Invalidità civile: tutte le agevolazioni per percentuali

Invalidità civile: tutte le agevolazioni previste per le percentuali di invalidità riconosciute dalle commissioni, dal 33% al 100%. Dal ticket sanitario azzerato all'assegno di accompagnamento, tutti i diritti per chi soffre di una qualsiasi invalidità fisica o mentale.

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4' di lettura

Invalidità civile: tutte le agevolazioni per percentuali. Come sapete l’Inps riconosce per un determinato numero di patologie (qui la tabella completa), una determinata percentuale di invalidità. E in base a quella percentuale vengono poi riconosciuti diritti e benefici.

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In questo articolo valutiamo percentuale per percentuale a cosa si ha diritto se viene riscontrata una certa patologia e conseguente un grado di invalidità

Iniziamo dalla valutazione più bassa.

Invalidità civile riconosciuta al 33%

Non è previsto alcun beneficio.

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Invalidità civile riconosciuta al 34%

A chi soffre di un grado di invalidità civile al 34%, vengono riconosciuti ausili e protesi (quelli inseriti nella lista, ma la concessione di questi dispositivi deve comunque essere indicata nel verbale della commissione che accerta l’invalidità civile).

Invalidità civile riconosciuta al 46%

A chi viene riconosciuta una invalidità pari o superiore al 46% la legge (quella del 12 marzo 1999 numero 68 articolo 1 comma a), prevede l’iscrizione negli elenchi provinciali del lavoro e della massima occupazione per il collocamento obbligatorio. L’iscrizione può essere richiesta da lavoratori non occupati o part time.

Invalidità civile riconosciuta al 51%

In questo caso, oltre ai benefici previsti per gradi di invalidità inferiori, i lavoratori dipendenti hanno diritto a periodi di congedo per cure: il congedo straordinario retribuito può essere concesso ogni anno non può superare i 30 giorni. È necessaria la richiesta del medico curante e l’autorizzazione del medico competente dell’Asl. I permessi possono anche essere richiesti per singoli giorni. La norma è inserita nel decreto legislativo del 18 luglio 2011, numero 119 articolo 7.

Invalidità civile riconosciuta al 60%

Con una invalidità civile riconosciuta al 60% è concesso il beneficio dell’iscrizione agli elenchi provinciali del lavoro per l’assunzione obbligatoria dei lavoratori collocati per vie ordinarie. Il che significa che il datore di lavoro avrà il vantaggio di assumere obbligatoriamente un lavoratore che è già nel suo organico.

Questo beneficio è riconosciuto dalla legge del 12 marzo numero 68 articolo 4 comma 3 bis.

Invalidità civile riconosciuta al 67%

Per i lavoratori con una invalidità civile riconosciuta al 67% sono previsti questi benefici:

  • fornitura gratuita di protesi, presidi, ausili necessari per le infermità invalidanti;
  • tessera di esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio;
  • eventuali agevolazioni per tessere del trasporto pubblico;
  • agevolazioni per graduatorie case popolari;
  • agevolazioni canone telefonico in base ai redditi posseduti (ISEE);
  • esenzione obbligo reperibilità alle visite fiscali.

Invalidità civile riconosciuta al 74%

Per i lavoratori con una invalidità civile al 74% sono riconosciuti questi benefici:

assegno mensile per 13 mensilità pari a 287,09 euro (per l’anno 2021) in presenza di redditi personali inferiori a 4.931,29 euro. Ma solo se: inoccupati, occupati saltuariamente, o presso cooperative sociali. A 67 anni di età l’assegno di invalidità civile si trasforma in assegno sociale;

accesso all’Ape sociale con 30 anni di contributi e 63 anni di età, e con i requisiti richiesti;

possibilità accesso alla pensione anticipata con 41 anni di contributi se lavoratori precoci (52 contributi settimanali da lavoro effettivo prima del compimento del diciannovesimo anno di età)

Invalidità civile riconosciuta al 74%

Per i lavoratori (dipendenti) con una invalidità civile al 74% la legge assegna questi benefici:

riconoscimento di un’anzianità figurativa pari a due mesi per ogni anno di lavoro effettuato dopo il riconoscimento di questo grado di invalidità, per non oltre 60 mesi. Il massimo accreditabile si raggiunge lavorando 30 anni nella condizione di invalido almeno al 75%

Invalidità civile riconosciuta al 100%

I cittadini con una invalidità civile al 100% hanno diritto a una pensione di inabilità (13 mensilità da 287,09 euro per il 2021 e in presenza di redditi personali inferiori a 16.982,69 euro).

A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale.

Invalidità civile riconosciuta al 100% con impossibilità a deambulare

In questo caso spetta l’indennità di accompagnamento per 12 mensilità pari a 520,10 euro al mese (per il 2021), senza limiti di reddito ma a condizione di non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a totale carico dello Stato.

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