In questo approfondimento rispondiamo a tutti i dubbi sull’invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro: a chi viene riconosciuta
L’invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro si verifica quando un lavoratore subisce un infortunio violento durante l’orario di lavoro, il quale può causare la morte, un’incapacità permanente o una assenza dal lavoro per più di 3 giorni (escludendo il giorno dell’incidente).
Il riconoscimento è destinato ai lavoratori che sono obbligati ad essere assicurati, come dipendenti, parasubordinati e alcuni lavoratori autonomi come gli artigiani e i coltivatori diretti.
Per essere considerati invalidi del lavoro, devono verificarsi contemporaneamente tre condizioni:
- Deve esserci una lesione.
- L’infortunio deve essere legato al lavoro, sia a causa delle necessità lavorative che dell’ambiente o dell’organizzazione del lavoro.
- L’infortunio deve essere violento, ossia causato da un’azione intensa e concentrata nel tempo che può causare danni.
Se subisci un infortunio sul lavoro o sviluppi una malattia dovuta al tuo lavoro, hai diritto a un sostegno finanziario chiamato “rendita INAIL” o “pensione INAIL”.
Per i casi di infortuni al di fuori del lavoro che causano disabilità e impediscono di lavorare, è l’INPS a fornire un supporto finanziario. Più avanti vedremo chi può beneficiare della rendita INAIL e a quanto ammonta.
Prima, però, parliamo di come richiedere il riconoscimento per invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro.
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Come chiedere il riconoscimento
Per il riconoscimento dell’invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro è necessario:
- il certificato di infortunio redatto dal medico che ha prestato la prima assistenza;
- la denuncia di infortunio da parte del datore di lavoro.
La denuncia di infortunio non guaribile entro 3 giorni deve essere trasmessa all’INAIL dal datore di lavoro entro 2 giorni dal ricevimento dei riferimenti del certificato medico.
Torniamo adesso a parlare dei benefici economici a cui si ha diritto in seguito al riconoscimento dell’invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro, partendo dalle possibili percentuali riconosciute.
Tutte le prestazioni erogate dall’INAIL: vediamo quali sono e come si differenziano dalle misure Inps. Le tipologie, le prestazioni gli obiettivi e la tutela dell’integrità psicofisica del lavoratore. I tipi di rendita.
Benefici per gli invalidi sul lavoro
Invalidità sul lavoro sotto il 6%: capitale una tantum
L’INAIL, istituito nel 1933, è un Ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Nel 1965, con il D.P.R. 1124, sono state definite le cause dell’invalidità permanente e delle malattie professionali che consentono l’accesso alla pensione INAIL.
Nel 2000, il decreto legislativo 38 ha ampliato l’ambito dell’invalidità includendo il danno biologico e nuove categorie professionali.
L’accesso alla pensione INAIL avviene in base al grado di invalidità accertato. Se l’invalidità è inferiore al 6%, l’INAIL non eroga alcun pagamento, e ciò riguarda statisticamente un terzo di tutti gli infortuni.
Per invalidità dal 6% al 16%, l’INAIL fornisce un capitale una tantum, che varia da 2.788 euro a 26.138 euro, a seconda dell’entità del danno e dell’età dell’infortunato, come stabilito da una specifica tabella dell’INAIL.
Ad esempio, se un individuo di 65 anni ha un danno del 6%, riceverà 2.788 euro, mentre un giovane di 20 anni con il 15% di invalidità otterrà 26.138 euro.
Gli importi per gli altri casi rientrano in questa fascia. Una volta ricevuta la somma dovuta, l’INAIL non effettua ulteriori pagamenti.
Vediamo come si calcola l’invalidità INAIL e a cosa si ha diritto in base alla percentuale riconosciuta.
Invalidità sul lavoro dal 16% al 100%: la rendita INAIL
L’INAIL fornisce una rendita a chi ha un infortunio che causa un’invalidità dal 16% al 100%, simile a una pensione a vita.
L’importo si calcola basandosi su due fattori: la percentuale di invalidità e il reddito fino all’accertamento dell’invalidità.
Vengono prese in considerazione:
- la componente biologica: si usa una scala di valori, da 1.161 euro all’anno per il 16% di invalidità, fino a 16.550 euro per il 100%. L’età non conta; conta solo la percentuale di invalidità stabilita da un medico legale;
- la componente patrimoniale: varia da 14.600 a 27.200 euro. Il valore si moltiplica per un coefficiente di menomazione (0,4% al 16%, 1% dall’80% in su) per ottenere la componente patrimoniale.
