
Ci pensa sempre lui, Zlatan Ibrahimovic, una certezza, una sentenza, il totem rossonero, il trascinatore, il riferimento, l’uomo che fa sognare il Milan e i suoi tifosi. Domenica sera ha deciso la sfida contro il Napoli, con una doppietta da leader, da bomber di razza, facendo prima gioire i rossoneri e poi mettendo tutti in ansia: nel finale è stato costretto a uscire, zoppicante, a causa di un problema al bicipite femorale della gamba sinistra.
Una scena rara per uno come Ibra, un «highlander» che, però, va ricordato, ha pur sempre 39 anni e per sua fortuna pochi acciacchi importanti alle spalle. Si temono almeno tre settimane di stop per il numero 11 ma saranno gli esami a rilevare l’entità del problema occorso allo svedese.
Tabù infranto dopo 10 anni
Intanto continua a macinare record, a sfatare tabù. Innanzitutto, a distanza di dieci anni ha consentito nuovamente ai rossoneri di conquistare i tre punti al San Paolo. L’ultima volta fu il 25 ottobre 2010 quando Robinho e proprio lo stesso Ibra stesero il Napoli che andò a segnò con Lavezzi solamente nel finale.
In quella sfida in campo, con la maglia del Milan c’erano i due allenatori in panchina nella sfida dell’altra sera: Gattuso a centrocampo e Bonera in difesa. Si è trattato inoltre del primo 3-1 del Milan sul campo del Napoli in Serie A, mentre in tutte le competizioni è la seconda volta dopo il successo in semifinale di Coppa Italia del 14 febbraio 1990 (rete di Van Basten e doppietta di Massaro per i rossoneri, Maradona segnò per i partenopei).
In vetta, con leggerezza
Senza Pioli e il suo vice Murelli isolati a casa causa Covid, con in panchina l’esordiente Daniele Bonera, i rossoneri fanno il colpo e mantengono l’imbattibilità in campionato e la testa della classifica, ma non va dimenticato che il vero obiettivo del Milan non è lo scudetto, ma cercare di qualificarsi alla Champions League.
La guerra sarà serrata fino alla fine, con tante squadre intenzionate a strappare una posizione di prestigio. Oltre la doppietta dello svedese, è arrivato il primo goal in campionato di Hauge.

Quanti record per Ibra!
Il protagonista è Ibrahimovic, l’undicesimo giocatore della storia a segnare in otto gare consecutive in campionato (il record è 11 di Batistuta, Quagliarella e Cristiano Ronaldo). Il bomber rossonero ha trovato il gol in tutte le prime sei presenze di questa Serie A. Nell’era dei tre punti a vittoria, solo tre giocatori prima di lui avevano ottenuto questo score: Batistuta nel 1994/95, Vieri nel 2002/03 e Piątek nel 2018/19.
Lo stesso Ibrahimovic diventa il giocatore più anziano a segnare almeno dieci reti nelle prime otto gare: il precedente record apparteneva a Silvio Piola nel 1942/1943.
Inoltre, dieci reti nelle prime otto giornate le aveva segnate anche Nordahl nella stagione 1950/1951. Meglio di loro soltanto Marco Van Basten che ne realizzò ben dodici nel 1992/1993. E non è tutto: Ibra è andato in doppia cifra per la quattordicesima volta in un campionato europeo, otto volte in Serie A.
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