A chi viene riconosciuta la Legge 104? La Legge 104 spetta con quali patologie? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
La legge 104 spetta con quali patologie?
La Legge 104 spetta con quali patologie? È una domanda che ci viene rivolta spesso dai nostri utenti, ecco perché torniamo sull’argomento per fare chiarezza.
La patologia non è rilevante ai fini del riconoscimento della Legge 104. Piuttosto, è rilevante quanto la patologia di cui soffri e per la quale ti è stata riconosciuta l’invalidità civile, ti causi disagio a livello sociale e lavorativo.
La Commissione medica per la Legge 104, infatti, procederà alla sola valutazione dell’handicap.
La valutazione dell’handicap, come abbiamo accennato, prevede il riconoscimento di una situazione di svantaggio sociale che deriva dall’infermità o dalla menomazione accertati come invalidanti.
Non viene attribuita una percentuale ,ma si valuta quanto questa condizione possa essere causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa, e poi si giudica con o senza gravità.
Una volta conclusa la visita medica, la Commissione redige il verbale di handicap, che ti verrà poi inviato a domicilio.
Nel verbale può essere presente una di queste diciture:
- persona non handicappata (non hai diritto alla Legge 104);
- persona con handicap senza connotazione di gravità (articolo 3, comma 1 della Legge 104/92)
- persona con handicap con connotazione di gravità (articolo 3, comma 3, Legge 104/92);
- persona con handicap superiore ai 2/3.
Il riconoscimento dell’handicap e dell’handicap con connotazione di gravità ti dà accesso a diverse agevolazioni.
In sostanza, con l’handicap senza connotazione di gravità hai diritto solo alle agevolazioni fiscali Legge 104, mentre con la gravità hai accesso anche a quelle lavorative, come i permessi retribuiti e il congedo straordinario.
Conoscere le patologie con le quali viene accertata l’invalidità ti può aiutare, del resto, a capire se può essere riconosciuta la gravità dell’handicap e quindi aver diritto alle più importanti agevolazioni con la Legge 104. Andiamo quindi a vedere quali sono le patologie che vengono prese in considerazione.
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Le patologie
Le tabelle ministeriali, che collegano la gravità di una patologia ad una correlata percentuale di invalidità, identificano l’incidenza delle infermità sulla capacità lavorativa, prevedendo sia infermità a cui viene assegnata una percentuale “fissa”, sia infermità per cui viene riportata una percentuale d’invalidità minima o massima, sulla base dei criteri di evidenza clinica.
Nel momento in cui una determinata patologia non è compresa nelle suddette tabelle, il personale medico è tenuto a definirne i danni tenendo in considerazione infermità analoghe, opportunamente presenti in tabella, e di pari gravità.
Per invalidità si intende la riduzione della capacità lavorativa, facendo riferimento alla capacità lavorativa in senso generico.
Nel caso in cui il soggetto interessato, tuttavia, dovesse possedere una specifica formazione tecnico-professionale, e la patologia o la menomazione, dovesse incidere particolarmente nel rispettivo settore lavorativo, la Commissione ha la possibilità di assegnare 5 punti percentuali aggiuntivi d’invalidità.
Possono anche essere assegnati 5 punti in meno, qualora l’infermità non incida particolarmente nella capacità lavorativa del soggetto.
La percentuale d’invalidità permanente, nel caso in cui l’infermità sia unica, viene espressa avvalendosi di:
- percentuale fissa di invalidità, quando l’infermità corrisponde precisamente alla voce tabellare;
- una percentuale compresa tra un valore minimo e un massimo, segnalati per le infermità tabellate in unica fascia, o viceversa quando siano previste per l’infermità più classi funzionali;
- una percentuale definita per analogia, con riferimento a minorazioni simili o di analoga gravità, nel caso in cui l’infermità non sia catalogata in tabella.
I criteri per la valutazione, invece, quando l’interessato ha più di un’infermità, sono i seguenti:
- prima vengono calcolate le percentuali delle singole infermità;
- poi le percentuali vengono integrate con differenti criteri, a seconda che le menomazioni siano in concorso funzionale, ossia coinvolgano lo stesso arto, organo, apparato o sistema organo-funzionale, ovvero incidano su organi o apparati strettamente sinergici, oppure siano semplicemente coesistenti.
