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Legge 104 art 3 comma 3 caregiver

Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver. Anche chi si prende cura di un disabile grave ha diritto ad agevolazioni lavorative e fiscali. Ecco tutti i diritti dei caregiver.

di Romina Cardia

Novembre 2023

In questo approfondimento parliamo di Legge 104 art 3 comma e caregiver (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver: tabella con tutte le agevolazioni

Cominciamo subito mostrandoti una tabella riassuntiva di tutte le agevolazioni lavorative e fiscali a cui si ha diritto con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver, per poi parlarne nel dettaglio nei prossimi paragrafi:

Agevolazioni Legge 104 art 3 comma 3 e caregiverCaratteristiche dell’agevolazione
Permessi retribuiti di tre giorni al mese– Validi solo se il familiare disabile non è ricoverato in strutture di riabilitazione o ospedali, tranne nei casi di coma vigile o terminale.
Congedo straordinario retribuito fino a due anni– Destinato a genitori di figli con handicap grave, fratelli o sorelle conviventi con il disabile, coniuge convivente o uno dei figli che assistono i genitori conviventi.
Scelta della sede di lavoro più vicina a casa– Possibilità di rifiutare un trasferimento senza consenso.
Esenzione dai turni notturni per garantire assistenza– Applicabile a chi ha a carico un disabile grave secondo la legge 104/92.
Assegno Unico più alto per caregiver di figli con disabilità– Modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, con importi variabili.
Agevolazioni per sussidi tecnici e informaticiAliquota IVA agevolata al 4% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici.
Bonus per ristrutturazione e abbattimento delle barriere architettoniche– Bonus ristrutturazioni con detrazione IRPEF del 50%, fino a una spesa massima di 96.000 euro.
– Detrazione del 75% sulle spese sostenute, prorogata fino al 31 dicembre 2025.
Spese detraibili e deducibili con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver– Detrazioni fiscali del 19% per l’acquisto di auto destinate al trasporto di persone con disabilità.
– Esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione.
– Deducibilità delle spese per l’assistenza specifica, inclusa quella domestica e personale.
Tabella riassuntiva di tutte le agevolazioni con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

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Agevolazioni Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

Permessi e congedo retribuiti

La Legge 104 art 3 comma e caregiver dà la possibilità ai familiari che assistono persone disabili gravi di fruire di due importanti agevolazioni lavorative: i permessi e il congedo retribuiti.

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In caso di riconoscimento dell’handicap grave, il disabile e i familiari fino al 2° grado hanno diritto a un permesso retribuito di tre giorni al mese, da usufruire in modo continuato o frazionato.

Questi permessi sono validi solo se il familiare disabile non è ricoverato in strutture di riabilitazione o ospedali, tranne nei casi di coma vigile o terminale.

Una recente modifica ha eliminato la regola del referente unico dal 13 agosto 2022, consentendo a più soggetti di richiedere i permessi 104 per lo stesso familiare disabile.

Oltre ai permessi, l’articolo 3 comma 3 della Legge 104/1992 garantisce un congedo straordinario retribuito fino a due anni, con un’indennità basata sull’ultima retribuzione.

Questo congedo è destinato ai genitori di figli con handicap grave, ai fratelli o sorelle conviventi con il disabile, al coniuge convivente o a uno dei figli che assistono i genitori conviventi.

Anche il congedo straordinario è concesso solo se non ci sono ricoveri a tempo pieno in ospedali o strutture simili, sia private che pubbliche.

Per richiedere il congedo straordinario è necessario convivere con il portatore di handicap grave, tranne nel caso in cui si sia genitori di figli disabili.

Scopri quali sono i requisiti della convivenza e se è possibile iniziare a fruire dell’agevolazione in attesa del cambio, per chi ancora deve presentare domanda al Comune.

Come fare domanda per permessi e congedo Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

Per ottenere i permessi e il congedo Legge 104 per caregiver, è necessario possedere il verbale di Legge 104.

Il processo inizia con il certificato introduttivo rilasciato dal medico di base dopo l’accertamento di disabilità grave, che viene trasmesso telematicamente all’INPS dal medico.

Una volta ottenuto il numero di protocollo, è possibile inviare la domanda online per permessi e congedi straordinari sul sito dell’INPS, accedendo tramite SPID, CIE o CNS.

Successivamente, il richiedente della Legge 104 deve sottoporsi a una visita presso una Commissione medica dell’ASL, che rilascerà il verbale attestante l’handicap grave secondo la Legge 104.

I permessi e il congedo Legge 104 possono essere utilizzati dai familiari della persona con disabilità, seguendo un ordine di priorità:

Ricorda che per il congedo è necessaria la convivenza con la persona disabile da assistere.

Scopri se puoi fruire dei permessi della Legge 104 con verbale scaduto o devi attendere la revisione dell’invalidità per poter tornare a utilizzarli.

Altre agevolazioni con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

Agevolazioni in materia di lavoro e concorsi

Secondo la Legge 104, i familiari di disabili gravi possono scegliere la sede di lavoro più vicina a casa e rifiutare un trasferimento senza consenso.

Chi ha a carico un disabile grave secondo la Legge 104/92 può essere esonerato dai turni notturni per garantire assistenza al familiare con disabilità.

Scopri come funzionano i permessi 104 in caso di caregiver e disabile che lavora: è possibile richiederli?

Assegno unico più alto per caregiver di figli con disabilità

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti cambiamenti per le agevolazioni destinate ai disabili gravi e alle loro famiglie.

In particolare, l’Assegno Unico per i figli disabili è stato modificato. A partire dal gennaio 2023, l’Assegno Unico può essere erogato per i figli disabili senza limiti di età, con importi che variano fino a un massimo di 189,20 euro per famiglie con un ISEE fino a 16.215 euro.

Per i figli con disabilità, sono previste maggiorazioni fisse dell’importo in base al grado di disabilità, che sono le seguenti:

Queste maggiorazioni sono valide per i figli disabili minorenni e anche per quelli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età.

Dopo i 21 anni, l’assegno unico è di 85 euro al mese per un ISEE fino a 16.215 euro, riducendosi progressivamente fino al minimo di 25 euro per livelli superiori.

Inoltre, per i nuclei familiari con figli affetti da disabilità, è stata confermata la maggiorazione transitoria di 120 euro per il 2023 e il 2024 per coloro che nel 2021 hanno ricevuto gli ANF, assegni al nucleo familiare.

Tutto sul Bonus figli con disabilità 2023: a chi spetta, importi, quando viene pagato e se è ancora possibile presentare domanda.

Agevolazioni per sussidi tecnici e informatici

Secondo la legge 104/92, i disabili gravi e i loro familiari che li assistono possono beneficiare dell’aliquota IVA agevolata al 4% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici, quali strumenti per la riabilitazione e la comunicazione.

Questa agevolazione copre una vasta gamma di spese, da computer a telefoni cellulari e touch screen.

Per ottenere l’agevolazione, la persona disabile deve richiedere un certificato al medico di base che dimostri il collegamento funzionale tra il prodotto e la disabilità.

Inoltre, tali spese sono detraibili dall’IRPEF, consentendo un rimborso d’imposta fino al 19% della spesa, entro il limite di 2.840 euro. Un’opportunità importante per migliorare l’accesso a strumenti essenziali e favorire l’integrazione e la comunicazione.

Collegamento funzionale con Legge 104 per l’IVA al 4%: ecco cosa c’è scritto nel certificato che si presenta al venditore al momento dell’acquisto.

Nel video sotto, Cristina Mariani, caregiver e networker, ci racconta come si occupa della sua mamma senza rinunciare a se stessa. E spiega come i social l’hanno aiutata:

Bonus per abbattimento delle barriere architettoniche

La Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver, per favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche a vantaggio dei disabili gravi e delle loro famiglie, rende disponibile il Bonus barriere architettoniche.

Questa agevolazione può essere richiesta attraverso la dichiarazione annuale dei redditi.

L’ opportunità è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025. La detrazione concessa è del 75% sulle spese sostenute e viene distribuita in cinque quote annuali di uguale importo. Tuttavia, il calcolo si basa su un importo complessivo limitato a:

Ricordiamo che i lavori di rimozione delle barriere architettoniche beneficiano anche dell’IVA agevolata al 4%, applicabile alle prestazioni di servizi da contratti di appalto.

Al momento del pagamento, è fondamentale menzionare il D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, punto 41 ter della tabella A – parte II, nella fattura. Questo assicura l’applicazione corretta dell’aliquota ridotta.

Bonus barriere architettoniche e porte interne: ecco tutto quello che devi sapere su come risparmiare per la sostituzione delle porte interne della tua abitazione se sei una persona disabile o assisti un familiare disabile.

Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver
Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver. Nella foto: una donna anziana e la sua caregiver.

Spese detraibili e deducibili con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

La Legge 104 offre anche la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali e deduzioni dal reddito.

Una delle agevolazioni principali riguarda l’acquisto di un’auto destinata al trasporto di persone con disabilità.

Questa spesa è detraibile al 19%, e oltre a ciò, vi sono ulteriori benefici come l’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione.

I caregiver di persone disabili gravi hanno anche il diritto di dedurre dal reddito le spese sostenute per l’assistenza specifica. Queste agevolazioni si estendono anche alle spese per l’assistenza domestica e personale.

Ecco una tabella con altre detraibili e deducibili con la Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver:

AgevolazioneQuantoSu cosa
Deduzione per servizi domesticiDeduzione dal reddito fino a 1549,37 euroSolo sui contributi previdenziali e assistenziali
Detrazione per l’assistenza personaleDetrazione del 19 per cento fino a 2.100 euro di spesa. Limite di reddito di 40.000 euroSpese per la retribuzione di addetti all’assistenza (anche colf e badanti)
Spese mediche e di assistenza specificaDetrazione del 19% della spesa sostenutaSpese per operatori sanitari e di assistenza con qualifica professionale
Detrazioni per figli disabili a caricoL’importo massimo della detrazione figli disabili è di 1.620 euro se il figlio ha un’età inferiore ai 3 anni; 1.350 euro se il figlio ha un’età superiore ai 3 anni. Aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo, con più di 3 figli a carico.Su ogni figlio a carico cn disabilità
Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver: tabella con le spese detraibili e deducibili

FAQ sulla Legge 104 art 3 comma 3 e caregiver

Qual è la definizione di portatore di handicap grave art 3 comma 3 Legge 104?

La definizione che la Legge 104/92 dà di “portatore di handicap grave”, è quella di un soggetto colpito da una “minorazione, singola o plurima, che abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella relazionale”.

In pratica, i portatori di handicap grave, proprio in base a questa condizione di salute, hanno diritto a una tutela rafforzata rispetto ai soggetti definiti nell’articolo 3 comma 1 della stessa legge, cioè i portatori di handicap che presentano una “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

Come ottenere la Legge 104 art 3 comma 3?

A stabilire se un soggetto è portatore o meno di handicap grave è una Commissione medico legale dell’ASL, integrata da un medico dell’INPS.

L’iter di riconoscimento dell’invalidità è abbastanza articolato e prevede i seguenti passaggi:

la convocazione alla visita per l’accertamento dell’handicap da parte della Commissione medico legale;

Chi è il caregiver?

Secondo la definizione data dalla legge, si definisce caregiver “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della Legge 20 maggio 2016, numero 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, numero 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, numero 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11 febbraio 1980, numero 18”.

Quali sono le attività del caregiver?

Il caregiver o l’assistente familiare volontario, è colui che svolge gratuitamente e quotidianamente attività di assistenza di un parente non autosufficiente. Le attività del caregiver possono essere dirette se assiste la persona non autosufficiente nelle attività primarie, ovvero lavare, vestire, aver cura dell’assistito per l’igiene o per la somministrazione di pasti e farmaci.

Un caregiver di persone disabili gravi può andare in pensione prima?

Sì, ci sono opzioni che permettono al caregiver di andare in pensione prima, come Ape sociale e Opzione Donna.

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