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In pensione con 30 anni di contributi: quanto prendo? Esempi

In pensione con 30 anni di contributi: quanto spetta? Ecco come calcolare l'importo della pensione.

di Carmine Roca

Luglio 2022

Garantirsi un assegno mensile dignitoso è l’obiettivo di chi va in pensione con 30 anni di contributi. Ma quanto spetta? Lo vedremo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

In pensione con 30 anni di contributi: due possibilità

Il nostro ordinamento prevede due possibilità per andare in pensione con 30 anni di contributi.

L’anzianità contributiva oggetto del nostro articolo è ampiamente sfruttabile nel caso in cui si volesse accedere alla pensione di vecchiaia, al compimento dei 67 anni di età.

Attualmente, infatti, occorrono almeno 20 anni di contributi per fruire di questa opzione previdenziale, quindi con 30 anni di contributi si soddisfa pienamente il requisito richiesto.

L’altra possibilità è l’APE Sociale che, con 30 anni di contributi e 63 anni di età, consente di godere di un assegno mensile che accompagna il lavoratore fino al raggiungimento dei requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali.

Entreremo nel dettaglio di queste due opzioni previdenziali nei prossimi paragrafi, andando anche a vedere quanto spetta al mese se si va in pensione con 30 anni di contributi.

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In pensione con 30 anni di contributi: pensione di vecchiaia

Con 30 anni di contributi e 67 anni di età è possibile richiedere la pensione di vecchiaia. Ma come si calcola e quanto si prende di assegno mensile?

Chi va in pensione con 30 anni di contributi nel 2022 prenderà un assegno mensile calcolato con il sistema misto, perché il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo è avvenuto soltanto il 1° gennaio 1996. Di conseguenza è impossibile aver maturato tutti quegli anni di contributi prima o dopo il 1996.

Quindi per calcolare l’assegno mensile di un lavoratore che andrà in pensione con 30 anni di contributi sarà necessario applicare due sistemi di calcolo.

Il primo di tipo retributivo per i contributi che ha versato fino al 31 dicembre 1995. Per chi ha maturato almeno 18 anni entro questa data, il calcolo retributivo si applica per i contributi maturati fino al 31 dicembre 2011.

Per i contributi versati dal 1° gennaio 1996 o dal 1° gennaio 2012 (per chi gode dell’estensione del calcolo retributivo), il sistema di calcolo è di tipo contributivo.

Sommando le due quote avremo l’importo dell’assegno mensile.

In pensione con 30 anni di contributi: come si calcola?

Ora entriamo nel dettaglio dei due sistemi di calcolo. Con il tipo retributivo, la pensione è calcolata con una media delle ultime retribuzioni percepite negli anni precedenti l’accesso alla pensione. Si riconosce il 2% per ogni anno di lavoro calcolati col sistema retributivo.

Se si calcolano 15 anni nel sistema retributivo, spetterà soltanto il 30% della retribuzione media percepita negli ultimi anni di lavoro (15 anni x 2 diviso 100).

Con il sistema contributivo entrano in gioco il montante contributivo e il coefficiente che varia a seconda dell’età del lavoratore.

Il montante contributivo è la totalità dei contributi versati dal lavoratore dopo il 1° gennaio 1996 (o dal 2012 se ne ha diritto), per ogni anno di lavoro. Di solito si parla del 33% della retribuzione annua lorda, che viene accantonato in questo paniere.

Quando si decide di andare in pensione con 30 anni di contributi, al montante contributivo si applica il coefficiente di trasformazione. Più il lavoratore è in là con gli anni, più sarà corposo il suo assegno. Andare in pensione a 67 anni, infatti, permette di avere una pensione pari al 5,575% del montante contributivo.

Entriamo nel vivo dell’articolo: quanto spetta di pensione al mese con 30 anni di contributi?

Prendiamo il caso di un lavoratore di 67 anni che ha maturato 5 anni di contributi nel sistema retributivo e i restanti 25 con il sistema contributivo, guadagnando all’anno circa 25.000 euro lordi.

Con questi numeri avrà diritto al 10% con il sistema retributivo per un totale di 2.500 euro di pensione.

A questa cifra va aggiunta quella derivante dal sistema contributivo. Con uno stipendio annuo di circa 20.000 euro netti, nei 25 anni di lavoro svolti, avrà maturato circa 165.000 euro di montante contributivo.

Considerata l’età del lavoratore (67 anni), applicando il coefficiente di trasformazione del 5,575% su 165.000 avremo una pensione di circa 9.200 euro.

A questo punto sommiamo 9.200 euro a 2.500 euro e avremo come totale 11.700 euro. Il nostro lavoratore, dunque, percepirà meno di 1.000 euro lordi al mese di pensione.

In pensione con 30 anni di contributi
In pensione con 30 anni di contributi: quanto spetta?

In pensione con 30 anni di contributi: APE Sociale

L’alternativa è rappresentata dall’APE Sociale, lo scivolo pensionistico che accompagna il pensionato fino al raggiungimento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia.

Ottenere l’Ape Sociale non è semplice, perché è necessario appartenere ad alcune categorie di lavoratori: caregiver, invalidi civili con almeno il 74% di invalidità, disoccupati e lavoratori impiegati in mansioni gravose.

L’importo della pensione tiene conto dell’ammontare del trattamento che spetta al lavoratore con la pensione di vecchiaia, entro un limite massimo di 1.500 euro lordi, per 12 mensilità.

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