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Invalidità e lavoro notturno

Invalidità e lavoro notturno: è possibile essere esonerati dai turni di notte se si è invalidi o se si assiste una persona disabile? Bisogna essere titolari di Legge 104 per ottenere l’esonero? Rispondiamo in questo approfondimento.

di Romina Cardia

Ottobre 2023

In questo articolo parliamo di invalidità e lavoro notturno, cercando di capire esiste la possibilità di essere esonerati dai turni di notte (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Invalidità e lavoro notturno senza Legge 104

Ci sono due differenti normative e regolamenti sull’invalidità e lavoro notturno. In pratica, le agevolazioni cambiano in base alla presenza o all’assenza di titolarità di Legge 104.

Per quanto riguarda l’invalidità e lavoro notturno senza Legge 104, la legge non offre benefici speciali ai dipendenti con invalidità (senza certificazione Legge 104).

Questi dipendenti non sono esentati dal lavoro notturno o da turni di lavoro. In pratica, i lavoratori con disabilità godono delle stesse condizioni di lavoro degli altri.

Tuttavia, ci sono delle eccezioni importanti. Se gli organismi di controllo della salute sul posto di lavoro o il medico preposto alla sicurezza e alla salute ritengono che una persona disabile non sia adatta al lavoro notturno o ai turni, allora il dipendente deve essere esonerato.

In sintesi:

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Richiesta di esonero dal lavoro notturno al momento dell’assunzione

Un lavoratore può evitare il lavoro di notte in due modi: può chiederlo quando viene assunto o può essere previsto in un accordo tra il datore di lavoro e l’ufficio di collocamento mirato.

Quest’ultimo offre supporto alle persone con disabilità, valutando le loro abilità lavorative e cercando il posto migliore per loro. Il collocamento mirato considera diversi aspetti:

In pratica, il collocamento mirato valuta se una persona con disabilità è adatta al lavoro notturno o a un determinato tipo di organizzazione.

Se durante l’assunzione tramite collocamento mirato si determina che il lavoratore non è adatto al lavoro notturno, l’esclusione da quel tipo di turno deve essere concordata nell’accordo con il datore di lavoro o l’azienda.

Quanto costa una badante notturna? Dipende dalle tipologie di lavoro, che sono due: assistenza discontinua o di attesa. Vediamo come funziona, come si deve comportare la famiglia, cosa dice il contratto e quali sono i diritti delle collaboratrici domestiche.

Esonero dal lavoro notturno con il Fondo occupazione

Un’altra opportunità all’esonero dal lavoro notturno per le persone invalide può essere offerta dal Fondo per l’occupazione.

La Legge numero 53 del 2000, all’articolo 9, infatti, offre protezioni ai lavoratori con disabilità attraverso contributi finanziati dal Fondo per l’occupazione.

Questi contributi sono destinati a diverse categorie, tra cui datori di lavoro privati, aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere, comprese quelle universitarie.

Tuttavia, ciò è possibile solo se queste entità accettano di stabilire accordi contrattuali che consentano flessibilità negli orari e nell’organizzazione del lavoro.

Le forme di flessibilità comprendono:

Queste disposizioni sono pensate per lavoratori in determinate situazioni, come coloro che hanno figli minori. Le priorità vanno a chi si trova in queste condizioni:

La Legge 53/2000 fornisce queste tutele ai lavoratori con disabilità, promuovendo la conciliazione tra lavoro e responsabilità familiari, garantendo loro opportunità di lavoro più flessibili e sostenibili.

In questo approfondimento ti mostriamo tutte le agevolazioni per l’invalidità civile: quelle per causa di lavoro e quelle per causa di servizio.

Invalidità e lavoro notturno con la Legge 104

Per i titolari di Legge 104, articolo 3, comma 3 (handicap grave) e per i loro caregiver, è più semplice ottenere l’esonero dal lavoro notturno.

Per loro la normativa è chiara. Secondo l’articolo 53 del decreto legislativo n. 151 del 2001, queste categorie non possono essere obbligate a lavorare di notte e hanno il diritto di rifiutare un trasferimento.

La Legge 104 prevede anche restrizioni anche sulla reperibilità del lavoratore disabile grave. In questo caso, il lavoratore deve solo comunicare la sua opposizione per iscritto e almeno 24 ore prima dell’orario di lavoro previsto.

L’esonero dal lavoro notturno, però, in questo caso può essere concesso anche ai caregiver di persone disabili con Legge 104 art. 3 comma 1 (handicap senza connotazione di gravità), secondo una sentenza della Corte di Cassazione: vediamola nel dettaglio.

Scopri se invalidità totale e lavoro sono compatibili o se l’attività lavorativa fa perdere il sussidio.

Invalidità e lavoro notturno
Invalidità e lavoro notturno. Nella foto: una donna lavora di notte davanti a un PC

Invalidità e lavoro notturno anche con Legge 104 comma 1

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza interessante riguardante i diritti dei lavoratori che assistono persone con disabilità.

Questo principio è dettagliato nell’ordinanza n. 12649/2023. In breve, la Corte ha stabilito che i lavoratori che si prendono cura di persone disabili non sono obbligati a lavorare durante l’orario notturno.

Questa agevolazione deve essere concessa indipendentemente dalla gravità della disabilità. La Corte ha basato questa decisione su una sentenza della Corte di Appello di Milano, la quale aveva confermato il diritto del lavoratore a evitare il lavoro notturno quando aveva a suo carico una madre disabile secondo la Legge n. 104 del 1992.

Il datore di lavoro aveva fatto ricorso sostenendo che l’esenzione dal lavoro notturno richiedesse la comprovata gravità della disabilità.

Tuttavia, la Corte di Cassazione non ha concordato con questa interpretazione e ha sottolineato che la Legge 104/1992 definisce sia la condizione di handicap che quella di handicap grave, e chiunque presenti le menomazioni descritte è considerato in condizione di disabilità. Inoltre, il requisito “a cariconon influenza la gravità della disabilità.

La Corte ha anche stabilito che il legislatore avrebbe dovuto specificare se un beneficio fosse legato a un handicap grave, ma non lo ha fatto.

Pertanto, il caregiver lavoratore può chiedere l’esonero dal turno notturno indipendentemente dalla gravità della disabilità, sia essa prevista dall’articolo 3, comma 1 o comma 3 della Legge 104/1992.

FAQ (domande e risposte)

Chi ha la 104 lavora di domenica?

L’INPS ha fornito chiarimenti in merito a questa situazione attraverso un Messaggio datato 2018, in cui viene specificato chiaramente che i permessi possono essere fruiti anche durante la domenica o un giorno festivo, a condizione che tali giorni siano considerati come giorni lavorativi.

Chi ha la 104 non può fare straordinari?

Non ci sono regole esplicite che proibiscano ai lavoratori con la Legge 104 di svolgere lavoro straordinario.

Chi fa i controlli della 104?

La verifica dei diritti previsti dalla Legge 104 può essere effettuata sia dall’INPS che dal datore di lavoro, incluso l’eventuale coinvolgimento di agenzie di investigazione.

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