Oggi vi parliamo di invalidità civile al 50 per cento e Legge 104: spettano le agevolazioni su questa percentuale di invalidità? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Invalidità civile al 50 per cento e Legge 104: facciamo chiarezza
Prima di entrare nel vivo del discorso, è opportuno chiarire la differenza che c’è tra invalidità civile e Legge 104.
Spesso si tende a confondere le due condizioni o a credere che entrambe vogliono intendere la stessa cosa: non è assolutamente così.
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Cosa significa invalidità civile?
L’invalidità civile si riferisce alla riduzione della capacità lavorativa di un individuo colpito da una patologia fisica o psichica. In base alla percentuale di invalidità riconosciuta dalla commissione medica, al termine della visita di controllo, si ha diritto a una o a più agevolazioni.
La percentuale minima per essere riconosciuti invalidi civili e avere diritto ad agevolazioni sanitarie, lavorative o economiche è il 33,33%: sotto questo punteggio non si è riconosciuti invalidi.
Cos’è la Legge 104?
La Legge 104, invece, è strettamente collegata al riconoscimento di un handicap: ci riferiamo a quella condizione giuridica, differente o aggiuntiva all’invalidità civile, che comporta uno svantaggio sociale o una difficoltà nel normale inserimento lavorativo di persone alle prese con minorazioni o difetti fisici o psichici.
Per concludere, invalidità civile e Legge 104 sono due cose diverse: chi ha la Legge 104 è un invalido civile, ma per avere diritto alla 104, un invalido deve ottenere prima lo status di handicap (articolo 3, comma 1) o di handicap grave (articolo 3, comma 3).
Invalidità civile al 50 per cento: a cosa si ha diritto?
Un invalido civile con una percentuale del 50% ha diritto a queste agevolazioni:
- contrassegno per usufruire di parcheggi per invalidi (spetta al riconoscimento dell’invalidità);
- protesi, ausili e ortesi gratuiti in relazione alla patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica (dal 34% di invalidità);
- collocamento mirato (dal 45% di invalidità).
Invalidità civile al 50 per cento: a cosa non si ha diritto?
Con il 50% di invalidità riconosciuta non si ha diritto:
- al congedo per cure relative all’infermità riconosciuta (dal 51% di invalidità).
- a essere computati nelle quote di riserva dell’impresa per cui si è assunti (dal 60% di invalidità);
- all’esenzione totale dal ticket per le prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale e per il pagamento dei medicinali prescritti con ricetta medica (dal 67% di invalidità);
- a scegliere la sede di lavoro (dal 67% di invalidità);
- all’Assegno ordinario di invalidità (dal 67% di invalidità);
- all’assegno mensile di assistenza per invalidi parziali (dal 74% di invalidità);
- pensione anticipata con l’Ape Sociale, con Opzione Donna o con Quota 41 precoci (dal 74% di invalidità);
- a 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro, fino a un massimo di 5 anni di contributi figurativi (dal 75% di invalidità);
- alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidi civili (dall’80% di invalidità);
- alla pensione di invalidità civile per inabili totali (100% di invalidità);
- alla pensione di inabilità lavorativa (100% di invalidità);
- all’assegno di accompagnamento per invalidi totali non autosufficienti (100% di invalidità + il riconoscimento della condizione di non autosufficienza).
Invalidità civile al 50 per cento: perché non spetta il congedo per cure?
Come visto, con una percentuale di invalidità civile del 50% si ha diritto a poche agevolazioni.
Oltre alle varie formule di pensione anticipata, che scattano con una percentuale minima del 74%, e all’esenzione dal pagamento del ticket per farmaci ed esami diagnostici, il lavoratore invalido al 50% non ha diritto neppure al congedo per cure straordinarie.
L’agevolazione si ottiene con un punteggio di invalidità pari o superiore al 51%: si può usufruire di 30 giorni l’anno di riposo retribuito (vale come un’assenza per malattia) per sottoporsi a cure legate all’infermità riconosciuta dalla commissione medica dell’Asl.
Invalidità civile al 50 per cento: il collocamento mirato
Un’importante agevolazione legata all’invalidità civile al 50% è l’iscrizione alle categorie protette e alla possibilità di rientrare tra i beneficiari del collocamento mirato, ovvero quella serie di strumenti tecnici e di supporto che consentono l’adeguata valutazione lavorativa di persone con disabilità, per il loro inserimento nel mondo del lavoro.
I datori di lavoro e le aziende con un almeno 15 dipendenti assunti hanno l’obbligo di assumere un lavoratore con disabilità.
La quota di riserva sale a 2 lavoratori disabili assunti, se l’azienda ha più di 30 dipendenti impiegati e fino al 7% di lavoratori disabili assunti per le aziende con oltre 50 impiegati.
Per sfruttare il collocamento mirato è necessario iscriversi alle liste dei Centri per l’impiego: l’assunzione può avvenire per chiamata diretta o per scorrimento della graduatoria.