Nel caso poi le infermità risultino compresenti, l’invalidità totale finale risulta uguale alla somma delle invalidità parziali, meno il loro prodotto.
Con riferimento alle infermità concorrenti, in alcuni casi (danni oculari, uditivi, degli arti, e così via) la percentuale d’invalidità collegata al concorso è direttamente indicata in tabella, viceversa è necessaria una valutazione complessiva, non fondata sulla somma delle singole percentuali.
Deve essere considerata nella valutazione la possibilità o meno di applicare protesi ed apparecchi che possano diminuire la gravità del pregiudizio funzionale, in tal modo l’invalidità può ridursi sino al 10%.
Ecco quali sono i diritti dei lavoratori invalidi e cosa rischiano i datori di lavoro se non assolvono ai propri obblighi.
Patologie dell’apparato cardiocircolatorio
Circa le patologie dell’apparato cardiocircolatorio, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- aritmie gravi: invalidità dal 71 all’80%;
- aritmie gravissime: invalidità dall’81 al 100%;
- coronaropatia grave: invalidità dal 71 all’80%;
- coronaropatia gravissima fino a allettamento o s. (sindrome) ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
- miocardiopatie con insufficienza cardiaca grave: invalidità dal 71 all’80%;
- miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima sino a allettamento o s. ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
- trapianto cardiaco complicato: invalidità dal 61 al 100%;
- valvulopatie di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
- valvulopatie di grado severo scompensate: invalidità dall’81 al 100%;
- difetto interatriale (dia) – stadio IV- dia di grado severo. Gravi esiti di chiusura di dia. Inoperabile: invalidità dal 71 al 100%;
- difetto interventricolare (div) stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
- difetto interventricolare (div) stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
- pervietà del dotto arterioso stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
- pervietà del dotto arterioso stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
- pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio IV: invalidità dal 71 all’80%;
- pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
- cardiopatia ipertensiva con impegno cardiaco di grado severo: invalidità dal 71 all’80%;
- cardiopatia ipertensiva scompensata: invalidità dall’81 al 100%;
- trapianto di cuore e polmoni complicato: le complicanze vanno valutate come descritto nei relativi capitoli. La percentuale ottenuta va considerata in concorrenza con la valutazione di base del trapianto cuore -polmoni: invalidità dal 71 al 100%;
- aneurisma dell’aorta toracica o addominale – stadio V: invalidità dal 71 all’80%;
- arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche: invalidità dal 71 all’80%;
- arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena: invalidità dall’81 al 100%.
Scopri quali patologie danno diritto alla Legge 104 art 3 comma 1: ecco l’elenco dettagliato e le differenze col comma 3.
Patologie dell’apparato circolatorio
Circa le patologie dell’apparato respiratorio, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- bpc (broncopneumopatia cronica ostruttiva) asmatiche gravi (FEV1 O PEF pari al 31-40%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 55-60 mmHg ): invalidità dal 71 all’80%;
- bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; ove disponibile, variabilità circadiana > 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
- bpc asmatiche severe (FEV1 O PEF inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
- bpc ostruttive gravi (FEV1/FVC < 70 e FEV1 pari al 31-40%; PaO2 = 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
- bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
- bpc ostruttive severe (FEV1/FVC < 70 e FEV1 inferiore al 30%;
- PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
- bpc restrittive gravi (FVC pari al 31- 40%; PaO2 55-60 mmHg ): invalidità dal 71 all’80%;
- bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
- bpc restrittive severe (FVC inferiore al 30%;
- PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
- interstiziopatie gravi (FVC pari al 31- 40% e/o DLCO pari al 31-40%; PaO2 55-60 mmHg): invalidità dal 71 all’80%;
- interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%; PaO2 < 55 mmHg o O2 TLT < 18 ore/die): invalidità dall’81 al 90%;
- interstiziopatie severe (FVC inferiore al 30% e/o DLCO inferiore al 30%;
- PaO2 < 55 mmHg e ipercapnia > 50 mmHg o O2 TLT ≥ 18 ore/die): invalidità al 100%;
- trapianto di polmone complicato: invalidità dal 71 al 100%.
