Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Invalidità Civile / Invalidità per interventi chirurgici

Invalidità per interventi chirurgici

In questo approfondimento cerchiamo di capire se è possibile fare richiesta di invalidità per interventi chirurgici e quali sono le percentuali che possono essere attribuite.

di Romina Cardia

Settembre 2023

In questo approfondimento cerchiamo di capire se è possibile fare richiesta di invalidità per interventi chirurgici e quali sono le percentuali che possono essere attribuite.

È possibile richiedere l’invalidità per interventi chirurgici? È necessario che sia associata una patologia o che questa derivi dall’intervento chirurgico stesso? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Invalidità per interventi chirurgici: spetta?

Sì, l’INPS riconosce anche l’invalidità per interventi chirurgici relativi a diverse parti del corpo e associati a patologie o che causano menomazioni e minorazioni.

In base al tipo di intervento, al suo impatto sull’organismo e sul corpo e alle conseguenze, attribuisce un valore percentuale che può essere minimo e massimo o fisso.

Vuol dire che se è stabilito tra un valore minimo e uno massimo, la Commissione INPS valuterà il grado di impatto sulla capacità lavorativa di chi è stato sottoposto a intervento chirurgico.

Se è fisso, la Commissione lo applicherà in automatico. Ricordiamo che le percentuali fanno riferimento a delle tabelle ministeriali (decreto ministeriale 5 febbraio 1992).

Per capire bene di cosa stiamo parlando, nel prossimo paragrafo ti riportiamo una tabella riepilogativa.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Tabelle invalidità per interventi chirurgici

Quella che riportiamo sotto è una tabella riepilogativa di tutte le voci presenti all’interno delle tabelle ministeriali contenute nel decreto ministeriale 5 febbraio 1992.

Ovviamente, abbiamo prelevato solo i dati che si riferiscono all’invalidità per interventi chirurgici, perché è questo aspetto che ci interessava approfondire, lasciando da parte tutto il resto.

Ecco la tabella:

cod.APPARATO RESPIRATORIOmin.max.Fisso
6403BILOBECTOMIA//61
6468PNEUMONECTOMIA//45
6469PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA MEDIA//80
6470PNEUMONECTOMIA CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GRAVE//100
cod.APPARATO DIGERENTEmin.max.Fisso
6427ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ERNIA DIAFRAMMATICA CONGENITA110/
6428ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ATRESIA ESOFAGEA (II CLASSE)2130/
6429ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO PER ATRESIA ESOFAGEA (III CLASSE)4150/
6436GASTROENTEROSTOMIA – NEOSTOMA FUNZIONANTE (II CLASSE)2130/
6437GASTROENTEROSTOMIA – NEOSTOMA FUNZIONANTE (III CLASSE)//41
6452LOBECTOMIA EPATICA DESTRA//35
8203MEGACOLON – COLOSTOMIA (II CLASSE)2130/
8204MEGACOLON – COLOSTOMIA (III CLASSE)4150/
8205ESOFAGOSTOMIA CERVICALE E GASTROSTOMIA//80
cod.APPARATO URINARIOmin.max.Fisso
6202CISTECTOMIA CON DERIVAZIONE NEL SIGMA4150/
6462NEFRECTOMIA CON RENE SUPERSTITE INTEGRO//25
8202CISTOSTOMIA CON CATETERE A PERMANENZA6170/
8208CISTECTOMIA CON DERIVAZIONE ESTERNA O CON NEOVESCICA E SCARSO CONTROLLO SFINTERICO5160/
9203ESITI DI NEFROPATIA IN TRATTAMENTO DIALITICO PERMANENTE91100/
9330TRAPIANTO RENALE//60
cod.APPARATO LOCOMOTORE – ARTO INFERIOREmin.max.fisso
7221ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI DI GINOCCHIO//30
7223ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI D’ANCA3140/
7408AMPUTAZIONE DI COSCIA//65
7409AMPUTAZIONE DI GAMBA SENZA POSSIBILITÀ DI PROTESI//60
7410AMPUTAZIONE DI GAMBA TERZO MEDIO PROTESIZZABILE//46
7411AMPUTAZIONE DI GAMBA TERZO SUPERIORE//60
7412AMPUTAZIONE DI GINOCCHIO//55
7415AMPUTAZIONE TARSO-METATARSICA//46
7423EMIPELVECTOMIA//100
cod.APPARATO LOCOMOTORE – ARTO SUPERIOREmin.max.Fisso
7222ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI DI GOMITO//14
7224ESITI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO CON ENDOPROTESI SCAPOLO-OMERALE//25
7401AMPUTAZIONE 1° DITO MANO//25
7402AMPUTAZIONE 2° DITO MANO//18
7403AMPUTAZIONE 3° DITO MANO//14
7404AMPUTAZIONE 4° DITO MANO//8
7405AMPUTAZIONE 5° DITO MANO//6
7406AMPUTAZIONE DI AVAMBRACCIO//70
7407AMPUTAZIONE DI BRACCIO//75
7413AMPUTAZIONE DI SPALLA//80
7414AMPUTAZIONE METACARPALE//70
cod.APPARATO RIPRODUTTIVOmin.max.fisso
6003ISTERECTOMIA TOTALE IN ETÀ FERTILE//25
6604SALPINGECTOMIA BILATERALE IN ETÀ FERTILE//35
8006MAMMECTOMIA//34
Invalidità per interventi chirurgici: codici, tipo di intervento chirurgico e relativa percentuale di invalidità ottenibili

