Troppo pochi i 750 milioni di valutazione offerti dal fondo americano Bc Partners nei confronti di Suning per l’acquisizione delle quote dell’Inter. Ampia la distanza tra domanda e offerta e dunque non ci sarebbero stati i presupposti per la prosecuzione dell’operazione legata al club nerazzurro. Ora il gruppo cinese di Zhang guarderà ad altri fondi interessati per la vendita dell’Inter, i cui nomi sono emersi nelle ultime settimane. In corsa ci sono Ares, Fortress, Arctos e Eqt che potrebbero poi anche consorziarsi, ma questa sarebbe un’operazione più complessa.
Bc Partners: grave situazione economica
Al di là della distanza sulle cifre, elemento primario che ha di fatto fatto interrompere la trattativa, ai Suning non sarebbe piaciuta l’esposizione mediatica del fondo anglosassone, che la settimana scorsa ha terminato la “due diligence”. Ha mostrato tuttavia stupore il fondo Bc Partners, che ha diramato una nota ufficiale: “
“Bc Partners entro fine settimana farà comunque pervenire un’offerta per il club ma questa non andrà oltre i 750 milioni, debiti compresi. In tal senso, lo stupore che trapela da Londra riguardo il fatto che la decisione presa a Nanchino sia arrivata prima che Bc Partners presentasse la sua proposta a Suning, questo anche perché la due diligence sui conti del club avrebbe richiesto più tempo del previsto perché la situazione economico-finanziaria dell’Inter si sarebbe rivelata molto peggiore rispetto a quanto preventivato“.

Inter, avanzano gli svedesi della EQT
Tra gli altri fondi interessati a inserirsi nella trattativa per l’acquisizione di azioni dell’Inter tramite la proprietà Suning, in pole ci sarebbe EQT un operatore di private equity svedese sponsorizzato dalla famiglia Wallenberg, una delle più ricche e potenti famiglie di imprenditori svedesi con interessi che vanno da Saab a Ericcson, da Electrolux ad ABB.
La società ha raccolto oltre 61 miliardi di euro in 29 fondi e circa 40 miliardi di attivi in gestione. Le aziende in portafoglio sono localizzate in Europa, Asia e Stati Uniti, hanno un fatturato complessivo di oltre 21 miliardi di euro e circa 127.000 dipendenti.
Come riporta “Calcio & Finanza”, un altro fondo in lizza per entrare nell’Inter sarebbe Arctos Sports Partners, piattaforma di private equity dedicata al settore professionistico della sport industry e ai proprietari di franchigie o club nel mondo dello sport.
Il fondo è guidato da Ian Charles, un investitore di spicco, e David O’Connor, l’ex amministratore delegato della Madison Square Garden Company, e tra i suoi consulenti è presente anche l’ex presidente di Turner Sports David Levy. A dicembre 2020 la società americana aveva raccolto fondi per 950 milioni di dollari utili all’acquisizione di quote di minoranza nelle maggiori società sportive.
In ultimo va segnalato Ares Management, gestore globale di investimenti alternativi già accostato a BC Partners come parte interessata all’operazione. Alla fine di marzo 2020 la società poteva vantare asset in gestione per 149 miliardi di dollari.
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