Invalidità civile con Alzheimer: vediamo in questo articolo quali sono i criteri utilizzati dalle commissioni medico legali per la valutazione di questi pazienti. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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I criteri sono stati modificati solo qualche anno fa. Un cambio di linea che è stato imposto anche dal sempre più elevato numero di persone che soffre di questa grave patologia. La diffusione dell’Alzheimer è diventata così vasta da essere definita una priorità pubblica. E non solo in Italia.
Oltretutto, a causa dell’invecchiamento della popolazione, si prevede che nei prossimi decenni (da oggi e fino al 2050) sarà affetta da questa malattia una persona su 85.
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Le linee guida per la valutazione dell’Alzheimer rispetto al riconoscimento dell’invalidità civile sono valide anche per chi soffre di demenza vascolare, una patologia che ha effetti simili ma con una incidenza maggiore tra la popolazione: il 15/20% contro il 50/60%.
I nuovi criteri di valutazione sono stati parametrati anche ai progressi della ricerca scientifica.
Scopri la pagina dedicata all’accompagnamento per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Invalidità civile con Alzheimer: prima valutazione
Il momento principale per la valutazione di un paziente affetto da Alzheimer (o da altri tipi di demenza), prevede che emerga:
- in modo evidente dalla documentazione clinica il declino delle funzioni rispetto a un precedente livello (altrettanto documentato). Gli specialisti di riferimento sono i geriatri, i neurologi e gli psichiatri;
- la presenza di una corretta diagnosi che escluda dalle cause per il declino delle funzioni altre patologie potenzialmente reversibili, come depressione, infezioni, dismetabolismi, idrocefalo e così via.
Invalidità civile con Alzheimer: diagnosi
La diagnosi di demenza (e Alzheimer) si evidenzia quando i sintomi cognitivi e/o comportamentali:
- interferiscono con l’abilità di svolgere l’attività lavorativa o altre usuali abilità;
- rappresentano un declino rispetto ai precedenti livelli di funzionamento e prestazione;
- non sono meglio giustificati da delirium o disturbi psichiatrici maggiori.
Tutte le tabelle per l’invalidità civile suddivise per patologie con le relative percentuali
Il disturbo cognitivo (intelligenza generale, memoria, abilità di giudizio, inibizione) è dimostrato e diagnosticato con:
- informazioni raccolte dal paziente e dalle persone vicine (anamnesi);
- valutazione oggettiva delle prestazioni cognitive (che abbiamo ricordato sopra), sia con test, sia clinica, se le informazioni raccolte dal paziente e dalle persone vicine (anamnesi) non siano sufficienti per una diagnosi affidabile.
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Invalidità civile con Alzheimer: compromissione cognitiva
La compromissione cognitiva e/o le alterazioni del comportamento interessano almeno due dei seguenti aspetti:
- abilità nell’acquisire e ricordare nuove informazioni (sintomi tipo: domande e discorsi ripetitivi, smarrimento di oggetti personali, fallimento nel ricordare eventi o appuntamenti, smarrimenti in itinerari conosciuti);
- deficit nel ragionamento o nello svolgimento di compiti complessi, ridotta capacità di giudizio (sintomi tipo: scarsa cognizione del pericolo, incapacità nella gestione delle finanze, scarsa capacità decisionale, scarsa capacità di pianificazione in attività sequenziali o complesse):
- compromissione delle abilità visuospaziali (sintomi tipo: incapacità di riconoscere volti o oggetti familiari, incapacità nell’uso di semplici utensili o nel vestirsi);
- alterazioni del linguaggio (sintomi tipo: difficoltà a pensare a semplici parole mentre si parla, esitazioni; errori di scrittura, ortografia e nel parlare),
- modificazioni nella personalità, nel comportamento e nella condotta (sintomi tipo: fluttuazioni insolite dell’umore, compromissione della motivazione, dell’iniziativa, apatia, ritiro sociale, riduzione dell’interesse per usuali attività, perdita di empatia, comportamenti compulsivi od ossessivi, comportamenti socialmente inappropriati).
Elenco delle agevolazioni previste in base alla percentuale di invalidità riconosciuta
Invalidità civile con Alzheimer: scala per la demenza
Per valutare la gravità della demenza viene utilizzata una scala numerica, il Clinical Dementia Rating (CDR). Che si basa in linea di massima sugli aspetti che abbiamo elencato prima.
Ne riconosce sei, questi:
- memoria;
- orientamento temporale e spaziale;
- giudizio e astrazione;
- attività sociali e lavorative;
- vita domestica, interessi, hobby;
- cura della propria persona.
Invalidità civile con Alzheimer: da 0 a 3
In base al grado di compromissione delle funzioni del paziente viene assegnato un punteggio che varia da 0 a 3:
- 0: normale;
- 0,5: dubbia compromissione;
- 1: compromissione lieve;
- 2: compromissione moderata:
- 3: compromissione severa.
Invalidità civile con Alzheimer: categorie
La memoria viene considerata una categoria primaria. Le altre secondarie.
Vediamo come funziona:
- se almeno tre categorie secondarie ottengono lo stesso punteggio della memoria, il CDR sarà uguale al punteggio della memoria;
- se tre o più categorie secondarie ottengono un valore più alto o più basse della memoria, il punteggio della CDR sarà quello ottenuto dalla maggior parte delle categorie secondarie;
- se due categorie ottengono un valore superiore e due inferiore a quello della memoria, il valore del CDR risponde a quest’ultimo.
Invalidità civile con Alzheimer: stadi più avanzati
La scala è stata poi estesa per classificare anche gli stadi più avanzati della patologia.
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Con questa scala i pazienti possono essere classificati in stadio 4 (demenza molto grave), quando:
hanno un severo deficit del linguaggio o della comprensione;
- problemi nel riconoscere i familiari;
- incapacità a deambulare in modo autonomi;
- problemi nell’alimentarsi da soli;
- problemi nel controllare la funzione intestinale e vescicale.
C’è inoltre lo stadio 5 (demenza terminale), quando richiedono l’assistenza totale perché sono incapaci di comunicare, allettati, in stato vegetativo e incontinenti.

Invalidità civile con Alzheimer: accompagnamento
A partire dallo stadio 2 (compromissione moderata) le commissioni medico legali devono riconoscere l’indennità di accompagnamento. La percentuale di invalidità riconosciuta è ovviamente del 100%.
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