Posso presentare domanda per invalidità civile con handicap? Qual è la differenza tra le due condizioni, come si valutano e cosa spetta? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Invalidità civile con handicap: in quali casi?
Molte persone ancora fanno molta confusione tra invalidità civile e handicap, pensando che siano la stessa cosa.
In realtà non è così, perché riguardano due diverse condizioni che vengono valutate prendendo in considerazione parametri differenti.
Tuttavia, è possibile richiedere nello stesso tempo o anche in tempi differenti, il riconoscimento dell’invalidità civile con handicap.
Ci spieghiamo meglio: quando presenti domanda per invalidità civile, puoi richiedere anche il riconoscimento dell’handicap e quindi l’accesso a tutte le agevolazioni fiscali e lavorative (se l’handicap è grave) previste dalla Legge 104.
Se hai già ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile, anche a partire da una percentuale del 33,33% puoi presentare domanda per l’accertamento dell’handicap.
Come abbiamo anticipato, però, devono essere presenti determinate condizioni che la Commissione medica deve accertare e riconoscere. Andiamo per ordine e vediamo prima cosa prevede l’invalidità civile e poi l’handicap.
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Come viene valutata l’invalidità civile
Cominciamo quindi dall’invalidità civile. L’invalidità civile si riferisce a una perdita parziale o totale della possibilità di svolgere un’attività lavorative o le normali funzioni della vita quotidiana (per esempio mangiare, lavarsi, camminare), a causa di menomazioni o di un deficit psichico, fisico o intellettivo, dell’udito o della vista.
L’accertamento, svolto dalle commissioni mediche, determina la limitazione della capacità lavorativa e la percentuale residua.
Come descritto nelle tabelle per l’invalidità civile, ogni percentuale di invalidità rilevata dà diritto a una o più agevolazioni economiche, mentre la persona invalida potrà inserirsi nel mondo del lavoro attraverso strumenti come il collocamento mirato.
Collocamento mirato rifiutato: quali sono le conseguenze e cosa bisogna fare per essere “riabilitati”? Ne parliamo in questo approfondimento.
A cosa di ha diritto con l’invalidità civile
In base alla percentuale di invalidità riconosciuta, si ha diritto a diverse agevolazioni. Le prestazioni economiche vengono invece riconosciute a partire da una percentuale di invalidità pari o superiore al 75 per cento. Ecco a cosa si ha diritto in base alle diverse percentuali:
- dal 34%, diritto alla fornitura gratuita di protesi ed ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo diagnosi;
- dal 46%, accesso all’iscrizione alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, per l’obbligo di assunzione degli invalidi;
- dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per 30 giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
- dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esonero dalla reperibilità per le visite fiscali;
- dal 75%, diritto all’assegno di invalidità erogato dall’INPS di 313,91 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 5.391,88 euro (per il 2023). A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale;
- dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino a un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
- 100%, diritto alla pensione di inabilità erogato dall’INPS di 313,91 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 17.920,00 euro (nel 2023). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale.;
- 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 527,16 euro senza alcun limite di reddito.
Andiamo adesso a vedere su cosa si basa il riconoscimento dell’handicap e a cosa ti dà diritto.
Ci sono novità di settembre 2023 per le persone invalide parziali: riguardano aumenti, ma anche un cambio di importi in negativo per alcuni beneficiari, dovuto al nuovo ricalcolo del reddito per il diritto alle prestazioni. Ma non solo: scopri quali sono tutte le novità.
Che cos’è l’handicap
La Legge 104/1992 spetta alle persone con disabilità riconosciute portatori di handicap da parte di una Commissione Medica Integrata.
Viene definito portatore di handicap chi ha una minorazione fisica, psicofisica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di apprendimento, di relazione e di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Ricapitolando: L’invalidità viene riconosciuta tenendo in considerazione la difficoltà a svolgere alcune funzioni quotidiane, per effetto di limitazioni fisiche, psichiche, intellettive, visive o uditive. Si valuta la capacità lavorativa residua e si riconosce una percentuale di invalidità in base a quest’ultima.
L’handicap, invece, sottolinea le ripercussioni sociali che una persona può avere nella vita quotidiana per effetto della sua minorazione: svantaggio sociale ed emarginazione.
Quindi, per ottenere la Legge 104 devi essere prima di tutto riconosciuto invalido civile. Il riconoscimento dell’invalidità civile con handicap, come abbiamo detto, può avvenire durante la stessa visita medica o successivamente al riconoscimento dell’invalidità civile.
Dove richiedere la Legge 104, qual è l’iter amministrativo da seguire, quali documenti servono per il riconoscimento dell’handicap e qual è la differenza con l’invalidità.
Come si accerta l’handicap
L’accertamento dell’handicap di una persona avviene attraverso una valutazione effettuata da un’apposita Commissione Medica presente in ogni ASL.
Per ottenere il riconoscimento dell’handicap occorre presentare domanda telematica all’INPS attraverso la seguente procedura:
- il medico curante compila il certificato medico introduttivo e lo trasmette telematicamente all’INPS;
- il cittadino presenta la domanda per invalidità e Legge 104 all’INPS, sempre telematicamente oppure affidandosi a un CAF;
- viene stabilita una data per la visita della Commissione Medica (la visita per handicap può essere richiesta anche a domicilio, se le condizioni del cittadino non consentono lo spostamento);
- conclusa la visita, la Commissione rilascia il verbale della Legge 104 e, in base al grado di handicap riconosciuto, si ha diritto ad agevolazioni sempre più importanti.
Come presentare domanda per la Legge 104? Un messaggio dell’Inps comunica novità importanti sulla procedura per ottenere la 104: vediamo quali sono.
A cosa si ha diritto con il riconoscimento dell’handicap
L’accertamento dell’handicap, quindi il riconoscimento della Legge 104/92, non ti dà accesso a prestazioni economiche, che però sono previste a partire da un’invalidità del 75 per cento, come abbiamo visto.
La Legge 104 dà invece accesso ad agevolazioni lavorative e fiscali, in base al grado di handicap riconosciuto.
La Commissione medica, infatti, può accertare la presenza di una di queste condizioni di handicap:
- persona con handicap (art. 3 comma 1 Legge 104/1992): indica la presenza in uno stato di handicap senza connotazione di gravità;
- persona con handicap con connotazione di gravità (art.3 comma 3 Legge 104/92);
- persona con un grado di invalidità superiore ai due terzi (art. 21 Legge 104/1992).
In base al grado di handicap riconosciuto si ha diritto a diverse agevolazioni, ovvero:
- persona con handicap (art. 3 comma 1):
- agevolazioni fiscali per l’acquisto di protesi, ausili e sussidi tecnici informatici (IVA agevolata al 4% e detrazione IRPEF);
- detraibilità protesi e ausili;
- agevolazioni fiscali e spese mediche generiche e di assistenza specifica.
2. persona con handicap con connotazione di gravità (art.3 comma 3): riconosce che la minorazione del soggetto ha ridotto la sua autonomia personale, a tal punto da rendere necessaria l’assistenza permanente e continuativa di altre persone, nella sfera individuale o in quella relazionale. Oltre agli stessi benefici previsti nella condizione precedente, vi sono anche:
- congedo straordinario retribuito per il familiare della persona con disabilità.
Persona con un grado di invalidità superiore ai due terzi (art. 21 Legge 104/1992): dà diritto alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili per i dipendenti pubblici. Non consente invece di accedere a permessi lavorativi o congedi.
Leggi la nostra guida completa alle agevolazioni Legge 104.

Minori e handicap
La richiesta della Legge 104 può essere fatta anche per un minore che, a causa della sua patologia o minorazione, può essere vittima di svantaggio sociale o emarginazione.
La procedura per la richiesta è la stessa di quella per un adulto, ma in questo caso è il genitore (anche adottivo o affidatario) o il tutore legale che ne fa richiesta.
La Legge 104, prevede per i minori il diritto all’istruzione e l’importanza di mettere a disposizione del minore adeguate dotazioni didattiche e tecniche e personale qualificato per garantire il diritto allo studio, a partire dalla scuola materna e fino all’università.
Approfondisci leggendo il nostro articolo su minori e Legge 104: quali sono i diritti e le agevolazioni per minori con disabilità e genitori.
Invalidità civile con handicap: la tabella riassuntiva dei benefici
Di seguito ti mostriamo una tabella riassuntiva di tutti i benefici a cui puoi avere diritto se ti viene riconosciuta l’invalidità civile con handicap, in base alla percentuale riconosciuta e al grado di handicap accertati:
Invalidità Civile | Riconoscimento dell’Handicap |
Accesso a prestazioni economiche a partire dal 75% di invalidità | Agevolazioni fiscali per l’acquisto di protesi, ausili e sussidi tecnici informatici (comma 1 e comma 3) |
Fornitura gratuita di protesi e ausili (34%) | Agevolazioni auto (comma 1 e comma 3) |
Accesso alla lista per collocamento obbligatorio (46%) | Agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche (comma 1 e comma 3) |
Congedo per cure (51%) | Detraibilità protesi e ausili (comma 1 e comma 3) |
Esenzione dal pagamento del ticket sanitario (67%) | Agevolazioni fiscali e spese mediche generiche e di assistenza specifica (comma 1 e comma 3) |
Agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale (67%) | Prolungamento del congedo parentale (comma 3) |
Priorità nelle graduatorie per case popolari (67%) | Permessi lavorativi (comma 3) |
Riduzione canone telefonico ed esenzione reperibilità per visite fiscali (67%) | Congedo straordinario (comma 3) |
Assegno erogato dall’INPS (75%) | |
Maggiorazione dell’anzianità per lavoratori dipendenti invalidi (75%) | |
Pensione di inabilità erogata dall’INPS (100%) | |
Indennità di accompagnamento (100%) |
FAQ (domande e risposte)
Quanto tempo ci vuole per ottenere una risposta alla richiesta di invalidità civile?
I tempi di elaborazione delle richieste di invalidità civile possono variare. Solitamente, dopo aver inviato la domanda e la documentazione necessaria, dovrai attendere qualche settimana o più per ottenere una risposta. Tieni presente che potrebbe essere necessario del tempo per valutare accuratamente la tua situazione e prendere una decisione.
Cosa succede se la mia richiesta di invalidità civile viene respinta?
Se la tua richiesta di invalidità civile viene respinta, avrai la possibilità di presentare un ricorso. In questa fase, potresti dover fornire ulteriori prove mediche o chiarire alcuni dettagli riguardo alla tua condizione. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite con la notifica di respingimento e presentare il ricorso entro i termini indicati.
Come richiedere il riconoscimento secondo la Legge 104?
Per ottenere il riconoscimento secondo la Legge 104 è necessario presentare una domanda all’INPS. È importante compilare correttamente la documentazione e allegare la documentazione medica che attesti la disabilità.
Quali sono i passi successivi una volta ottenuto il riconoscimento?
Una volta ottenuto il riconoscimento secondo la Legge 104, è possibile usufruire delle agevolazioni previste. È importante informarsi presso l’INPS o altre fonti affidabili per conoscere nel dettaglio i diritti e le procedure da seguire. Inoltre, è consigliabile tenere sempre aggiornati i documenti relativi alla situazione di disabilità per eventuali verifiche.
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