ISEE corrente da aprile: istruzioni per compilarlo ed esempi

Ecco una guida dettagliata con le istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente. Scopri quando e chi può presentarlo.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

11' di lettura

Dal 1° aprile è possibile presentare l’ISEE corrente per chi ha subìto delle variazioni della situazione reddituale e patrimoniale nell’ultimo anno. In questo approfondimento mostriamo le istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente e ricordiamo chi può richiederlo (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

L’ISEE corrente è un particolare tipo di ISEE che può essere richiesto quando si verificano dei cambiamenti importanti nella propria situazione reddituale nel corso di poco tempo, per esempio la perdita del posto di lavoro.

La presentazione dell’ISEE corrente torna utile soprattutto alle famiglie che percepiscono dei sussidi economici basati sulla condizione economica, come il Reddito di cittadinanza. Comunicando un peggioramento della situazione reddituale e patrimoniale, i nuclei familiari hanno la possibilità di ricevere un importo più adeguato.

Nei prossimi paragrafi mostriamo le istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente, fornendo una guida passo dopo passo.

Indice

Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: che cos’è e come funziona

Prima di fornire la procedura dettagliata per compilare l’ISEE corrente, ricordiamo brevemente di cosa si tratta e come funziona.

Come anticipato in apertura del nostro approfondimento, l’ISEE corrente è un documento che serve a certificare le variazioni recenti di reddito o patrimonio di una famiglia. Questo si rivela molto utile soprattutto per chi percepisce dei trattamenti assistenziali basati sulla condizione economica dei cittadini, come l’Assegno Unico o il Reddito di cittadinanza.

Scopri chi può richiedere l’ISEE corrente dal 1° aprile e come.

A tale proposito, ricordiamo che l’ISEE ordinario fa riferimento ai redditi e patrimoni dei due anni precedenti la compilazione della DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Quindi, l’ISEE 2023 rispecchia la situazione al 31 dicembre 2021. Tuttavia, se nel frattempo si verificano dei cambiamenti importanti, dovuti per esempio alla perdita della propria occupazione lavorativa, è bene presentare l’ISEE corrente.

Per calcolare l’ISEE corrente, bisogna comunicare i nuovi dati reddituali e patrimoniali all’INPS attraverso una nuova Dichiarazione Sostitutiva, in cui sono indicate le informazioni anagrafiche ed economiche dei 12 mesi precedenti. Dopo aver elaborato questa dichiarazione, l’ISEE corrente va richiesto dal 1° aprile e ha una validità di sei mesi.

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Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: guida passo dopo passo

Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato cos’è l’ISEE corrente e in quale situazione si rivela molto utile per le famiglie italiane. Adesso, invece, vediamo più da vicino le istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente.

Dunque, come abbiamo anticipato qualche paragrafo fa, il primo documento fondamentale per calcolare l’ISEE corrente è la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che dovrà essere presentata prima di richiedere l’ISEE. Al momento della compilazione, il cittadino interessato deve compilare il Modello MS, ossia il modello sostitutivo della dichiarazione, che è composto da una serie di Quadri per inserire i propri dati anagrafici ed economici.

Vediamo piano piano come compilare i diversi quadri del modulo, proponendo le tabelle dell’INPS sull’ISEE corrente.

Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: QUADRO S1 E QUADRO S2

L’immagine qui sotto mostra i primi due Quadri del Modello MS, ma prima ancora di compilarli è necessario inserire il proprio nome e cognome nello spazio vuoto accanto a “Io sottoscritto” per dichiarare tutte le informazioni che saranno indicate nei vari Quadri.

Dunque, nel Quadro S1 il cittadino conferma di voler richiedere l’ISEE corrente per variazioni di patrimonio e reddito. Visto che per calcolare l’ISEE corrente è necessario aver presentato la DSU, all’interno del riquadro vanno indicati il codice fiscale del cittadino dichiarante (quindi chi sta compilando il documento) e il numero di protocollo della DSU già presentata.

