Con il Decreto Sostegni sono tante le misure a favore degli imprenditori agricoli: dai contributi a fondo perduto, passando per importanti sgravi fiscali fino a sostanziosi finanziamenti, in questo articolo vediamo tutte le agevolazioni al settore (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
INDICE
Fondo perduto per imprenditori agricoli
Tra le misure previste dal Decreto Sostegni Bis spiccano sicuramente i contributi a fondo perduto a favore degli imprenditori agricoli.
Il contributo può essere erogato ai titolari di partita IVA se il fatturato medio mensile nel periodo dal primo maggio 2020 al 31 marzo 2021 è stato inferiore almeno del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il fondo perduto per imprenditori agricoli è previsto anche per i soggetti già beneficiari del contributo del “Decreto Sostegni”. L’importo sarà pari a quanto riconosciuto in precedenza, senza presentare un’ulteriore domanda e corrisponderà a:
- 60% per soggetti con ricavi medi fino a 100.000 euro;
- 50% per soggetti con ricavi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
- 40% per soggetti con ricavi tra 400.000 euro e un milione di euro;
- 30% per ricavi da un milione e fino a 5 milioni;
- 20% per ricavi da 5 a 10 milioni.
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Esonero contributivo agricoltura
Per quel che riguarda il settore agricolo, il Decreto Sostegni Bis ha previsto alcuni sgravi fiscali per il 2021. Tra questi, l’esonero contributivo rivolto alle aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura per la quota relativa alla mensilità di novembre 2020.
Per quel che riguarda i datori di lavoro, l’esonero spetta nei limiti della contribuzione previdenziale relativa ai mesi di novembre e dicembre 2020, e gennaio 2021. Va ricordato che lo sgravio è al netto di tutte le altre agevolazione o riduzioni delle aliquote.
Inoltre, è stato esteso fino al 2022 lo sgravio contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti fino a 35 anni di età.
Lo sgravio è stato aumentato dal 50 al 100% dei contributi dovuti da parte del datore di lavoro privato, con tetto massimo di 6.000 euro all’anno.
La misura aumenta la sua durata fino a quattro anni per le assunzioni effettuate in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza, ma se hai ancora dubbi su sgravi e finanziamenti per imprenditori agricoli non esitare a scriverci su Instagram.