Invalidità civile al 50 per cento e Legge 104: come ottenerla?
Per ottenere il riconoscimento della Legge 104 è necessario che sia stata attribuita, all’interessato, almeno una percentuale minima di invalidità del 33,3%.
Come detto in precedenza, per avere diritto alle agevolazioni fiscali e lavorative legate alla Legge 104 è necessario che all’interessato sia stato riconosciuto un livello di handicap più o meno grave.
Entrambe le condizioni (invalidità civile e handicap) possono essere presenti e quindi si può essere riconosciuti, allo stesso tempo, invalidi civili e portatori di handicap.
Se si è già presentato domanda per l’invalidità e si vuole richiedere l’accertamento dell’handicap, si può presentare domanda per la Legge 104 anche successivamente al riconoscimento dell’invalidità.
Se si presenta domanda per l’invalidità civile e per l’handicap, essendo i criteri di valutazione differenti, la commissione medica rilascerà due verbali: uno per l’invalidità e l’altro per l’handicap.
Legge 104: l’elenco delle agevolazioni
In base al grado di handicap riconosciuto (senza connotazione di gravità o handicap grave, hai diritto:
Ecco l’elenco delle agevolazioni per titolari di 104 senza connotazione di gravità articolo 3, comma 1, Legge 104/92:
- agevolazione Iva e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici: hai diritto all’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 4% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici (per esempio computer, touch screen, telefoni cellulare e tutti gli strumenti che hanno finalità di integrazione e comunicazione). Queste spese possono essere portate in detrazione IRPEF e pertanto avrai diritto a un rimborso d’imposta pari al 19% della spesa sostenuta e fino a 2.840 euro;
- spese detraibili (19%) e deducibili come l’acquisto dell’auto destinata al trasporto di persone con disabilità. Inoltre è prevista l’esenzione dal bollo auto e dal pagamento delle tasse di trascrizione.
Con connotazione di gravità articolo 3, comma 3 Legge 104/1992, spettano:
- permessi retribuiti di tre giorni al mese e congedo straordinario retribuito di un massimo di due anni;
- i lavoratori con invalidità superiore al 74% hanno diritto a richiedere per ogni anno di lavoro due mesi di contributi figurativi, per andare in pensione anticipata, fino ad un massimo di cinque anni;
- il familiare del portatore di handicap può scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e la può di rifiutare il trasferimento di sede;
- agevolazioni fiscali per i disabili gravi, quali detrazione IRPEF per i familiari a carico ai quali è stato riconosciuto il diritto alla legge 104;
- diritto di portare in deduzione fiscale dal reddito le spese sostenute per l’assistenza specifica. L’agevolazione è riconosciuta anche ai familiari con disabili a carico. Le agevolazioni si estendono anche alle spese sostenute per l’assistenza domestica e personale.

Faq su invalidità civile al 50 per cento e Legge 104
Quanti posti sono riservati per le categorie protette nei concorsi pubblici?
Nei concorsi pubblici, la Legge 68/1999 stabilisce un numero di posti riservati per le categorie protette. Queste includono persone con una percentuale di disabilità superiore al 45% che hanno chiesto l’iscrizione a queste categorie e alle liste del collocamento mirato. L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo di queste persone.
Quali tutele e agevolazioni sono previste per le categorie protette nei concorsi pubblici?
Le persone con disabilità hanno diritto a partecipare a tutti i concorsi pubblici, con modalità speciali di svolgimento delle prove per garantire la parità di condizioni con gli altri candidati. Per esempio, possono utilizzare ausili necessari e avere tempi supplementari per sostenere le prove in relazione al proprio handicap. Inoltre, le persone con un’invalidità pari o superiore all’80% sono esentate dal sostenere la prova preselettiva nei concorsi pubblici.
Quanti posti sono riservati per le categorie protette nei concorsi pubblici?
Nei concorsi pubblici, la Legge 68/1999 stabilisce un numero di posti riservati per le categorie protette. Queste includono persone con una percentuale di disabilità superiore al 45% che hanno chiesto l’iscrizione a queste categorie e alle liste del collocamento mirato. L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo di queste persone.
Quali tutele e agevolazioni sono previste per le categorie protette nei concorsi pubblici?
Le persone con disabilità hanno diritto a partecipare a tutti i concorsi pubblici, con modalità speciali di svolgimento delle prove per garantire la parità di condizioni con gli altri candidati. Per esempio, possono utilizzare ausili necessari e avere tempi supplementari per sostenere le prove in relazione al proprio handicap. Inoltre, le persone con un’invalidità pari o superiore all’80% sono esentate dal sostenere la prova preselettiva nei concorsi pubblici.
Chi è titolare di 104 può guidare?
Sì, chi ha la 104 può tranquillamente guidare il proprio veicolo. Anche se invalidi totali e non autosufficienti, quindi titolari di indennità di accompagnamento, nessuna norma vieta di mettersi alla guida di un veicolo.
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