I lavoratori fragili potranno restare a casa fino al 30 giugno 2022, il governo a prorogato la possibilità di assentarsi dal lavoro se non è possibile lo smart working. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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La proroga è stata pubblicata nei giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Nello stesso provvedimento è inclusa anche la sorveglianza sanitaria eccezionale fino al 31 luglio (per i lavoratori che sono esposti a un rischio maggiore in caso di contagio da covid), mentre lo smart working libero (senza la necessità di accordi individuali) è stato esteso fino al 31 agosto.
Le disposizioni sono previste nella legge numero 52 del 2022.
Me vediamo nel dettaglio cosa cambia per i lavoratori fragili.
Lavoratori fragili: sorveglianza eccezionale
Partiamo dalla sorveglianza sanitaria eccezionale. È stata introdotta con il decreto legge numero 34 del 2020 e impegna i datori di lavoro, sia pubblici sia privati, ad assicurare un attento e costante controllo medico per i dipendenti più a rischio di conseguenze gravi in caso di contagio da Covid.
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I lavoratori rientrano in questi controlli eccezionali per età, condizioni da immunodepressione, eventuale e pregressa infezione al virus o altre patologie che possono causare una situazione di fragilità.
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Nelle aziende deve essere un medico a garantire questo tipo di sorveglianza. La nomina del professionista è obbligatoria per i datori di lavoro. Sono comunque a disposizione altre due alternative.
- La prima: nominare un medico competente sino al 31 luglio 2022;
- la seconda: chiedere all’Inail di adempiere al servizio utilizzando i proprio medici del lavoro.
Nel secondo caso il datore di lavoro (o un suo delegato) deve inviare la richiesta all’Inail.
Subito dopo la visita il medico deve esprimersi su due punti fondamentali:
- se il lavoratore può riprendere il lavoro;
- quali misure adottare e quali soluzioni di cautela sono necessarie per tutelare la salute del lavoratore e arginare il rischio di una eventuale infezione da covid.
Nel caso queste soluzioni non potessero essere adottate il lavoratore verrebbe dichiarato non idoneo a riprendere l’attività lavorativa.
Smart working, guida aggiornata: date, malattie e regole
È importante specificare che la non idoneità non potrà mai giustificare il licenziamento del dipendente.
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Lavoratori fragili: smart working
Novità, come accennato, anche sul fronte smart working. I datori di lavoro del settore privato potranno applicare la soluzione del lavoro agile ai dipendenti con contratto di lavoro subordinato anche in assenza di accordi individuali. Il termine sarebbe scaduto il 30 giugno, è stato prorogato fino al 31 agosto.
Smart working: nuovi requisiti per i lavoratori fragili
Quindi le aziende potranno continuare a informare il Ministero del Lavoro per via telematica, comunicando:
- il nome dei lavoratori impegnati in modalità lavoro agile;
- e la data di cessazione dello smart working.
Come di consueto i moduli e la documentazione possono essere recuperati sul sito del Ministero.
Lavoratori fragili: figli minori
Per i dipendenti che lavorano in aziende dove la misura è compatibile che l’organizzazione aziendale, è anche possibile fino al 31 luglio continuare con lo smart working in assenza di accordi individuale, se si ha almeno un figlio minore di 14 anni. Questa disposizione è valida solo per le aziende private. Ma a condizione che nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore che beneficia di misure di sostegno al reddito per sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non ci sia un genitore non lavoratore.

Lavoratori fragili: indennità di malattia
Come accennato all’inizio di questo articolo, è stata confermata fino al 30 giugno 2022 l’agevolazione prevista per i lavoratori fragili. Ovvero i dipendenti di aziende private che soffrono di patologie croniche particolarmente gravi e che causano una situazione di palese fragilità. In questo caso possono continuare a svolgere l’attività in smart working.
È stata anche prorogata la concessione dell’indennità di malattia per i lavoratori fragili che sono costretti ad assentarsi dal lavoro perché l’azienda non può prevedere l’attività da remoto.
In questo caso si riconosce ai datori di lavoro il diritto al rimborso forfettario di 600 euro (per tutto il settore privato con esclusione di quello domestico).
Quel contributo serva a sostenere i costi affrontati per i lavoratori dipendenti che non hanno diritto all’assicurazione economica di malattia erogata dall’Inps.
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