Rdc dal 27 gennaio 2023: importo col vecchio o nuovo ISEE?

Siamo quasi a fine mese e i cittadini si chiedono quale sarà l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio. Scopri i dettagli.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

La fine di gennaio si avvicina e questo vuol dire che presto arriverà la ricarica ordinaria del Reddito di cittadinanza per chi ne ha diritto. Visto che siamo anche in un periodo di rinnovo dell’ISEE, in questo approfondimento chiariamo quale sarà l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio 2023 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La fine di gennaio alle porte e molte famiglie sono in attesa che arrivi il 27 del mese. Il motivo, come sappiamo, è che da quella data partiranno i pagamenti del Reddito di cittadinanza.

Ma questo mese è ancora più particolare perché entro il 31 gennaio 2023 va presentato il nuovo ISEE del nucleo familiare. A questo proposito, nei prossimi paragrafi chiariamo qual è l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio: quello con il nuovo ISEE o con quello vecchio.

Intanto, ecco un riepilogo di quando si perde il Reddito di cittadinanza nel 2023 e che se è ancora possibile ricevere il bonus 150 euro.

Indice

Importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio: ISEE vecchio o nuovo?

Come sappiamo, l’importo del Reddito di cittadinanza cambia a seconda dei beneficiari e dipende da una serie di fattori. Il primo fra tutti è la condizione economica di una famiglia, che può essere verificata solo attraverso l’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

Per la ricarica di gennaio 2023, l’importo pagato sulla carta Rdc fa riferimento all’ISEE vecchio, mentre da febbraio 2023 l’INPS considera i dati dell’ISEE nuovo.

Questo documento è molto importante perché permette all’INPS o ad altri enti di verificare la sussistenza dei requisiti del Rdc o di altri Bonus come l’ Assegno Unico, e di erogare un importo adeguato alla situazione reddituale. Visto che l’ISEE è valido dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, all’inizio del 2023 i percettori si sono mobilitati per aggiornarlo.

Di conseguenza, se ancora non hai aggiornato l’ISEE, sappi che alla fine del mese riceverai l’importo spettante senza problemi. Tuttavia, dovresti comunque affrettarti ad aggiornare rinnovare i documenti.

Nel prossimo paragrafo ricordiamo quando è necessario presentare l’ISEE 2023 per continuare a percepire il Reddito di cittadinanza.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio: quando fare l’ISEE 2023

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito che l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio fa riferimento all’ISEE vecchio. Tuttavia, chi ancora non ha presentato i documenti aggiornati dovrebbe affrettarsi.

Ricordiamo, infatti, che le ricariche del Rdc fanno riferimento ai dati del mese precedente: quindi, la ricarica di gennaio 2023 riguarda ancora dicembre 2022. Proprio per questo motivo, la scadenza per presentare il nuovo ISEE per ricevere il Reddito di cittadinanza è fissata al 31 gennaio 2023.

Quindi, se rientri tra i nuclei familiari che non hanno rinnovato l’ISEE, dovresti fare il rinnovo al più presto, entro il 31 gennaio 2023. Invece, per chi percepisce l’Assegno Unico, la scadenza per l’ISEE 2023 è fissata al 28 febbraio, in quanto i nuovi importi partono da marzo 2023.

Per presentare l’ISEE 2023 bisogna compilare e inviare la DSU, cioè la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Si tratta di un documento che va inserito obbligatoriamente nell’ISEE perché include tutti i patrimoni e redditi dei singoli componenti del nucleo familiare relativi a due anni fa, cioè al 31 dicembre 2021. Proprio grazie a questi dati, l’INPS può verificare se un nucleo familiare percettore ha ancora diritto al Reddito di cittadinanza.

Ma cosa succede se non si fa in tempo a presentare l’ISEE nella scadenza prevista? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Scopri intanto quali sono tutte le novità del Reddito di cittadinanza nel 2023 in breve e come funzioneranno gli obblighi per chi ha meno di 29 anni.

Importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio: in foto, una serie di banconote in euro di diverso valore.

Importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio: cosa succede se non rinnovo l’ISEE

Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato che l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio 2023 fa ancora riferimento all’ISEE vecchio. Tuttavia, chi ancora non ha rinnovato questo documento dovrebbe affrettarsi, e in particolare ha tempo fino al 31 gennaio 2023.

Proprio in vista di queste scadenze, è importante anticiparsi con le procedure perché in questo mese sono molte le famiglie che hanno aggiornato l’ISEE, quindi è facile che ci siano rallentamenti o problemi tecnici.

A volte, potrebbe anche capitare che non si faccia in tempo a rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio 2023 oppure che qualche imprevisto ne rallenti la procedura. Cosa succede in questo caso? Si rischia di perdere il Reddito di cittadinanza?

La buona notizia è che no, non si rischia la decadenza del sussidio. In particolare, se non presenti l’ISEE nuovo entro il 31 gennaio 2023, il Reddito di cittadinanza ti viene semplicemente sospeso. Infatti, è uno dei casi in cui la sospensione avviene per “mancata documentazione valida”.

Cosa fare allora? Nulla, l’ideale è aggiornare al più presto l’ISEE e la DSU e inserire i nuovi documenti validi. Non appena il cittadino avrà mandato la documentazione giusta e in corso di validità, l’INPS riprenderà a erogare il sussidio, anche in modo retroattivo.

Ciò vuol dire che le mensilità sospese non vengono perse, ma vengono pagate come arretrato fino alla completa compensazione.

Invece, si rischia la riduzione dell’importo del Rdc quando non viene speso tutto l’importo erogato sulla carta Rdc. Ricordiamo, infatti, che la somma mensile del Reddito di cittadinanza va spesa tutto entro la fine del mese solare successivo a quello di pagamento. Ciò significa che se ricevi il Rdc il 27 gennaio 2023, dovrai spendere tutti i soldi ricevuti entro il 28 febbraio 2023.

Se invece non spendi tutti i soldi della carta Rdc, l’INPS applicherà una riduzione dell’importo sulla ricarica successiva che può arrivare fino al 20%. Ma attenzione: il limite per spendere il sussidio non vale in caso di mensilità arretrate pagate in ritardo.

Abbiamo visto qual è l’importo del Reddito di cittadinanza in arrivo dal 27 gennaio. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

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