Quadri S1-S2  Modello ISEE corrente
Quadri S1-S2 Modello ISEE corrente

Nel secondo riquadro, il Quadro S2, si iniziano a inserire le informazioni che attestano il cambiamento della situazione reddituale. Per questo motivo, il Quadro S2 è intitolato “Variazioni rilevanti ai fini della richiesta di ISEE corrente”. Nei punti da A) a D), infatti, sono indicate le variazioni consentite per richiedere l’ISEE corrente.

In particolare, il punto A) indica le variazioni relative al lavoro a tempo indeterminato e/o trattamenti esenti, il punto B) quelle legate al lavoro a tempo determinato o autonomo, il punto C) indica le variazioni rilevanti del reddito complessivo del nucleo familiare, quindi maggiori del 25% rispetto all’ISEE ordinario, e infine il punto D) riguarda le variazioni rilevanti del patrimonio complessivo, che devono essere maggiori del 20% rispetto all’ISEE ordinario.

A tale proposito, ricordiamo che il reddito complessivo è la somma dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare, mentre il patrimonio complessivo indica tutte le attività dei componenti (per esempio conti corrente, conti deposito, investimenti, assicurazioni, case o terreni di proprietà).

Nella parte bassa del Quadro bisogna indicare i componenti del nucleo familiare e il tipo di variazione che si è verificata negli ultimi 12 mesi. Nello specifico, per le variazioni che rispondono ai punti A, B o C, quindi legate all’occupazione lavorativa e al cambiamento del reddito, bisogna inserire i componenti coinvolti dalla variazione e la relativa tipologia di variazione.

Poi, per ogni componente, bisogna anche indicare la data della variazione A o B (lavoratore a tempo indeterminato, determinato o autonomo), cioè la data di risoluzione del rapporto di lavoro, di cessazione dell’attività, di interruzione dei trattamenti, di variazione della situazione occupazionale intervenuta nel periodo di validità dell’ISEE.

Per quanto riguarda la variazione D, questa può essere alternativa alle variazioni A, B e C oppure può essere sommata alle altre. La compilazione in questo caso è diversa rispetto ai punti A, B e C. In particolare, solo nel caso di variazione D, il cittadino deve indicare tutti i componenti (anche quelli per i quali non sia intervenuta una variazione) del nucleo familiare, barrando per ciascuno la tipologia di variazione D e compilando il Quadro S5 (che vediamo nei paragrafi successivi).

Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: QUADRO S3

Quadri S3  Modello ISEE corrente
Quadri S3 Modello ISEE corrente

Nel Quadro S3 vanno indicati i redditi percepiti con l’attività lavorativa o con i trattamenti assistenziali e previdenziali negli ultimi 12 mesi. In particolare, con la sigla LD si indicano tutti i redditi da lavoro dipendente, da pensione o assimilati; con la sigla LA si fa riferimento ai redditi derivanti dal lavoro autonomo (per esempio con Partita IVA) o attività d’impresa, quindi non lavoro subordinato; la sigla TR indica invece tutti i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, che non sono inclusi nel reddito da pensione: un esempio è il Reddito di cittadinanza. Da questi trattamenti sono esclusi quelli per disabilità.

Per ogni componente indicato nel Quadro precedente (S2) e che ha subìto variazioni di tipo A, B o C, quindi relativi al lavoro a tempo indeterminato/determinato/autonomo, ai trattamenti previdenziali o assistenziali e alle variazioni del reddito complessivo, bisogna inserire nella prima tabella dell’immagine il codice fiscale. Accanto al codice fiscale, bisogna specificare i redditi e trattamenti (LD, LAD o TR) percepiti negli ultimi mesi.

Invece, la seconda tabella può essere compilata con le stesse informazioni ma con i redditi riferiti agli ultimi due mesi, solo dai componenti del nucleo che appartengono alla variazione di tipo A, cioè per cui si è verificata un’interruzione di trattamenti oppure una risoluzione del rapporto di lavoro a tempo determinato o una sospensione dell’attività lavorativa o una riduzione della stessa.

Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: QUADRO S4

Quadri S4 Modello ISEE corrente

Il Quadro S4 è dedicato ai documenti da allegare necessari per dimostrare che si è verificata una effettiva variazione nella situazione reddituale o patrimoniale del cittadino che sta richiedendo l’ISEE corrente.

Esempi di documentazione sono la chiusura della Partita IVA per lavoratori autonomi o la lettera di licenziamento per lavoratori dipendenti. A questi documenti vanno poi aggiunti i redditi aggiornati dell’ultimo anno, per esempio tramite la busta paga.

Istruzioni per la compilazione dell’ISEE corrente: QUADRO S5

Quadri S5 Modello ISEE corrente
Quadri S5 Modello Sez I ISEE corrente

Il Quadro S5 indica le variazioni della situazione patrimoniale negli ultimi 12 mesi e deve essere compilato se nel Quadro S2 che abbiamo visto prima, è stata spuntata la variazione di tipo D. Ricordiamo che questa tipologia riguarda tutti i cambiamenti che si sono verificati nel patrimonio complessivo del nucleo familiare.

In questo riquadro, per ciascun componente del nucleo familiare, bisogna indicare il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto alla data del 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della DSU e il relativo codice fiscale. Il Quadro S5 è composto da tre Sezioni, che ora vediamo nel dettaglio.

Nella Sezione I bisogna indicare i depositi e conti correnti, sia bancari sia postali. Nella prima colonna della tabella, “Tipo rapporto”, bisogna indicare questi codici:

  • 01 per conto corrente e carte prepagate con IBAN;
  • 03 per conto deposito a risparmio libero o vincolato, come il Libretto di risparmio postale;
  • 09 per conto terzi individuale o globale.

Nelle colonne seguenti vanno indicati i dati relativi al tipo di rapporto finanziario, tra cui il saldo attivo al 31 dicembre dell’anno precedente e il valore della giacenza media annua dell’anno precedente. Invece, si deve indicare la data di inizio e fine del rapporto finanziario, solo se questo è stato aperto e cessato nello stesso anno.

In basso, sotto al TOTALE (A) bisogna inserire il totale del saldo al 31 dicembre, sotto al TOTALE (B) si deve inserire il totale della giacenza media, mentre sotto alla DIFFERENZA (A-B) si indica la differenza tra i due.

Se la differenza tra il saldo al 31 dicembre (A) e la giacenza media (B) è positiva, l’ISEE si calcola sul saldo. Se invece è negativa, si calcola sulla giacenza media. Invece, se nel corso dell’anno ci sono stati incrementi del patrimonio mobiliare o immobiliare, per esempio per l’acquisto di una casa o l’acquisto di titoli di stato, allora l’ISEE si calcola sul saldo e bisogna compilare la tabella in fondo alla Sezione I.

Quadri S5  Sez II-III Modello ISEE corrente
Quadri S5 Sez II-III Modello ISEE corrente

Nella Sezione II bisogna indicare altre forme di patrimonio mobiliare, se presenti. Anche in questo caso, per ciascun tipo di rapporto finanziario indicato nella tabella della Sezione II, il cittadino deve inserire il valore al 31 dicembre dell’anno precedente. Per esempio nel 2022 va indicato il valore al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda i tipi di rapporto finanziario, questi vengono distinti dalle seguenti codici:

  • 02 per conto deposito titoli e obbligazioni;
  • 05 per Gestione collettiva del risparmio;
  • 06 per Gestione patrimoniale;
  • 07 per Certificati deposito e buoni fruttiferi.

Infine, la Sezione III è dedicata al patrimonio immobiliare. In questo caso, il cittadino è tenuto a indicare il patrimonio immobiliare sia in Italia sia all’estero, posseduto al 31 dicembre dell’anno precedente.

Nello specifico, sotto la colonna del “Tipo di patrimonio“, bisognerà indicare:

  • F per i fabbricati;
  • TE per terreni edificabili;
  • TA per terreni agricoli.

Nell’ultima colonna, “Casa di abitazione“, si deve barrare in corrispondenza dell’immobile dichiarato come casa di abitazione nel Quadro B della DSU.

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