Invalidità civile al 100%, tutti i diritti. Ci occupiamo in questo articolo dei diritti, delle agevolazioni e dei sostegni economici che sono garantiti a chi è stato riconosciuto invalido totale. Scopri tutte le agevolazioni per gli invalidi civili totali leggendo questo articolo del sito Invaliditaediritti.it relativo all’invalidità al 100% (aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 ed Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
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Vediamo per iniziare a chi viene riconosciuta l’invalidità civile al 100%:
- a chi non riesce più a camminare senza l’aiuto di un accompagnatore;
- a chi non è più in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (vestirsi, lavarsi, mangiare);
- a chi è stata riscontrata una totale e permanente inabilità lavorativa.
C’è però da fare una precisazione ulteriore:
- per gli adulti tra i 18 e i 65 anni per usufruire dei diritti connessi all’invalidità civile al 100% è necessario, appunto, essere riconosciuti invalidi al 100%;
- per i minori e gli ultra 65enni il raggiungimento di questa percentuale non è obbligatorio (anche perché non si può dimostrare una eventuale incapacità a lavorare): è sufficiente infatti che venga accertata la difficoltà a camminare da soli per essere comunque considerati invalidi al 100%.
Ma vediamo quali sono i benefici e i diritti messi a disposizione delle persone che hanno una invalidità civile al 100%.
Invalidità civile al 100%: benefici economici
Partiamo dai benefici economici. Possono variare perché dipendono dalla patologia e dal reddito. Possono essere richiesti dalla persona con invalidità o da chi lo assiste.
Vediamo:
- indennità di accompagnamento: è un beneficio assistenziale che viene erogato a prescindere dal reddito di chi ne fa richiesta. Per il 2022 l’assegno mensile è di 525,17 euro;
- pensione di inabilità: si tratta di una prestazione economica erogata agli invalidi civili tra i 18 e i 65 anni. Viene riconosciuta a chi ha una invalidità del 100%. L’importo mensile (per 13 mensilità) è di 291,69 euro. Questo trattamento prevede un limite di reddito che è fissato per il 2022 a 17.050,42 euro. La misura viene erogata anche se la persona con invalidità si trova ricoverata in una struttura pubblica;
- fornitura gratuita dal servizio sanitario nazionale di protesi se la persona con invalidità è affetta da determinate patologie e dietro la necessaria prescrizione di un medico;
- esenzione totale dal pagamento del ticket su farmaci, prestazioni specialistiche, esami diagnostici e cure termali (due cicli l’anno).
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Invalidità civile al 100%: altri benefici
Questi sono gli altri benefici previsti dalla legge per le persone con invalidità civile al 100%:
- l’indennità di frequenza per i minori: il beneficio è di 291,96 euro al mese, viene erogato però solo se non si supera il limite di reddito di 5.010,20 euro l’anno. Deve essere certificata la frequenza a scuola o nei centri di riabilitazione:
- l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie (sempre se si rientra in determinati limiti di reddito);
- l’erogazione di contributi regionali e sussidi tecnici e informatici che contribuiscano ad eliminare le barriere architettoniche in edifici pubblici e privati;
- la possibile deduzione dal reddito di tutte le spese che sono state sostenute per l’assistenza specifica di persone con una invalidità civile al 100%. Quindi i costi del personale medico e sanitario, compresi i terapisti.

Invalidità civile al 100%: tutele sul lavoro
A chi ha una invalidità civile del 100% sono anche riconosciute agevolazioni e tutele sul lavoro. Vediamo quali:
i genitori di figli invalidi al 100% hanno diritto, a partire dal terzo anno di vita del bambino, a usufruire di permessi lavorativi retribuiti: tre giorni al mese. Un beneficio che viene esteso anche ai lavoratori che assistono un familiare per il quale è stata riconosciuta una disabilità grave;
per il lavoratore che assiste un familiare con disabilità grave può anche scegliere, se possibile, una sede più vicina al proprio domicilio o rifiutare il trasferimento in un’altra sede senza il suo consenso.
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