Come fare domanda per la Legge 104: ecco i requisiti per accedere alle agevolazioni e le scadenze da rispettare.
Patologie apparato digerente
Circa le patologie dell’apparato digerente, le malattie a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- stenosi esofagea con disfagia costante alimentazione solo liquida; necessità’ di dilatazioni frequenti (iv classe bmi < 16): invalidità dal 71 all’80%
- stenosi esofagea con ostruzione serrata che richiede una gastro/entero-stomia (peg) (classe V): invalidità al 100%;
- cirrosi epatica classe B di childpugh (punteggio 7-9): invalidità dal 61 all’80%;
- cirrosi epatica classe C di childpugh (punteggio >9): invalidità dall’81 al 100%; – trapianto di fegato complicato: invalidità dal 61 al 100%;
- trapianto di intestino complicato: invalidità dal 61 al 100%;
- sindrome da malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica e/o infiammatoria e/o da resezione (iv classe bmi < 16): invalidità dal 61 all’80%;
- malattie infiammatorie croniche intestinali (III e IV classe): invalidità dal 61 al 100%.
Patologie apparato urinario
Circa le patologie dell’apparato urinario, quelle a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- insufficienza renale cronica con clearance della creatinina/vfg < 15 ml/min o insufficienza renale terminale in dialisi peritoneale (stadio V): invalidità dal 71 all’80%;
- insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale ovvero in dialisi peritoneale con scarsa tolleranza terapeutica: invalidità dall’81 al 90%;
- insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico ipertensiva e/o cardiomiopatia e/o ipotensione grave e/o neuropatia e/o osteodistrofia e/o anemia grave e/o sindrome emorragica: invalidità al 100%;
- trapianto renale con complicanze: invalidità dal 51 al 100%.
Legge 104 e invalidità con cardiopatia ischemica: vediamo a cosa ha diritto chi soffre di questa grave patologia cardiaca.
Patologie apparato endocrino
Circa le patologie dell’apparato endocrino, quelle a cui è correlata una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 61 al 90%;
- diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 91 al 100%;
- acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
- sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
- insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.
Invalidità civile e cardiopatia: cos’è la Nyha, ovvero il sistema che viene utilizzato dalle commissioni per valutare la capacità funzionale dei pazienti.
Patologie apparato osteoarticolare e locomotore
Circa le patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore, quelle a cui è connessa una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- agenesia completa bilaterale degli arti superiori: invalidità al 100%;
- amputazione o perdita delle due mani non protesizzabile (tutte le perdite o amputazioni superiori bilaterali vengono assimilate): invalidità al 100%;
- amputazione o perdita delle due mani con protesi funzionale: invalidità al 90%;
- amputazione bilaterale di coscia, a prescindere dal livello, protesizzabile: invalidità all’80%;
- amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile: 100%.
Esonero dalla visita fiscale con Legge 104. Ecco cosa prevede la normativa e quando si può non restare a casa per forza.