Andiamo adesso a vedere un caso specifico, ovvero quello delle donne che sono state sottoposte a interventi di mastectomia o di asportazione dell’utero e dell’ovaio, sia per motivi oncologici, ma anche come prevenzione, in modo da ridurre le possibilità di ammalarsi di cancro.

Parliamo di invalidità con amputazione di un arto: qual è la percentuale di invalidità ottenibile, a quali benefici si ha diritto e come fare domanda per l’invalidità civile.

Invalidità per interventi chirurgici: il caso specifico delle donne con mutazioni BRCA

L’INPS riconosce l’invalidità civile anche alle donne che hanno subito interventi chirurgici relativi a specifiche parti del corpo a causa di patologie.

Inoltre, l’invalidità civile può essere concessa a coloro che presentano mutazioni BRCA, che causano un aumentato rischio di sviluppare una forma ereditaria di carcinoma mammario e/o ovarico, e scelgono di sottoporsi a chirurgia preventiva per ridurre il rischio di svilupparlo.

Questa misura è fondamentale per garantire un adeguato supporto alle donne che affrontano tali sfide.

Opzione donna 2024: le ipotesi di modifica della misura per il prossimo anno sono al momento due. Un semplice ritorno al passato o l’eliminazione delle categorie (e quindi accessibilità per tutte) ma aumentando l’età di uscita. Il governo deve fare i conti con le risorse, che sono poche. I sindacati sono pessimisti. Ma una nuova Opzione donna potrebbe incidere sulla natalità.

Le percentuali di invalidità per interventi chirurgici di mastectomia, asportazione utero o ovaio e per prevenzione

L’INPS attribuisce un’invalidità del 64% alle donne che scelgono di sottoporsi a interventi di mastectomia o di asportazione dell’utero e dell’ovaio come misura preventiva contro il cancro.

Queste percentuali sono determinate considerando le conseguenze fisiche e psicologiche inevitabili di tali procedure.

Nonostante la sua capacità lavorativa sia ridotta del 64 per cento, una persona invalida a cui è stata riconosciuta questa percentuale di invalidità non ha diritto a prestazioni economiche. Tuttavia, gli vengono riconosciuti diversi benefici. Vediamo quindi Cosa spetta a una persona con l’invalidità al 63 per cento, che è il range in cui rientra anche una persona con invalidità al 64%.

