Chi viene considerato invalido civile? Quali requisiti bisogna avere per fare domanda? Come si ottiene l’invalidità civile? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come si ottiene l’invalidità civile?
L’invalidità civile si ottiene presentando una domanda all’INPS e sottoponendosi a una visita da parte della Commissione medico legale dell’ASL in cui è presente anche un medico dell’INPS.
La procedura è articolata ma non complessa, soprattutto da quando, a partire dal 2022, l’Istituto dà la possibilità di inviare la documentazione sanitaria per via telematica, evitando di recarsi alla sede dell’ASL territoriale.
La Commissione, infatti, ricevuta la documentazione, se può fare una valutazione sugli atti, riconosce lo stato di invalido con la relativa percentuale attribuita ed emette un verbale di invalidità, che sarà inviato a casa del richiedente.
Solo nel caso in cui la documentazione non dovesse essere esaustiva o ha dei dubbi, viene fatta la convocazione in sede, tramite lettera raccomandata.
L’invalidità civile si ottiene se la Commissione attribuisce una percentuale di invalidità di almeno il 33,33%.
Più alta è la percentuale, più numerose e importanti sono le agevolazioni a cui si ha diritto.
Solo a partire da una percentuale del 75% si ha diritto alle prestazioni economiche dell’INPS, come la pensione di invalidità civile.
Ma andiamo per ordine e vediamo passo dopo tutta la procedura da seguire, per capire anche a cosa si ha diritto.
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Chi può presentare domanda
Requisito sanitario
Puoi presentare domanda di invalidità civile se sei affetto da una patologia o hai un’invalidità elencate tra quelle presenti nelle tabelle del Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992.
La tabella è organizzata per gruppi anatomo-funzionali (riferite al funzionamento degli organi e degli apparati). A ogni menomazione è assegnato un codice e per ciascuna menomazione è indicata in alternativa o una percentuale fissa oppure due valori di riferimento: il minimo e il massimo.
Il valore fisso, però, spesso rappresenta un valore di riferimento, che può essere ridotto o aumentato in rapporto alla condizione specifica del soggetto in esame secondo la valutazione che ne farà la Commissione Medico Legale (CML).
Nello screen sotto ti mostriamo un esempio:

Invalidità civile con l’artrosi: quali sono i requisiti e come si prepara la domanda per questa patologia diffusa tra quattro milioni di italiani.
Requisito amministrativo
Oltre a una condizione fisica o mentale invalidante, per presentare domanda di invalidità devi avere i seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano con residenza in Italia;
- oppure essere cittadino straniero extracomunitario legalmente soggiornante in Italia e iscritto all’anagrafe del comune di residenza;
- oppure essere cittadino extracomunitario legalmente soggiornante in Italia, titolare del requisito del permesso di soggiorno di almeno un anno, come previsto dal Testo Unico per l’immigrazione, anche se privo di permesso di soggiorno CE di lungo periodo.
Ecco quali documenti servono per l’invalidità civile: tutte le certificazioni che bisogna avere per l’accesso a benefici e sostegni economici.
Come viene attribuita la percentuale di invalidità
Come abbiamo detto, la percentuale di invalidità viene attribuita dalla Commissione Medico Legale dell’ASL, che fa riferimento a delle tabelle ministeriali.
Puoi visionare le tabelle con le percentuali di invalidità attribuibili sia nel Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992 che ti abbiamo già menzionato e sia scaricando questo documento con le Linee guida dell’INPS per l’accertamento degli stati invalidanti.
Come cambiano le agevolazioni con le diverse percentuali di invalidità civile? Scoprilo in questo articolo.
Come presentare domanda
La domanda di invalidità civile prevede una visita da parte di una Commissione medica, che valuta la condizione fisica e psichica ed emette un verbale di accertamento sanitario.
Per presentare domanda, per prima cosa dovrai recarti dal tuo medico curante per far redigere e inviare telematicamente all’INPS il certificato medico introduttivo.
Lo stesso medico, poi, può occuparsi di trasmettere la domanda di invalidità per te. In alternativa, puoi farlo tu, accedendo al sito web INPS con le tue credenziali, oppure puoi affidarti a un Caf o a un patronato.
Se utilizzi il servizio di allegazione della documentazione sanitaria e l’INPS valuta la documentazione sufficiente, la procedura si conclude qui: riceverai il verbale della Commissione a casa.
In caso contrario, come abbiamo anticipato, verrai convocato a visita. Nel caso di affezioni da patologie oncologiche, la visita è fissata entro 15 giorni dalla domanda.
Il giorno della visita, ti dovrai presentare davanti a una Commissione medica dell’Asl di riferimento (integrata da un medico dell’INPS).
Se non puoi recarti presso la sede e hai una giustificazione valida, certificata dal tuo medico, la visita può essere effettuata a domicilio.
La Commissione, redige al termine della visita un verbale elettronico e, per conferirgli validità e concludere la procedura, deve approvarlo all’unanimità.
Se il parere della commissione non è unanime, l’INPS sospende momentaneamente la procedura e acquisisce la documentazione per farla esaminare dal Responsabile del proprio Centro Medico Legale.
Il funzionario può dare validità al verbale entro 10 giorni, oppure procedere a una nuova visita nei successivi 20 giorni.
Alla fine della visita, la Commissione rilascia il verbale di invalidità nel quale verrà indicata la percentuale di invalidità riconosciuta ed eventuali altri riconoscimenti, come ad esempio la condizione di handicap o l’impossibilità di deambulare da soli o compiere gli atti normali della vita quotidiana senza assistenza (che dà diritto all’accompagnamento).
