“Sei tu la giornalista Barbara Ciarcia?”.
E l’ha minacciata di morte. Dopo averla raggiunta sotto casa a Castel Del Lago, frazione di Venticano in provincia di Avellino. Sapeva dove abitava e voleva fargliela pagare. Quegli articoli lo avevano fatto arrabbiare, lei non doveva permettersi di parlare di lui in quel modo.
“Attenta a quello che scrivi. O sarà l’ultima volta che scrivi”. La collega de Il Mattino, Barbara Ciarcia, è finita nel mirino di un pregiudicato irpino e di due cittadini stranieri, un romeno e un polacco. Arrestati nel pomeriggio a Mirabella Eclano.
Raggiunta a telefono da The Wam, Barbara Ciarcia racconta: “Alle 15.30 quell’uomo, che conoscevo di nome perché protagonista di fatti di cronaca, si è presentato sotto casa mia a Castel del Lago. E dopo aver avuto la conferma che ero Barbara Ciarcia, mi ha minacciata di morte. Mi ha detto di stare attenta a quello che scrivevo o l’avrei pagata cara. E ha minacciato anche la mia famiglia”.
Poi l’uomo è andato via. Il pregiudicato è già noto per episodi di aggressione e rissa.
La giornalista non ha esitato un attimo a chiamare i carabinieri e a denunciare l’episodio. Un identikit dettagliato ha fatto il resto.
I militari della compagnia di Mirabella Eclano, guidati dal capitano Domenico Signa, hanno subito fatto scattare le ricerche. E individuato l’auto del pregiudicato e due complici nei pressi di Mirabella Eclano. Ne è nato un inseguimento fra le strade della città del Carro. Solo il caso ha evitato un grave incidente.
Alla fine i tre uomini sono stati fermati dai carabinieri.
“E’ un episodio grave, gravissimo – ci dice la Ciarcia – ma non ci penso a farmi intimidire. Certo, in quei momenti ho avuto paura. Vedermi arrivare quell’uomo sotto casa e poi le sue minacce di morte. Credo che avrebbero scosso chiunque”.
Ma lei ha deciso di denunciare tutto. Sono già decine i messaggi di solidarietà arrivati alla giornalista de Il Mattino.
“Il procuratore presso il tribunale di Avellino, Rosario Cantelmo, mi ha chiamato personalmente e rassicurato. E ho avuto attestati di vicinanza anche da carabinieri, questura e guardia di finanza. Oltre che dai colleghi e dal Prefetto di Avellino, Maria Tirone”.
Anche l’Ordine dei giornalisti della Campania, guidato da Ottavio Lucarelli, ha diramato una nota. Si legge: «L’Ordine dei giornalisti della Campania è al fianco della collega irpina Barbara Ciarcia dopo le minacce subite oggi davanti alla sua abitazione. Ringraziamo i carabinieri per il tempestivo intervento – si legge nella nota – Le gravi minacce non fermeranno la collega Ciarcia, impegnata quotidianamente per raccontare la cronaca della provincia irpina».
Anche il Sugc e l’Unione cronisti hanno manifestato la loro vicinanza.
“È importante che le forze dell’ordine adesso garantiscano la sicurezza di Barbara perché possa continuare a fare il proprio lavoro di cronista senza timore. Il nostro compito adesso è quello di non farla sentire isolata, di illuminare i territori e le storie che lei ha raccontato e, se ci sarà un processo contro i suoi aggressori, ci costituiremo parte civile”, affermano il segretario del SUGC, Claudio Silvestri, e il presidente dell’Unione cronisti campani, Sandro Ruotolo.
Anche la redazione di The Wam esprime tutta la sua solidarietà alla collega.
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