Qual è il limite di reddito per l’invalidità civile al 100 per cento? Quali sono i redditi che concorrono al calcolo? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Limite di reddito per l’invalidità civile al 100 per cento
Il limite di reddito per l’invalidità al 100 per cento, per il 2023, è di 17.920,00 euro. Con questa percentuale di invalidità, infatti, sei considerato invalido totale e ti spetta la pensione di inabilità (se lavori o hai lavorato e versato contributi, potresti anche richiedere l’Assegno ordinario di invalidità).
Precisiamo che non hai bisogno di un limite di reddito per essere dichiarato invalido, ma le prestazioni economiche (escluse le indennità) prevedono il possesso di un limite reddituale.
Con una percentuale di invalidità al 100 per cento, quindi, ti differenzi quindi dalle persone invalide parziali, a cui viene riconosciuta una percentuale di invalidità che va dal 75 al 99 per cento, e che beneficiano della pensione di invalidità, ottenibile con un limite di reddito pari a 5.391,88 euro per il 2023.
Non hai diritto anche all’accompagnamento, a meno che non sia riconosciuta dall’ASL anche la non autosufficienza.
Nella tabella sotto ti mostriamo i limiti di reddito necessari, nell’anno 2023, per richiedere e ottenere le prestazioni di invalidità civile, e l’importo della prestazione:
Prestazione | Limite di reddito 2023 | Importo assegno per il 2023 |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili assoluti, ricoverati | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili assoluti, non ricoverati | 17.920,00 euro | 339,48 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili parziali, ricoverati | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno di invalidità civile per ciechi civili parziali, non ricoverati | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Assegno per ciechi civili parziali, ricoverati e non, con la sola indennità speciale | Nessuno | 217,64 euro |
Indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti (ricoverati o non ricoverati) | Nessuno | 959,21 euro |
Indennità di accompagnamento per ciechi civili parziali (ricoverati o non ricoverati) | Nessuno | 217,64 euro |
Assegno per ipovedenti gravi (decismisti) | 8.615,46 euro | 232,99 euro |
Indennità di comunicazione per sordomuti | Nessuno | 261,11 euro |
Pensione di invalidità totale (100%) | 17.920,00 euro | 313,91 euro |
Pensione di invalidità parziale (75%-99%) | 5.391,88 euro | 313,91 euro |
Indennità di accompagnamento | Nessuno | 527,16 euro |
Indennità di frequenza | 5.391,88 euro | 313,91 euro |
Assegno Sociale | – 6.542,51 euro (reddito personale); – 13.085,02 euro (reddito coniugale) | 502,28 euro |
Indennità per Talassemia Major e Drepanocitosi | Nessuno | 563,74 euro |
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I redditi considerati
I redditi considerati ai fini della concessione della prestazione economica legata all’inabilità sono:
- tutti i redditi di qualsiasi natura, calcolati ai fini IRPEF;
- i redditi conseguiti per le prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati;
- redditi da lavoro dipendente, redditi da terreni, fabbricati;
- tutti gli oneri deducibili.
A questo punto dobbiamo però fare una precisazione. Fino a questo momento, si è considerato il reddito netto.
Nel messaggio n. 1688/2022, l’INPS spiega che al fine della concessione delle prestazioni economiche di invalidità civile con limite reddituale, vanno considerati tutti i redditi, di qualsiasi natura, calcolati ai fini IRPEF “al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali”.
Non sono quindi ricomprese nella valutazione del reddito le seguenti prestazioni:
- l’importo stesso della prestazione di invalidità;
- le rendite INAIL;
- le pensioni di guerra;
- il reddito della casa di abitazione.
Tuttavia, un recente messaggio dell’INPS, il numero 2705/2023, ha rettificato parzialmente le precedenti istruzioni e ha fatto un dietrofront sui redditi rilevanti ai fini della concessione delle prestazioni di invalidità civile.
In pratica, ha dichiarato necessario che, tutti gli oneri deducibili prima esclusi dal computo per il reddito, adesso verranno invece presi in considerazione.
Quindi, in sostanza, si calcolerà l’invalidità civile con reddito lordo e non più con reddito netto.
Ma cosa comporterà tutto questo? Nella pratica, molti beneficiari di assegno mensile di assistenza o di pensione di invalidità rischiano di perdere la prestazione economica.
Le nuove indicazioni INPS in merito al calcolo al lordo degli oneri deducibili, infatti, porteranno inevitabilmente a un abbassamento dell’importo spettante e, in alcuni casi, alla perdita della prestazione.
Ricordiamo, comunque, che sono escluse dal calcolo le indennità di accompagnamento (invalidi civili o ciechi assoluti), l’indennità speciale (ciechi parziali) e l‘indennità di comunicazione (sordi).
Ne abbiamo parlato dettagliatamente in questo articolo: Pensione di invalidità, conteggi da rifare: INPS cambia.
L’accompagnamento non è automatico
Con un’invalidità al 100 per cento non hai accesso automatico anche all’indennità di accompagnamento.
