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Home / Invalidità Civile » Previdenza e Invalidità / Legge 104 art 3 comma 3: 12 giorni

Legge 104 art 3 comma 3: 12 giorni

Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni? Ci chiediamo se è ancora possibile fruire dei 12 giorni in più di permessi concessi dall’INPS nel periodo di pandemia da Covid.

di Romina Cardia

Ottobre 2023

In questo approfondimento chiariamo se può ancora essere richiesta la Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni: si può ancora richiedere?

Durante il periodo di pandemia da Covid-19, l’INPS, con la circolare del 25 marzo 2020,  ha dato la possibilità di richiedere la Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni, ovvero ulteriori 12 giorni di permessi retribuiti da marzo ad aprile 2020, in modo da prestare assistenza alle persone disabili gravi e fragili, quelle più a rischio di contagio e di complicazioni.

In pratica, in un solo mese, si dava la possibilità di fruire di 18 giornate di permessi in totale: i 3 giorni previsti regolarmente più altri 12.

Chiariamo che non è più possibile richiedere la Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni: l’agevolazione è stata “rinforzata” solo a causa dell’emergenza da COVID-19 e soltanto per dare la possibilità alle persone disabili gravi di essere assistite.

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Oltre questo periodo, la fruizione dei permessi 104 è tornata a quella “standard”, ovvero massimo 3 giorni di permessi al mese, fruibili anche a ore.

Approfittiamo per ricordare la Legge 104 art 3 comma 3 e quali sono le agevolazioni connesse, oltre ai permessi retribuiti.

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A chi spetta la Legge 104

La Legge 104/1992, all’articolo 3, comma 3, individua i casi di disabilità grave come una condizione in cui una persona ha una notevole riduzione dell’autonomia, richiedendo assistenza continua e permanente per le attività quotidiane. Questa riconoscenza consente di ottenere agevolazioni specifiche.

Stiamo parlando della legge di riferimento nazionale per i diritti dei disabili, che regola importanti agevolazioni come il congedo e i permessi retribuiti, ma non solo (come vedremo tra poco).

Per ottenere i benefici previsti dall’articolo 3, comma 3, è necessario possedere un verbale di handicap rilasciato dalla Commissione medica ASL.

Il riconoscimento come “disabile grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104” comporta specifici benefici e agevolazioni fiscali e lavorative.

Vediamo quali sono i requisiti per richiedere la Legge 104 art 3 comma 3 per bambini, come presentare domanda e a cosa si ha diritto con il riconoscimento della disabilità grave.

Agevolazioni con la Legge 104 art 3 comma 3

Permessi e congedo

Nel caso in cui una persona sia riconosciuta come gravemente disabile secondo l’articolo 3, comma 3 della Legge 104, sia il disabile stesso che un familiare o parente entro il secondo grado hanno diritto a un permesso retribuito di tre giorni al mese.

Questi giorni possono essere presi in modo continuativo o frazionati a ore. I permessi previsti dalla Legge 104 possono essere utilizzati solo se il familiare disabile non è ricoverato in strutture di riabilitazione o in ospedale, a meno che il ricovero riguardi disabili in coma vigile o in fase terminale.

Un disabile che sia anche lavoratore e che sia stato riconosciuto come gravemente disabile ha diritto a un permesso retribuito di due ore al giorno oppure, in alternativa, a tre giorni di permesso al mese.

Anche in questo caso, è possibile fruire di questi giorni in modo continuativo o frazionato.

Solo per i familiari che assistono persone disabili gravi, è possibile inoltre richiedere un congedo straordinario retribuito, il cui periodo massimo è di due anni, e l’indennità corrisposta è calcolata in base all’ultima retribuzione.

Il congedo previsto dalla Legge 104 è concesso ai genitori di figli con handicap grave, ai fratelli o alle sorelle che convivono con il disabile, al coniuge convivente o a uno dei figli che assistono i genitori conviventi.

Le regole per il congedo con Legge 104 e convivenza: quando è obbligatorio, chi non deve spostare la residenza, chi può farlo anche dopo aver presentato domanda e quando si può chiedere la dimora temporanea.

Nel video sotto, una guida completa sui permessi 104:

Agevolazioni in materia di lavoro e concorsi

I lavoratori con una grave disabilità (oltre il 74%) possono chiedere di ottenere due mesi di contributi figurativi all’anno per andare in pensione prima, fino a un massimo di cinque anni.

La legge permette anche ai familiari di scegliere un posto di lavoro più vicino a casa, e quelli che hanno la responsabilità di assistere familiari con disabilità grave possono essere esentati dal lavoro notturno.

Chi ha un’invalidità superiore al 45% può iscriversi a elenchi speciali delle categorie protette per cercare lavoro, previa valutazione delle proprie abilità lavorative.

Se una persona disabile desidera partecipare a concorsi pubblici, la legge consente l’uso di dispositivi tecnici necessari per sostenere gli esami e agevolazioni nelle prove d’esame.

Vediamo nel dettaglio quanti posti per le categorie protette nei concorsi pubblici e in base a cosa vengono calcolati i posti riservati.

Detrazioni IRPEF familiari a carico

La detrazione per i figli a carico con disabilità è calcolata come segue:

Ecco come dimostrare che un familiare è a carico fiscale: una richiesta formulata spesso per accedere ad agevolazioni.

Agevolazione IVA e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici

I disabili gravi hanno il diritto di pagare solo il 4% di IVA invece del tasso standard al 22% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici.

Questi sussidi comprendono tutti gli strumenti necessari per il recupero e la comunicazione, come ad esempio dispositivi di assistenza alla mobilità o strumenti per la scrittura e la comunicazione.

La Legge 104 e IVA al 4 per cento: in questo articolo, verifichiamo come funziona il calcolo per determinare il prezzo con l’imposta ridotta, quali sono i prodotti ammissibili, e chi può usufruire di tali benefici.

Bonus ristrutturazione per rimozione barriere architettoniche

Hai diritto a un sostegno se hai una grave disabilità o un familiare disabile e vuoi rimuovere le barriere architettoniche nella tua casa.

Puoi ottenere un Bonus barriere architettoniche copre il 50% dei costi fino a 96.000 euro, e puoi richiederlo quando fai la tua dichiarazione dei redditi ogni anno.

Inoltre, per i lavori di ristrutturazione, puoi beneficiare di un’IVA ridotta al 4% se il lavoro è svolto da un appaltatore.

In questo approfondimento parliamo di Bonus barriere architettoniche e IVA al 4%, ovvero in quali casi è possibile l’applicazione dell’aliquota agevolata sui lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche e come funziona.

Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni
Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni. Nella foto: una donna ha un dubbio

Spese detraibili e deducibili

Le spese per l’acquisto di un’auto destinata al trasporto di persone con disabilità possono essere sottratte dal reddito o detratte dalle tasse.

Questo beneficio fiscale è concesso sia ai disabili che alle loro famiglie che li hanno a carico. Inoltre, le agevolazioni si applicano anche alle spese sostenute per l’assistenza domestica e personale.

Legge 104, spese mediche: vediamo in questo articolo quali sono i costi che possono detrarre o dedurre dalle tasse i titolari di questo sostegno.

Legge 104 art 3 comma 3 e 12 giorni: la tabella riassuntiva delle agevolazioni

Ecco una tabella riassuntiva di tutte le agevolazioni a cu si ha diritto con la Legge 104 art comma 3:

Agevolazioni Legge 104 art 3 comma 3Requisiti e caratteristiche
Permesso retribuito di tre giorni al mese– Persona riconosciuta come gravemente disabile secondo l’articolo 3, comma 3 della Legge 104.  
– Il permesso può essere preso in modo continuativo o frazionato.
– Non applicabile se il familiare disabile è ricoverato in strutture di riabilitazione o in ospedale, a meno che il ricovero riguardi disabili in coma vigile o in fase terminale.
Permesso retribuito di due ore al giorno o tre giorni al mese– Disabile lavoratore riconosciuto come gravemente disabile.
– Il permesso può essere preso in modo continuativo o frazionato.
Congedo straordinario retribuito (massimo due anni)– Familiari che assistono persone disabili gravi (genitori di figli con handicap grave, fratelli/sorelle che convivono con il disabile, coniuge convivente o uno dei figli che assistono i genitori conviventi).
Contributi figurativi per pensione anticipata (massimo 5 anni)– Lavoratori con grave disabilità (oltre il 74%).
Esonero dal lavoro notturno per assistenti familiari– Responsabilità di assistere familiari con disabilità grave.
Iscrizione a elenchi speciali per categorie protette– Invalidità superiore al 45%.
Agevolazioni per partecipare a concorsi pubblici– Uso di dispositivi tecnici necessari per sostenere gli esami e agevolazioni nelle prove d’esame.
Detrazione IRPEF per figli a carico con disabilità– Detrazioni variano in base al numero e all’età dei figli con disabilità.
Agevolazione IVA al 4% su sussidi tecnici e informatici– Disabili gravi su acquisto di sussidi tecnici e informatici necessari per il recupero e la comunicazione.
Bonus ristrutturazione per rimozione barriere architettoniche– Grave disabilità o familiare disabile.
– Copertura del 50% dei costi fino a 96.000 euro.  
– Richiedibile annualmente con la dichiarazione dei redditi.
– IVA ridotta al 4% se il lavoro è svolto da un appaltatore.
Detrazione/deduzione per spese per assistenza e trasporto– Spese per l’acquisto di un’auto destinata al trasporto di persone con disabilità.
– Spese sostenute per l’assistenza domestica e personale.
Legge 104 art 3 comma 3: la tabella riassuntiva con tutte le agevolazioni

FAQ (domande e risposte)

Come si ottiene il riconoscimento della Legge 104?

Per ottenere il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104, è necessario seguire alcuni passi. Innanzitutto, bisogna presentare una richiesta al medico competente, che valuterà la situazione medica del familiare con disabilità.

Una volta ottenuto il parere medico, è possibile inoltrare la domanda all’INPS. Dopo l’approvazione della domanda da parte dell’ente, sarà possibile beneficiare delle agevolazioni previste dalla Legge 104, tra cui i giorni di permesso retribuito e altri diritti specifici.

Se uso il permesso ma non assisto la persona disabile, cosa mi può succedere?

Se utilizzi i permessi previsti dalla Legge 104, ma non assisti la persona disabile come dovresti, potresti incorrere in sanzioni o provvedimenti disciplinari da parte del datore di lavoro o dell’ente che gestisce i permessi. È fondamentale utilizzare i giorni di permesso solo quando necessario per l’assistenza alla persona disabile, altrimenti potresti avere conseguenze negative sul posto di lavoro.

Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?

Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi a ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.

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