Sul verbale verrà anche annotato se sei soggetto a visita di revisione di invalidità (in questo caso c’è la data della nuova visita da parte della Commissione) o se l’invalidità e/o l’handicap sono stati giudicati “permanenti” o comunque senza possibilità di miglioramento.
Cosa fare se l’INPS non chiama a visita? Si può sollecitare l’istituto o adire le vie legali? Ne parliamo in questo approfondimento.
Il riconoscimento dell’handicap e della disabilità
Quando presenti domanda di invalidità civile, chiedi il riconoscimento di una ridotta capacità lavorativa.
Ci sono poi altri due riconoscimenti per cui si può fare domanda:
- la disabilità.
L’handicap è una condizione diversa dall’invalidità. Puoi essere riconosciuto invalido con ridotta capacità lavorativa ma non portatore di handicap.
La condizione di handicap si affianca a quella di svantaggio sociale, ovvero di difficoltà di inserimento nel contesto sociale.
Per riconoscerlo, quindi, viene fatta una valutazione differente da quella dell’invalidità.
Ecco qual è la differenza tra handicap e invalidità. scopri anche tutto l’iter amministrativo che devi seguire per richiedere la Legge 104.
Essere riconosciuti portatori di handicap dà accesso a numerose agevolazioni lavorative e fiscali, tra cui:
- IVA agevolata al 4% sull’acquisto di numerosi prodotti;
- detrazioni IRPEF al 19% e tanto altro.
Scopri cos’è la Legge 104, come fare domanda per il riconoscimento, quali sono tutte le agevolazioni connesse al grado di handicap che viene riconosciuto.
Puoi presentare, nello stesso tempo, domanda per invalidità civile e Legge 104.
Per la domanda di accertamento per il collocamento mirato (diagnosi funzionale Legge 68/99), non è richiesto il certificato medico, in quanto può essere presentata esclusivamente da cittadini ai quali sia già stata riconosciuta la condizione di invalidità con una percentuale superiore al 45%, oppure sia stata riconosciuta la condizione di cieco civile o sordo.
Se ti viene attribuita una percentuale pari o superiore al 46%, con il verbale di invalidità puoi recarti presso il Centro per l’impiego, iscriverti alle categorie protette e chiedere l’inserimento nelle liste per il collocamento mirato.
Qual è la percentuale di lavoratori disabili da assumere per legge? Vediamo insieme come funziona il collocamento obbligatorio e i doveri del datore di lavoro.

A cosa si ha diritto in base alla percentuale riconosciuta
Il riconoscimento dell’invalidità civile dà diritto a una serie di agevolazioni che crescono con l’aumentare della percentuale che è stata riconosciuta:
- dal 34%, diritto alla fornitura gratuita di protesi e ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo diagnosi;
- dal 46%, accesso all’iscrizione alle categorie protette e alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, per l’obbligo di assunzione degli invalidi;
- dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
- dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esonero della reperibilità per le visite fiscali;
- dal 75%, diritto all’assegno erogato dall’INPS di 313,89 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5.391,88 euro (per il 2023) per disoccupati. A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale;
- dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
- 100%, diritto alla pensione di inabilità erogata dall’INPS di 313,89 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 17.920 euro annui (nel 2023). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale;
- 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 527,17 euro senza alcun limite di reddito.
I minori hanno diritto, fino al compimento dei 18 anni, all’indennità di frequenza.
Esistono poi altri tipi di prestazioni, quali:
- l’Assegno ordinario di invalidità e altre.
FAQ (domande e risposte?
Come è composta la Commissione per la visita di invalidità?
La Commissione per la visita di invalidità è costituita da:
- un presidente;
- un medico specialista in Medicina Legale;
- due medici scelti tra i dipendenti o convenzionati con l’ASL di cui uno specialista in Medicina del Lavoro;
- un medico in rappresentanza di una delle associazioni storiche (ANMIC, UIC, ENS, ANFAS);
- un medico in rappresentanza dell’INPS ed eventualmente, se tra i soggetti da sottoporre ad accertamento vi sono minorati psichici o intellettivi, uno specialista in malattie neurologiche o psichiatriche, il cosiddetto “membro esperto”, il quale però interviene, almeno formalmente, solo nei verbali di Legge 104/92 e Legge 68/99.
Della Commissione fa parte anche un operatore socio-sanitario, quindi un assistente sociale, anche in questo caso però solo per gli accertamenti delle leggi 104/92 e 68/99.
Cosa posso fare se dopo la visita di invalidità il giudizio della Commissione medica non mi soddisfa?
Se non ti viene riconosciuta alcuna disabilità o riduzione della capacità lavorativa, oppure se ti viene riconosciuta in misura minore rispetto alle aspettative, puoi proporre ricorso contro il verbale della Commissione medica.
Quanto costa la domanda per l’invalidità civile?
Il decreto ministeriale 12 gennaio 2012 ha stabilito che la procedura per la domanda di invalidità debba essere gratuita e che quindi il certificato emesso da un medico specialista ospedaliero debba essere rilasciato senza la richiesta di alcun compenso.
Come faccio ad annullare una domanda di invalidità già inviata all’INPS?
Non è possibile annullare un certificato telematico già inviato. Se ti rendi conto solo dopo l’invio della domanda che ci sono degli errori nella compilazione del certificato medico introduttivo, basta fare un altro certificato e la domanda si aggancia al numero di protocollo (codice univoco) del nuovo. In questo caso, il vecchio certificato, quello sbagliato, resta comunque nel sistema telematico dell’INPS, ma non viene in alcun modo preso in considerazione.
Posso richiedere la visita di invalidità a domicilio?
Sì, se sei allettato o le tue condizioni di salute non ti consentono di muoverti da casa, puoi richiedere la visita di invalidità a domicilio.
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