Questo, perché quello che viene chiamato anche “accompagno”, viene riconosciuto solo quando sussiste anche una condizione di non autosufficienza.
La Commissione ASL, in pratica, accerta che la persona invalida al 100 per cento sia anche incapace di deambulare da sola e/o di compiere gli atti normali della vita quotidiana senza assistenza.
Solo in questo caso hai anche diritto, oltre alla pensione di inabilità, anche all’assegno di accompagnamento, il cui importo per il 2023 è pari a 527,16 euro e viene riconosciuto senza limiti di età e di reddito.
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L’accertamento per i minorenni
A differenza delle persone adulte (dai 18 anni e fino ai 67 anni), per i quali viene presa in considerazione la capacità lavorativa residua per attribuire la percentuale di invalidità, per i minori fino a 18 anni la valutazione è differente.
Per i bambini e i ragazzi 0-18 anni, viene valutata esclusivamente la capacità di compiere da soli gli atti normali della vita quotidiana.
Non viene attribuita una percentuale di invalidità, ma anche i bambini hanno diritto ad agevolazioni e prestazioni economiche, così come anche all’accompagnamento nel caso in cui venga accertata la non autosufficienza.
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Benefici e agevolazioni
Delle prestazioni economiche garantite a chi a chi viene accertata un’invalidità al 100 per cento e la non autosufficienza abbiamo parlato.
Per quanto riguarda le altre agevolazioni e benefici, una persona invalida totale ha diritto a tutto quello che ti mostriamo nella tabella sotto:
Tipologia dell’agevolazione o della prestazione economica | Caratteristiche principali dell’agevolazione o della prestazione economica |
Assegno ordinario di invalidità | – Richiede almeno un’invalidità del 75% – Richiede di aver lavorato in passato con almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio – L’importo dell’assegno è calcolato in base ai contributi versati, senza maggiorazioni – Durata di 3 anni, rinnovabile per tre volte – Dopo il terzo rinnovo, diventa definitivo |
Pensione di inabilità civile | – Sostegno economico fornito su richiesta a favore di soggetti con inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali) in uno stato di bisogno economico. – I beneficiari devono avere un’età compresa tra i 18 ei 67 anni – L’importo dell’assegno mensile per il 2023 è di 313,91 euro |
Indennità di frequenza per i minori | Questa prestazione economica, destinata ai minorenni con invalidità civile, ha un importo mensile di 313,91 euro al mese, erogati se non si supera il limite di reddito di 5.391,88 euro l’anno. Per poter beneficiare dell’indennità economica deve essere certificata la frequenza scolastica o nei centri di riabilitazione |
Contribuzione figurativa o maggiorazione contributiva | – Accredito di 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato alle dipendenze di un datore di lavoro pubblico o privato, fino a un massimo di 5 anni – Utile per raggiungere il requisito contributivo o la maggiore anzianità per la pensione di anzianità o pensione anticipata |
Ape sociale | – Misura di prepensionamento – Assegno che accompagna il lavoratore dai 63 anni di età fino al perfezionamento del requisito per la pensione di vecchiaia – Importo calcolato come la futura pensione, ma non superiore a 1.500 euro mensili – Accessibile con 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria di appartenenza |
Fornitura gratuita di protesi, presidi e ausili | – Diritto alla fornitura gratuita di protesi, presidi e ausili – Garantito dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) – Dispositivi disponibili specificati nel Nomenclatore dell’assistenza protesica – Richiesta presentata alla ASL di residenza con piano riabilitativo-assistenziale compilato da un medico specialista |
Esenzione totale dal pagamento del ticket sanitario | – Esenzione dal pagamento del ticket sanitario per tutte le prestazioni mediche riguardanti la patologia invalidante – Richiesta presentata alla ASL di appartenenza con la certificazione sullo stato di salute |
Esenzione dal pagamento delle tasse universitarie | Se si rispettano i limiti di reddito previsti dalla legge |
Agevolazioni per le graduatorie delle case popolari | – Agevolazioni nelle graduatorie comunali per l’assegnazione delle case popolari – Accessibile con un’invalidità civile al 90% |
Congedo per cure in relazione all’infermità riconosciuta | – Possibilità di richiedere al datore di lavoro un periodo massimo di 30 giorni all’anno per cure relative all’infermità riconosciuta – Congedo utilizzabile in un’unica soluzione o frazionato – Retribuzione durante il congedo simile a quella dei giorni di malattia |
Iscrizione alle liste per il collocamento mirato | – Accesso ai servizi di sostegno e di collocamento dedicati alle categorie protette – Presentazione del verbale di invalidità e della relazione conclusiva della Commissione dell’ASL presso il Centro per l’Impiego – Possibilità di inclusione nelle quote di riserva delle aziende |
Agevolazioni fiscali (TARSU, ICI) | – Possibili agevolazioni sulla Tassa da asporto rifiuti (TARSU) e sull’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) – Agevolazioni locali fissate dai comuni, senza obblighi specifici – Richiesta di informazioni presso il proprio comune di residenza |
Agevolazioni telefonia fissa e mobile | – Riduzione del 50% sul canone mensile di abbonamento alla telefonia fissa per anziani, persone disabili e utenti con esigenze sociali speciali (soggetti a limiti reddituali) – Esenzione dalla tassa di concessione governativa per invalidi non vedenti, sordi o con perdita anatomica o funzionale di entrambi gli arti inferiori |
Contrassegno disabili | – Possibilità di ottenere il “contrassegno invalidi” per persone invalide con capacità di deambulazione ridotta o non vedenti – Per il rilascio, richiesta di visita medica presso il servizio di medicina legale dell’Azienda Asl |
Contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche in casa | – Possibilità di richiedere un contributo al comune per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti – Richiesta presentata prima dell’inizio dei lavori e liquidazione del contributo dopo l’esecuzione dei lavori e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute |
Agevolazioni Legge 104/1992 | – Accertamento dell’handicap (Legge 104/1992) diverso dall’invalidità civile, valutando lo svantaggio sociale derivante dall’invalidità – Accesso a ulteriori benefici fiscali e lavorativi – Richiesta di accertamento e domanda per Legge 104 da presentare |
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Come richiedere le prestazioni economiche
Per il riconoscimento delle prestazioni è necessario presentare domanda all’INPS, esclusivamente per via telematica.
