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Invalidità per casalinghe e indennità: ecco cosa spetta

Invalidità per casalinghe e indennità: rendita Inail, pensioni, reddito di cittadinanza, assegno sociale. Cosa spetta? Ne parliamo in questo approfondimento.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Invalidità per casalinghe e indennità: ecco l’elenco completo di cosa spetta alle casalinghe, in caso di infortunio o malattia (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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INDICE:

Invalidità per casalinghe e indennità: rendita Inail

Il lavoratore diventato invalido è tutelato, nella maggior parte dei casi, con una pensione riconosciuta dall’INPS, ovvero l’assegno ordinario di invalidità.

Invece, quali sono le tutele per le casalinghe infortunate o invalide?

Attualmente esistono sette prestazioni o rendite a disposizione delle casalinghe invalide. La prima è la rendita Inail.

Considerato che le casalinghe sono obbligate ad assicurarsi presso l’Inail, nel caso in cui l’invalidità si sia verificata per un infortunio domestico è possibile percepire una rendita fino a 1.292,90 euro al mese.

Scopri la pagina dedicata all’invalidità civile e ai diritti e le agevolazioni collegati.

Invalidità per casalinghe e indennità. L’assicurazione all’Inail tutela la casalinga dal rischio di questi infortuni domestici:

  • in occasione di attività volte alla cura della famiglia;
  • per causa violenta o virulenta;
  • che causino alla persona danneggiata un’inabilità permanente dal 27%, se verificatisi entro il 31 dicembre 2018;
  • che causino alla persona danneggiata un’inabilità permanente dal 6%, se verificatisi dal 1° gennaio 2019.
  • Per gli infortuni accaduti dopo il 2019, la rendita Inail spetta solo dopo che la commissione medica accerti un’invalidità pari ad almeno il 16%. Con un’invalidità compresa tra il 6 e il 15%, invece, spetta una rendita una tantum pari a 300 euro.

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Invalidità per casalinghe e indennità: pensione di invalidità o inabilità civile

Invalidità per casalinghe e indennità. Alla casalinga con un’invalidità riconosciuta compresa tra il 74 e il 99%, a causa di un infortunio o di una malattia, spetta la pensione d’invalidità civile.

Per fruirne è necessario essere disoccupato e possedere un reddito annuo personale non superiore a 5.010,20 euro. L’importo mensile, per 13 mensilità, è di 291,69 euro.

Se la percentuale di invalidità è del 100%, la casalinga può beneficiare della pensione di inabilità civile, sempre rispettando il limite reddituale personale annuo pari non superiore a 17.050,42 euro. L’importo dell’assegno mensile, per 13 mensilità, è di 291,69 euro.

Invalidità per casalinghe e indennità: assegno sociale sostitutivo

Invalidità per casalinghe e indennità. Al compimento dei 67 anni di età, la casalinga che percepisce l’assegno mensile di assistenza o la pensione di inabilità civile ha diritto alla trasformazione della prestazione in assegno sociale sostitutivo.

L’importo mensile dell’assegno sociale sostitutivo è di 381,23 euro.

Se la percentuale di invalidità civile è compresa tra il 74 e il 99% il limite di reddito personale annuo è di 5.015,14 euro; se la percentuale di invalidità civile è del 100%, il limite di reddito personale annuo è di 17.050,42 euro.

Al soddisfare di alcune condizioni, la casalinga invalida può beneficiare di una maggiorazione dell’assegno sociale, dell’incremento della maggiorazione al compimento dei 70 anni di età, e dell’incremento al milione.

Invalidità per casalinghe e indennità: assegno sociale

Invalidità per casalinghe e indennità. Nel caso in cui la casalinga dovesse diventare invalida dopo il compimento dei 67 anni e non dovesse percepire alcuna pensione, può beneficiare dell’assegno sociale.

Questo spetta con determinati requisiti:

  • 67 anni di età;
  • residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni in Italia;
  • cittadinanza italiana, oppure cittadinanza europea o cittadinanza extracomunitaria con permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;
  • reddito personale non superiore a 6.085,43 euro; reddito da coniugata non superiore a 12.170,86 euro.

L’importo dell’assegno sociale è di 468,11 euro al mese, per 13 mensilità.

Invalidità per casalinghe e indennità: reddito e pensione di cittadinanza

Invalidità per casalinghe e indennità. Le ultime possibilità sono il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza.

Nel caso in cui nel nucleo familiare della casalinga ci siano componenti con meno di 67 anni di età, non disabili gravi, spetta – a integrazione dei redditi eventualmente percepiti – il reddito di cittadinanza fino a un massimo di 1.380 euro al mese.

Per riceverlo il reddito familiare non può superare una soglia massima dai 6.000 ai 13.200 euro all’anno, a seconda dei componenti del nucleo familiare e dell’eventuale condizione di disabilità.

Invece l’ISEE familiare non può superare una soglia massima dai 9.360 ai 20.592 euro annui, sempre a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare e dell’eventuale condizione di disabilità.

Invalidità per casalinghe e indennità
Invalidità per casalinghe e indennità: cosa spetta?

Se nel nucleo familiare della casalinga tutti i componenti presenti hanno compiuto 67 anni o sono disabili gravi, è possibile percepire la pensione di cittadinanza, a integrazione di redditi percepiti, fino a un massimo di 1.536 euro al mese.

Il reddito familiare non può superare la soglia massima da 7.560 euro a 16.632 euro all’anno, a seconda del numero di persone nel nucleo familiare e dell’eventuale condizione di disabilità.

Invece, l’ISEE familiare non può superare una soglia massima che dai 9.360 euro a 20.592 euro annui, a seconda del numero dei componenti del nucleo e dell’eventuale condizione di disabilità.

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