Patologie apparato neurologico
Circa le patologie dell’apparato neurologico, quelle a cui è connessa una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- sclerosi multipla EDSS 4-5: invalidità dal 61 all’80%;
- sclerosi multipla EDSS 5,5: invalidità dall’81 al 90%; – sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%;
- demenza vascolare con cdr (clinical dementia rating scale) 1: invalidità dall’81 al 90%;
- demenza vascolare con cdr 2-5: invalidità del 100%;
- morbo di Alzheimer con cdr 1: invalidità dall’81 al 90%;
- morbo di Alzheimer con cdr 2-5: invalidità del 100%;
- morbo di parkinson – stadio 3 di hy (Scala Di Hoehn E Yahr), malattia bilaterale da lieve a moderata; instabilità posturale; fisicamente autonomo: invalidità dal 71 al 90%
- morbo di parkinson – stadio 4 – 5 di hy (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani: invalidità dal 91% al 100%;
- epilessia con crisi settimanali generalizzate o parziali complesse oppure parziali a frequenza plurisettimanale: invalidità dal 71 al 90%;
- epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse: invalidità dal 91% al 100%;
- emiparesi grave: invalidità dal 71 all’80%
- emiplegia: invalidità dall’81 al 100%;
- paraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 71 all’80%;
- paraparesi con deficit di forza grave: invalidità dall’81 al 100%; – paraplegia: invalidità del 100%;
- tetraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 91 al 100%;
- tetraparesi con deficit di forza grave: invalidità del 100%;
- atassia cerebellare con disabilità moderata: invalidità dall’81 al 90%;
- atassia cerebellare con disabilità grave o totale: invalidità del 100%;
- afasia di livello 1 o 0 alla asrs: invalidità dall’81 al 100%;
- mielomeningocele in associazione con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali: invalidità dall’81 al 100%;
- mielomeningocele associato a arnold-chiari di tipo ii e/o idrocefalo: invalidità del 100%;
- sindrome della cauda equina completa con disturbi sfinterici e anestesia a sella: invalidità dal 71 all’80%;
- miopatie con ipostenia prossimale grado 4 mdrs: invalidità dal 71 all’80%;
- miopatie con grave astenia prossimale grado 5 mdrs: invalidità dal 91 al 100%;
- distrofia di duchenne: invalidità del 100%.
Invalidità civile con i dolori articolari: quando e come chi soffre di queste patologia ha diritto alle agevolazioni fiscali, sul lavoro e alle indennità economiche.

Patologie psichiche
Circa le patologie psichiche, quelle connesse ad una maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff): invalidità del 100%
- schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità del 75%;
- schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
- schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit moderato): invalidità del 75%;
- schizofrenia residuale (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
- disturbo schizoaffettivo (tab. b1- b2-b3, deficit grave): invalidità del 100%;
- depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
- depressione maggiore, episodio ricorrente (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 100%;
- disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit moderato): invalidità dal 61 all’80%;
- disturbo bipolare I (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 100%;
- disturbo bipolare II e disturbo bipolare sai (tab. c1-c2, deficit grave): invalidità del 75%;
- disturbi deliranti (paranoia, parafrenia, delirio condiviso, altri): invalidità del 75%;
- anoressia nervosa (tab. d, deficit grave): invalidità dal 75 al 100%;
- ritardo mentale di media gravità (q.i.: da 35-40 a 50): invalidità dal 61 all’80%;
- ritardo mentale grave e profondo (q.i.: < 35-40): invalidità del 100%.
Accompagnamento: con quali malattie viene concesso il diritto al sussidio riservato a chi soffre di patologie gravi e ha bisogno di assistenza continua.
Patologie uditive
Per quanto riguarda le patologie uditive, quella considerata più grave è:
- sordità da perdita uditiva grave bilaterale, con evidenti fonologopatie audiogene, cagionante un’invalidità in percentuale fissa dell’80%.
Patologie apparato visivo
Circa le patologie dell’apparato visivo, quelle connesse alla maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- ipovisione grave (campo visivo residuo tra 29 e 10%): 60% d’invalidità;
- cecità parziale (campo visivo residuo tra 9 e 3%): 80% d’invalidità;
- cecità assoluta (campo visivo residuo minore del 3%): 100% d’invalidità.
Patologie apparato fonatorio
Circa le patologie dell’apparato fonatorio, quelle collegate alla maggiore riduzione della capacità lavorativa sono:
- laringectomia totale: 70% d’invalidità;
- laringectomia totale con tracheostomia: 80% d’invalidità.
Patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare
Circa le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e le malattie rare che sono correlate a gravi riduzioni della capacità lavorativa sono moltonumerose.
Tra queste, quelle che vengono considerate le patologie congenite più gravi sono:
- fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia: invalidità dal 51 al 100%;
- osteogenesi imperfetta forme gravi con fratture frequenti e deformità plurisegmentarie: invalidità dal 51 al 100%;
- sindrome di down, di patau, di edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat”, oloprosencefalia alobare o semilobare: 100% d’invalidità.
Si ricorda che le neoplasie danno luogo a un’invalidità che va dal 21 al 100%, a seconda dello stadio di gravità. Con riferimento, poi, ai pazienti che sono in chemioterapia può essere riconosciuto un assegno di accompagnamento, anche se tale riconoscimento non è automatico.
