Pensione 2023 per over 75: gli aumenti previsti

Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: possibili novità in arrivo, ecco cosa potrebbe prevedere la nuova legge di bilancio.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: cosa accadrà con la legge di bilancio? (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: sarà più alta?

Sarà più alta la pensione 2023 per chi ha più di 75 anni? Pare sia questa l’intenzione del Governo Meloni, in attesa di rendere ufficiale la nuova legge di bilancio.

Uno dei tanti emendamenti proposti è legato all’aumento della pensione 2023 per chi ha più di 75 anni e percepisce un assegno di importo basso, inferiore alla soglia minima prevista dalla legge.

Il trattamento minimo, per effetto della rivalutazione del 7,3% decretata dal ministro Giorgetti lo scorso 9 novembre, sulla base dell’inflazione registrata a inizio novembre, passerà dai 524 euro del 2022 a circa 572 euro, merito anche al mini-bonus dell’1,5% voluto dal Governo Meloni.

Grazie a una rivalutazione del 120%, dunque, le pensioni minime aumenteranno di circa 48 euro al mese. Ma potrebbe non essere questa l’unica novità prevista per il 2023.

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Forza Italia e il suo leader Silvio Berlusconi spingono per aumentare, ulteriormente, l’importo delle pensioni minime. L’obiettivo 1.000 euro per tutti è fuori portata per le casse dello Stato, così come l’incremento fino a 600 euro, già nel 2023.

Il punto d’incontro sembra sia stato trovato per gli over 75 (inizialmente era stato pensato per gli over 70): soltanto loro riceveranno una pensione minima più alta, grazie a una rivalutazione aggiuntiva di circa il 5%, che farà lievitare gli importi fino a 590 euro al mese.

Parliamo, dunque, di un aumento di 25 euro al mese rispetto agli aumenti già calcolati sulle pensioni minime (48 euro), per un totale di circa 73 euro in più rispetto all’importo erogato nel 2022 (ad eccezione dell’ultimo trimestre, dove è stato previsto un 2% di rivalutazione anticipata per fronteggiare caro-energia e inflazione).

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Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: cosa accadrà?

Abbiamo visto che le pensioni minime, a partire dal 1° gennaio 2023, per effetto della rivalutazione del 7,3% e del mini-bonus dell’1,5% introdotto dal Governo Meloni, arriveranno a circa 572 euro.

Ma abbiamo visto anche, che, nella legge di bilancio prossima all’approvazione potrebbe comparire un aumento aggiuntivo per i pensionati che hanno compiuto 75 anni, titolari di una pensione di importo basso, sotto la soglia minima prevista dalla legge.

Quindi, ricapitolando:

  • i pensionati che hanno meno di 75 anni, riceveranno una pensione minima di 572 euro (per un aumento di circa 48 euro rispetto al 2022);
  • i pensionati con almeno 75 anni di età potrebbero ricevere una pensione minima di circa 590 euro (per un aumento complessivo di 66 euro al mese rispetto al 2022).

Ma a chi spetta la pensione minima? L’integrazione erogata dall’INPS a chi percepisce una pensione di importo inferiore alla soglia minima, nel 2023 spetterà con un reddito personale annuo inferiore a 7.328,49 euro e con un reddito da coniugato annuo non superiore a 14.656,98 euro.

Con un reddito personale annuo fino a 14.656,98 euro e un reddito da coniugato annuo non superiore a 29.313,96 euro, spetta una pensione minima in misura ridotta, calcolata sottraendo il reddito personale o da coniugato dall’importo massimo previsto dalla legge (14.656,98 euro o 29.313,96 euro). Oltre queste soglie non spetta l’integrazione al minimo.

Il reddito personale o da coniugato si calcola tenendo conto di tutti i redditi utili ai fini IRPEF, ad esclusione di:

  • i redditi della casa in cui si vive;
  • le pensioni integrabili al minimo;
  • gli arretrati soggetti a tassazione separata come TFR e arretrati da lavoro riferiti ad anni precedenti;
  • i redditi esenti da IRPEF, come pensioni di guerra, rendite INAIL e pensioni di invalidità civile.
Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni
Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: possibili novità in arrivo.

Pensione 2023 per chi ha più di 75 anni: le maggiorazioni

Abbiamo visto come potrebbe cambiare la pensione 2023 per chi ha più di 75 anni. Ricordiamo che la normativa in vigore riconosce maggiorazioni sulla pensione già a partire dai 60 anni di età (25,83 euro al mese).

Tra i 65 e i 69 anni di età spetta una maggiorazione fino a 82,64 euro al mese, mentre per chi ha compiuto 70 anni e non è titolare della quattordicesima mensilità, è prevista una maggiorazione di 135,44 euro. Chi, invece, compiuti i 70 anni percepisce la quattordicesima ha diritto a una maggiorazione di 124,44 euro.

L’incremento al milione pari a 136,44 euro al mese viene erogato anche a 65 anni grazie agli anni di contributi versati (un anno per ogni 5 anni di contributi, fino a un massimo di 5 anni in meno).

Anche in questo caso le maggiorazioni spettano ai pensionati con redditi personali o da coniugati non elevati. La soglia di reddito personale, per avere diritto alla maggiorazione, nel 2023, è pari a 7.328,49 euro l’anno, mentre il limite massimo di reddito da coniugato sarà pari a 13.858,13 euro l’anno.

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