La presentazione della domanda per il riconoscimento dell’invalidità si articola in due fasi:
- la compilazione e l’invio telematico del certificato medico introduttivo da parte del proprio medico curante, ovvero da un medico abilitato dall’INPS;
- la presentazione telematica della domanda all’NPS, da abbinare al certificato medico introduttivo. Hai poi 90 giorni di tempo, dall’invio del certificato medico, per inoltrare la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile.
Una volta presentata la domanda, ti viene comunicata la data di convocazione per la visita di accertamento sanitario, la quale sarà eseguita da un’apposita Commissione Medica.
Nel caso di affezioni da patologie oncologiche, la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda.
Indennità di accompagnamento per Alzheimer: spetta la prestazione assistenziale a chi soffre di questa terribile malattia? Ne parliamo in questo articolo.
FAQ (domande e risposte)
Come ottenere l’invalidità al 100 per cento per tumore?
Per ottenere l’invalidità al 100 per cento per tumore, è necessario seguire un procedimento specifico. Inizialmente, occorre rivolgersi al proprio medico curante, il quale dovrà compilare una certificazione medica che attesti l’entità della malattia e le sue conseguenze sulla capacità lavorativa e sulla quotidianità. Successivamente, bisogna presentare la documentazione presso l’INPS o l’ente preposto alla valutazione delle disabilità nella propria zona di residenza. L’INPS valuterà la domanda e, in caso di esito positivo, rilascerà l’attestato di invalidità al 100 per cento entro 15 giorni.
Chi può chiedere l’accompagnamento con l’invalidità al 100 per cento per tumore?
Chi possiede un’invalidità al 100 per cento per tumore ha diritto di richiedere l’accompagnamento, a patto di essere effettivamente in condizioni di grave invalidità e di necessitare di assistenza continua nella propria quotidianità. L’accompagnamento è previsto per coloro che, a causa della malattia, non riescono a svolgere autonomamente le normali attività quotidiane e necessitano di supporto per compiere gesti essenziali come lavarsi, vestirsi o spostarsi. La richiesta di accompagnamento va presentata all’INPS o all’ente competente, insieme alla documentazione medica che attesti la necessità dell’assistenza.
Spetta l’incremento al milione con l’invalidità al 100 per cento per tumore?
Sì, spetta l’incremento al milione per chi possiede un’invalidità al 100 per cento per tumore. L’incremento al milione è una particolare prestazione economica erogata dall’INPS a favore delle persone con disabilità grave, che si trovano in situazioni di particolare disagio economico e sociale. L’importo dell’incremento al milione è soggetto a valutazione e varia in base al grado di invalidità e alla situazione patrimoniale e reddituale del richiedente.
Posso guidare con un’invalidità al 100 per cento?
La possibilità di guidare con un’invalidità al 100 per cento dipende dalle specifiche condizioni di salute e dalle restrizioni stabilite dai medici. In presenza di un’invalidità al 100 per cento, potrebbe esserci l’obbligo di sottoporsi a una visita medica di revisione per valutare la capacità di guidare in sicurezza.
Posso lavorare con un’invalidità al 100 per cento?
Sì, è possibile lavorare anche con un’invalidità al 100 per cento. L’invalidità al 100 per cento non impedisce in sé di svolgere un’attività lavorativa. Tuttavia, è importante valutare le proprie condizioni di salute e la capacità di svolgere determinate mansioni. In alcuni casi, potrebbe essere necessario richiedere dei benefici o delle agevolazioni lavorative per adeguare l’ambiente di lavoro alle proprie esigenze.
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