Le mutazioni BRCA e il riconoscimento dell’invalidità civile

Le donne che sono state diagnosticate con mutazioni BRCA1 e BRCA2 e che decidono di ricorrere alla chirurgia preventiva per ridurre il rischio di sviluppare tumori, quindi, possono richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile.

Questo rappresenta un passo avanti significativo nel sistema di assistenza per le pazienti con mutazioni genetiche a rischio.

Scopri come fare domanda per l’invalidità civile tramite il portale INPS e come funziona la visita di accertamento.

Opzioni per le donne ad alto rischio

Secondo le linee guida nazionali e internazionali, le donne ad alto rischio di sviluppare tumori al seno, all’ovaio e all’utero hanno tre opzioni principali:

Indennità di accompagnamento durante la chemioterapia: può essere riconosciuta anche solo per il periodo del trattamento. Vediamo come, con quali tempi e qual è l’importo. L’indennità è un diritto per i malati oncologici. Le condizioni e gli importi previsti.

Accesso al beneficio dell’invalidità per interventi chirurgici

L’accesso al beneficio dell’invalidità civile varia in base al tipo di intervento chirurgico preventivo scelto.

Le donne che si sottopongono a una mastectomia o all’asportazione di utero, ovaio e tube possono ricevere una percentuale di invalidità massima del 40%.

Nel caso in cui siano necessari sia una mastectomia sia l’asportazione di utero e annessi, la percentuale di invalidità aumenta al 64%.

Inoltre, in alcuni casi, è possibile ottenere un’ulteriore percentuale di invalidità dovuta alle difficoltà psicologiche legate a tali interventi chirurgici.

Vediamo come funziona la visita per l’invalidità con più patologie e come viene calcolata la percentuale.

Invalidità per interventi chirurgici
Invalidità per interventi chirurgici. Nella foto: un uomo su un letto di ospedale

Conclusioni e prospettive future

Questa nuova comunicazione tecnico-scientifica dell’INPS rappresenta una significativa innovazione nel sistema di welfare, che tiene conto delle più recenti scoperte in campo medico e genetico.

È il risultato di un costante lavoro di associazioni come aBRCAdaBRA e FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), che cercano di tutelare i diritti delle donne portatrici della mutazione BRCA.

Si stima che in Italia ci siano tra 75.000 e 150.000 persone affette da questa mutazione, che aumenta il rischio di cancro al seno, all’ovaio e all’endometrio.

Questa apertura di orizzonti promette di influenzare positivamente anche altri rischi di malattia diagnosticati prima della loro insorgenza, garantendo un supporto adeguato a chi affronta sfide simili.

FAQ (domande e risposte)

Cos’è l’invalidità civile?

L’invalidità civile è un riconoscimento che lo Stato dà alle persone con problemi di salute che limitano le loro attività quotidiane. Queste persone ricevono un aiuto economico per vivere meglio.

Chi può chiedere l’invalidità civile?

Chi ha problemi di salute che rendono difficile lavorare o fare cose di tutti i giorni può chiedere l’invalidità civile. Ci sono dei controlli medici per vedere chi ha diritto.

Come si fa a chiedere l’invalidità civile?

Per chiedere l’invalidità civile, bisogna fare una domanda all’INPS. L’INPS poi dice quando fare la visita medica. Dopo la visita, si sa se si ha diritto all’aiuto.

Quanto dura l’invalidità civile?

L’invalidità civile può durare per sempre o per un po’ di tempo. Dipende dal problema di salute. A volte, si deve fare un’altra visita medica di revisione per vedere se si ha ancora diritto.

Cosa fare se si viene rifiutati per l’invalidità civile?

Se l’INPS dice che non si ha diritto all’invalidità civile, si può fare un ricorso. Questo vuol dire chiedere di nuovo, con l’aiuto di un avvocato, se si può avere l’invalidità.

L’invalidità civile si può sommare ad altri aiuti?

Sì, chi ha l’invalidità civile può avere anche altri aiuti dallo Stato. Ma bisogna vedere quali e quanto si può ricevere.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti su invalidità civile e Legge 104:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp