Home / Invalidità Civile » Previdenza e Invalidità / Invalidità civile e pensione svizzera

Invalidità civile e pensione svizzera

Invalidità civile e pensione svizzera: chi ne ha diritto, come si calcola il grado di invalidità e cosa succede quando ci si trasferisce? Scopri tutto in questo articolo.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

8' di lettura

In questo approfondimento andremo a vedere come funzionano invalidità civile e pensione svizzera e quando spettano (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Invalidità civile e pensione svizzera: come si valuta?

Come funziona per l’invalidità civile in Svizzera? Le percentuali di invalidità sono determinate, come in Italia, in base alla riduzione della capacità lavorativa dell’individuo?

No, in Svizzera l’invalidità civile è influenzata da un altro fattore: l’ammontare della perdita di guadagno in termini percentuali.

Invalidità civile e pensione svizzera: le distinzioni

L’AI (Assicurazione per l’Invalidità) distingue tra:

  • persone che esercitano un’attività a scopo di lucro;
  • persone che non esercitano un’attività a scopo di lucro;
  • persone che esercitano un’attività a scopo di lucro parzialmente.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Invalidità civile per chi esercita attività lucrativa in Svizzera

Se la persona esercita un’attività lucrativa, l’AI calcolerà il grado di invalidità in base ai redditi dichiarati, stabilendo prima il reddito potenziale che sarebbe stato percepito senza invalidità e da questo importo sottrae il reddito che, mediamente, può essere realizzato con la patologia o la menomazione subita e dopo l’attuazione del provvedimento di integrazione.

Il risultato, ovvero la differenza tra il reddito potenziale senza invalidità e il reddito realizzato con l’invalidità, costituirà la perdita di guadagno causata dal danno fisico o psichico subito e si trasforma in percentuale, decretando il grado di invalidità riconosciuto.

Facciamo un esempio: una persona, senza invalidità, avrebbe dichiarato un reddito di 30.000 euro, ma essendo affetto da una patologia fisica il suo reddito si attesta sui 15.000 euro: la perdita di guadagno sarà di 15.000 euro.

Per calcolare il grado di invalidità va moltiplicato 100 per la perdita di guadagno (15.000 euro) e il risultato (1.500.000 euro) diviso per il reddito potenziale senza invalidità (30.000 euro). Il totale è 50, ovvero la percentuale di invalidità riconosciuta al lavoratore (il 50%).

Abbiamo effettuato il conteggio in euro, ma in Svizzera la valuta è il franco svizzero (circa 1,05 euro al cambio).

Grado di invalidità e quote percentuali

Se la percentuale d’invalidità dovesse essere inferiore al 50%, si applicherebbero queste quote percentuali:

  • 49% Grado d’invalidità = 47,5% Quota percentuale
  • 48% Grado d’invalidità = 45% Quota percentuale
  • 47% Grado d’invalidità = 42,5% Quota percentuale
  • 46% Grado d’invalidità = 40% Quota percentuale
  • 45% Grado d’invalidità = 37,5% Quota percentuale
  • 44% Grado d’invalidità = 35% Quota percentuale
  • 43% Grado d’invalidità = 32,5% Quota percentuale
  • 42% Grado d’invalidità = 30% Quota percentuale
  • 41% Grado d’invalidità = 27,5% Quota percentuale
  • 40% Grado d’invalidità = 25% Quota percentuale.

Sotto il 40% di grado di invalidità non si ha diritto ad alcuna rendita.

Se il grado di invalidità è compreso tra il 50 e il 69%, la quota percentuale corrisponde al grado d’invalidità. Se il grado d’invalidità è uguale o superiore al 70%, l’assicurato ha diritto a una rendita intera.

Invalidità civile per chi non esercita attività a scopo di lucro

Se la persona non esercita attività a scopo di lucro, l’AI calcola il grado di invalidità confrontando le attività quotidiane e in che misura l’invalidità incide su queste, ad esempio in ambito domestico.

Invalidità civile per chi esercita attività a scopo di lucro parzialmente

Se la persona esercita solo in modo parziale un’attività lucrativa, l’AI calcola la percentuale di invalidità rispetto all’infermità nella vita professionale (perdita di guadagno) e nelle attività svolte.

Rendita AI: diritto, decorrenza ed estinzione

Il diritto a una rendita AI scatta dopo un anno di attesa. Durante l’anno di attesa, l’incapacità lavorativa dovrà essere almeno pari al 40%. Trascorso questo termine dovrà essere presente un’incapacità al guadagno almeno della stessa misura.

La rendita viene versata entro i 6 mesi successivi all’inoltro della richiesta presso l’Ufficio AI, ma non viene erogata prima del mese successivo al compimento dei 18 anni di età.

L’estinzione avviene nel momento in cui non vengono più soddisfatte le condizioni poste dall’AI oppure quando il beneficiario raggiunge l’età per la pensione e ha diritto a una rendita di vecchiaia.

Rendita di invalidità per chi si trasferisce dalla Svizzera

Ma se una volta ottenuta la rendita di invalidità, la persona volesse trasferirsi in un altro Paese, conserverebbe il diritto?

Secondo la normativa svizzera, con un grado di invalidità compreso tra il 40 e il 49%:

  • Se è cittadino/a svizzero/a e si trasferisce in un paese dell’UE o dell’AELS, mantiene il diritto al pagamento della prestazione. Ma perde il diritto se si trasferisce fuori dall’UE o AELS.
  • Se è cittadino/a di un paese dell’UE e si trasferisce in un paese dell’UE mantiene il diritto al pagamento della prestazione, ma perde il diritto se si trasferisce fuori dall’UE.
  • Se è cittadino/a di un paese dell’AELS e si trasferisce in un paese dell’AELS, mantiene il diritto al pagamento della prestazione. Perde il diritto se si trasferisce fuori dall’AELS.
  • Se è cittadino/a di un paese con il quale la Svizzera ha concluso un accordo di sicurezza sociale perde il diritto alla prestazione.
  • Se è cittadino/a di un paese con il quale la Svizzera non ha concluso un accordo di sicurezza sociale perde il diritto alla prestazione.

Con un grado d’invalidità compreso tra il 50 e il 100%

  • Se è svizzero/a, cittadino/a di un Paese dell’UE, dell’AELS o di un Paese con il quale la Svizzera ha concluso una convenzione di sicurezza sociale, manterrà il diritto al pagamento della prestazione, a prescindere dal Paese di residenza.

Le eccezioni sono le seguenti:

  • Se è cittadino/a d’Israele avrà diritto al pagamento della prestazione soltanto se risiede in Israele;
  • se è cittadino/a di un altro paese che la Svizzera, l’UE o l’AELS o cittadino/a di un paese con il quale la Svizzera non ha concluso una convenzione di sicurezza sociale, ha diritto al pagamento della prestazione soltanto se è domiciliato/a in Svizzera.

Il versamento della rendita si effettua nel Paese di residenza. Anche la visita di revisione viene eseguita nel Paese di residenza dell’assicurato. In casi eccezionali, l’AI può esigere una visita di controllo in Svizzera.

Invalidità civile e pensione svizzera
Invalidità civile e pensione svizzera: in foto una giovane donna in carrozzina.

Faq sulla pensione all’estero

Cosa succede alle tasse sulla pensione all’estero?

Le tasse sulla pensione all’estero dipendono dalla legislazione fiscale del paese in cui risiedi. Alcuni paesi applicano una tassazione locale sulle pensioni, ma potrebbero esserci accordi per evitare la doppia imposizione.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi a un esperto fiscale per capire le implicazioni fiscali specifiche che fanno al caso tuo. Ricorda che puoi sempre rivolgerti agli uffici territoriali dell’INPS, l’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Cosa succede se decido di tornare nel mio paese d’origine?

Se decidi di tornare nel tuo paese d’origine dopo aver vissuto all’estero e aver ricevuto la pensione, dovresti informare nuovamente l’ente previdenziale.

Potrebbero esserci degli adattamenti nei pagamenti o nelle tasse in base al tuo nuovo status di residenza. Anche in questo caso ti conviene consultare un esperto in materia prima di trovarti brutte sorprese sul conto.

Pensione svizzera con 10 anni di contributi: è possibile?

In Svizzera è possibile andare in pensione con 10 anni di contributi? Sì, è possibile.

Chi lavora come frontaliere, o fa altri lavori, e matura 10 anni di contributi avrà diritto alla pensione, il cui importo è commisurato al reddito lordo annuo, al periodo lavorato e alla situazione familiare del lavoratore.

Il diritto alla pensione spetta dopo un solo anno di lavoro in Svizzera, a condizione che il periodo di lavoro venga effettivamente dimostrato.

Cosa devono fare i pensionati italiani che risiedono all’estero per continuare a ricevere l’assegno mensile?

I pensionati italiani che risiedono all’estero possono continuare a percepire l’assegno mensile. Tuttavia, ogni anno, l’INPS procede con l’accertamento dell’esistenza in vita per prevenire possibili truffe. Se l’attestazione di esistenza in vita non viene restituita entro la data stabilita, il pensionato deve recarsi di persona presso un’agenzia della Western Union per ricevere l’assegno del mese successivo in contanti.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’invalidità civile:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie