, sono state aggiunte ulteriori novità in merito ai dati da inserire e alle modalità di presentazione della domanda per i lavoratori autonomi e liberi professionisti. In questo articolo le analizziamo in modo dettagliato (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Mentre sono state annunciate nuove date per il bonus 200 euro, soprattutto per chi non lo ha ricevuto a luglio e lo riceverà a settembre, le informazioni sul bonus 200 euro Partite iva vanno sempre a rilento. Solo ogni tanto, i cittadini hanno la possibilità di conoscere un pezzetto in più di quella che sarà la procedura da seguire per ottenere il contributo economico.
Leggi perché non è visibile il pagamento del bonus 200 euro sull’Rdc di agosto, come funziona per il prelievo dei 200 euro sul reddito di cittadinanza e quali sono le prossime date di pagamento del bonus 200 euro su Rdc. Leggi anche se il bonus 200 euro su Rdc va speso tutto e come funziona per la possibilità di risparmiarlo.
Indice
- Bonus 200 euro partite iva: le novità prima del decreto attuativo
- Bonus 200 euro partite iva: quali informazioni dichiarare
- Bonus 200 euro partite iva: modulo di domanda
- Bonus 200 euro partite iva: le risorse disponibili
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Bonus 200 euro partite iva: le novità prima del decreto attuativo
Come sappiamo, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti sono quella categoria che più ha dovuto penare per avere informazioni utili sul bonus 200 euro.
Non a caso, è da circa tre mesi che questa fetta di cittadini attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, con tutte le indicazioni su dati, modalità di domanda e tempistiche per l’elaborazione del pagamento.
Nonostante per la pubblicazione si dovrà ancora attendere, possiamo affermare intanto che il suddetto decreto è stato firmato sia dal Ministro dell’Economia, Daniele Franco, sia dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.
Il testo conferma che il bonus 200 euro partite iva è regolato dal dl 50/2022, il cosiddetto primo Decreto Aiuti, pubblicato lo scorso 17 maggio in GU.
Come per le altre categorie, anche per i lavoratori autonomi e liberi professionisti l’indennità spettante è pari a 200 euro, da erogare una volta sola, e uno dei requisiti comuni con gli altri destinatari è quello reddituale. Infatti, questo corrisponde a un reddito non superiore a 35mila euro per l’anno 2021.
Quanto alle altre informazioni utili, sono giunte di recente nuove indicazioni sui dati da inserire al momento della presentazione della domanda e in generale sulla modalità per richeidere il beneficio. Ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.
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Bonus 200 euro partite iva: quali informazioni dichiarare
Come dicevamo, in attesa delle indicazioni da parte dell’INPS e delle casse di previdenza specifiche per ottenere il bonus 200 euro partite iva, è possibile avere un primo quadro panoramico delle informazioni da inserire al momento della domanda.
Ricordiamo, innanzitutto, che per accedere al bonus una tantum i titolari di Partita Iva dovranno essere in possesso di questi requisiti:
- devono essere lavoratori autonomi e liberi professionisti già iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o alle casse di appartenenza alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con partita IVA e attività lavorativa avviata;
- nel periodo d’imposta 2021 aver percepito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro, da cui vanno esclusi “i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata”;
- aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.
Invece, nel modulo di domanda che sarà reso disponibile a breve (o così si spera), i beneficiari del bonus 200 euro partite iva dovranno dichiarare:
- di essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione;
- di non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del D.L. n. 50/2022;
- di non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro;
- di essere iscritto alla data del 18 maggio 2022 a una delle gestioni previdenziali dell’INPS o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui sopra;
- nel caso di contemporanea iscrizione a diversi enti previdenziali, di non avere presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria.
Inoltre, all’istanza bisognerà allegare anche:
- una copia del documento di identità in corso di validità;
- una copia del codice fiscale;
- coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.
Bonus 200 euro partite iva: modulo di domanda
Tutte le informazioni elencate nel paragrafo precedente dovranno essere inserite in uno specifico modulo di domanda da inviare all’INPS o alle casse previdenziali di appartenenza.
Inoltre, per chi è iscritto contemporaneamente più gestori di forme previdenziali (per esempio l’INPS e a un’altra cassa previdenziale), è necessario seguire le indicazioni del Decreto.
In particolare, nel testo si legge:
Nel caso in cui il soggetto interessato sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, l’istanza dovrà essere presentata esclusivamente all’Inps.
Quindi, in caso di doppia iscrizione, la domanda per il bonus 200 euro partite iva va inviata all’INPS.
Per quanto riguarda le tempistiche per presentare la domanda, ancora non ci sono notizie certe. Tuttavia, secondo l’ipotesi che circola all’interno dell’Adepp, l’Associazione degli Enti pensionistici, un possibile click day potrebbe essere il 15 settembre 2022.
Infine, in merito alle modalità di erogazione del bonus 200 euro partite iva e le risorse disponibili, ti invitiamo a leggere il prossimo paragrafo.

Bonus 200 euro partite iva: le risorse disponibili
Nel testo del decreto attuativo, ancora da pubblicare in Gazzetta Ufficiale, si legge che l’erogazione del bonus 200 euro partite iva avverrà secondo l’ordine cronologico delle domande presentate e accolte e nel limite delle risorse disponibili.
A tal proposito, in effetti, è bene specificare che gli stessi ministri Franco e Orlando hanno imputato il ritardo nell’organizzazione del bonus per i lavoratori autonomi proprio perché c’era bisogno di aumentare le risorse a disposizione.
Ricordiamo, infatti, che con il Decreto Aiuti bis, pubblicato lo scorso 9 agosto 2022, sono stati aggiunti ulteriori 100 milioni di euro ai 500 milioni già previsti dal primo Decreto Aiuti. In questo modo, i fondi disponibili corrispondono a un totale di 600 milioni di euro.
Inoltre, secondo i dati riportati nella relazione tecnica del DL n. 115 del 2022, i destinatari del bonus 200 euro partite iva saranno circa 3 milioni di persone.
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