Esempio: un operaio con un reddito annuo di 16.000 euro e un’invalidità al 100% otterrebbe 16.550 euro (componente biologica) più 16.000 euro (componente patrimoniale), per un totale di 32.550 euro all’anno.
In questo approfondimento cerchiamo di capire se Assegno ordinario e rendita INAIL sono cumulabili o si deve rinunciare a una delle prestazioni.

Rivalutazione annuale della rendita INAIL
A partire dal 1° luglio di ogni anno, la legge prevede che l’INAIL riveda l’importo dei pagamenti per il danno biologico.
Questi pagamenti sono fatti in base a una legge del 2000 e vengono aggiornati ogni anno. L’aggiornamento viene deciso dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali su suggerimento del Presidente dell’INAIL, considerando quanto sono aumentati i prezzi dei beni di consumo per le famiglie.
La circolare n. 41/2023 dell’INAIL ha annunciato un aumento dell’8,1% a partire dal 1° luglio 2023.
Questo aumento è stato stabilito da un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 2 agosto 2023.
Si applica ai pagamenti per il danno biologico in forma di rendita e ai pagamenti in forma di capitale effettuati a partire da questa data.
Questo aumento si aggiunge a qualsiasi aumento precedente e si applica sia ai pagamenti iniziali che a quelli in corso.
Per quanto riguarda i pagamenti in forma di rendita, l’incremento si applica solo alla parte del pagamento che riguarda il danno biologico, e questo vale anche per i pagamenti in corso dal 25 luglio 2000. Gli importi aumentati verranno pagati con la rata di rendita di dicembre 2023.
Per i pagamenti in forma di capitale emessi a partire dal 1° luglio 2023, l’aumento si applica direttamente agli importi. Se ci sono valutazioni provvisorie dei danni, l’aggiornamento verrà effettuato quando saranno disponibili le valutazioni definitive.
L’INAIL liquiderà automaticamente gli importi aggiornati secondo le solite modalità di pagamento e invierà agli interessati una notifica di pagamento.
Scopri quali sono stati gli incrementi che hanno interessato le tabelle delle rendite INAIL aggiornate fino al 2024 relative alle prestazioni di assistenza.
Chi riguarda la rivalutazione
Abbiamo detto che gli aumenti negli indennizzi per il danno biologico partono dal 1° luglio 2023. Questi aumenti riguardano sia i pagamenti mensili che gli importi iniziali.
Ecco come funziona:
- se stai ricevendo pagamenti mensili per un danno biologico, il tuo importo mensile aumenterà a partire da novembre 2023. Questo aumento si applica sia alla parte che copre il danno biologico sia agli aumenti precedentemente applicati;
- se hai ricevuto un importo iniziale per il tuo danno biologico a partire dal 1° luglio 2023, il tuo importo iniziale sarà rivalutato in base alla tabella del danno biologico risalente alla data dell’incidente;
- se hai subito danni dopo il 1° luglio 2023, ma hai già ricevuto un pagamento parziale prima di quella data, l’aumento si applicherà solo all’importo che dovrai ricevere dopo la valutazione definitiva dei tuoi danni;
in caso di revisioni o aggravamenti dei tuoi danni, l’aumento si applicherà solo agli importi maggiori che saranno liquidati a partire dal 1° luglio 2023.
Tutti questi aumenti sono gestiti automaticamente, e dovresti aver ricevuto una notifica ufficiale con i dettagli sui tuoi pagamenti.
FAQ su invalidità in seguito a un infortunio sul lavoro
Quali documenti devo fornire quando presento una richiesta all’INAIL?
Quando presenti una richiesta di risarcimento all’INAIL, assicurati di includere i seguenti documenti:
- il modulo di denuncia infortuni debitamente compilato;
- tutti i documenti medici relativi all’incidente o alla malattia professionale;
- eventuali testimonianze o relazioni degli incidenti;
- qualsiasi altra documentazione rilevante che supporti la tua richiesta.
Quanto tempo impiega l’INAIL per valutare una richiesta di risarcimento?
Il tempo necessario per valutare una richiesta di risarcimento può variare, ma l’INAIL si impegna a fornire una risposta entro 120 giorni dalla ricezione della domanda completa. Tieni presente che i tempi potrebbero essere più lunghi in caso di complicazioni o indagini aggiuntive.
Cosa succede se la mia richiesta di risarcimento all’INAIL viene respinta?
Se la tua richiesta di risarcimento viene respinta, hai il diritto di presentare un ricorso entro 30 giorni dalla ricezione della notifica di respingimento. È importante consultare un legale specializzato in questioni legate all’INAIL per assistenza in questo processo.
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