L’infezione da HIV, presente tra le patologie ematologiche non neoplastiche, dà luogo anch’essa ad un’invalidità compresa tra il 21 e il 100%, a seconda del grado di evoluzione della malattia.
La Talassemia Major, invece, dà luogo ad un’invalidità che va dal 35 al 100%, sempre a seconda della gravità.
L’artrite reumatoide, elencata tra le patologie reumatiche, dà luogo a un’invalidità compresa tra il 21 e il 100%; stessa cosa per la sclerodermia, la spondilite anchilosante e le altre spondiloartriti, il lupus eritematoso e le vasculiti. Infine, l’artrosi dà luogo a un’invalidità dal 5 al 100%, a seconda della gravità.
FAQ (domande e risposte)
Posso chiedere il riconoscimento dell’invalidità civile e quello della Legge 104 insieme?
Se ti stai chiedendo se è possibile richiedere contemporaneamente il riconoscimento dell’invalidità civile e quello della Legge 104, la risposta è sì. Queste due forme di riconoscimento non si escludono a vicenda e possono essere richieste insieme.
L’invalidità civile viene riconosciuta alle persone che presentano una riduzione della capacità lavorativa o dell’autosufficienza a causa di una patologia o di un’infermità. Questo riconoscimento permette di ottenere diversi benefici, come l’accesso alle prestazioni economiche.
La Legge 104, invece, è una normativa che garantisce diritti e sostegno alle persone con disabilità e ai loro familiari. Attraverso la Legge 104 è possibile ottenere diverse forme di supporto, come il diritto alle assenze lavorative retribuite per assistere un familiare disabile.
Se ritieni di avere i requisiti per richiedere sia l’invalidità civile che la Legge 104, puoi presentare entrambe le domande alle autorità all’INPS, fornendo la documentazione necessaria per ciascuna richiesta.
Come posso richiedere l’applicazione dell’art. 3 comma 1 o comma 3 Legge 104?
Per richiedere l’applicazione dell’articolo 3 comma 1 o comma 3 della Legge 104, è necessario seguire una serie di passaggi. Inizialmente, bisogna rivolgersi al medico curante o a uno specialista per ottenere il certificato medico introduttivo. Successivamente, con la documentazione medica in mano, si può presentare domanda di invalidità civile e Legge 104 all’INPS. Una volta ottenuta la certificazione, sarà possibile richiedere le agevolazioni previste dalla legge, compreso l’accompagnamento continuativo.
Qual è la differenza tra l’art. 3 comma 1 e l’art. 3 comma 3 della Legge 104?
L’art. 3 comma 1 e l’art. 3 comma 3 della Legge 104 riguardano entrambi la disabilità, ma in modi diversi. Il comma 1 riconosce lo status di disabilità a coloro che presentano una riduzione delle capacità fisiche, psichiche o sensoriali. Il comma 3, invece, è specifico per le persone con una disabilità grave. Queste persone hanno bisogno di assistenza continua perché non sono in grado di svolgere le attività fondamentali della vita quotidiana.
La Legge 104 dà diritto all’accompagnamento?
Sì, la Legge 104 dà diritto all’accompagnamento, ma solo in specifiche situazioni. La persona che ne fa richiesta deve presentare una disabilità grave, secondo quanto previsto dall’art. 3 comma 3 della Legge 104. Questo implica una situazione in cui l’individuo non può compiere attività basilari della vita quotidiana senza l’aiuto di altri.
Posso chiedere l’aggravamento dell’handicap e ottenere il comma 3 della Legge 104?
Se ti stai chiedendo se è possibile chiedere l’aggravamento dell’handicap e ottenere il comma 3 della Legge 104, la risposta è sì, è possibile. Il comma 3 della Legge 104 prevede una maggior tutela per le persone con disabilità che presentano un aggravamento delle condizioni di salute.
Quando una persona con disabilità sperimenta un peggioramento delle proprie condizioni, è possibile richiedere un riesame della situazione e ottenere l’aggravamento dell’handicap. Questo può comportare un incremento delle misure di sostegno e delle agevolazioni previste dalla Legge 104.
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