Legge 104, assunzione di un parente come badante. La questione che affrontiamo in questo articolo è piuttosto delicata. L’assunzione di un familiare da parte di una persona con disabilità non sempre è accolta dall’Inps. Ma ci sono casi particolari che rendono possibile l’instaurarsi di questo rapporto di lavoro. Aggiungiti al gruppo Telegram di news su Invalidità e Legge 104 ed Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su Whatsapp, Telegram, Facebook, Instagram e YouTube.
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Legge 104 assunzione di un parente come badante: la legge
Il contratto stipulato con il proprio coniuge ad esempio può essere rifiutato, perché il lavoro prestato in ambito familiare dovrebbe ritenersi a titolo gratuito. Per ovvi motivi: affetti, rapporti di parentela, comunanza di interessi.
Ma non sempre è così. Esiste infatti la possibilità di stipulare dei contratti di lavoro tra familiari, ma devono esserci delle condizioni specifiche di non autosufficienza dell’assistito (datore di lavoro).
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Quest’ultima possibilità (articolo 1 comma 3 della legge numero 1403 del 31 dicembre 1971), prevede che un contratto di lavoro sia valido (in alcuni casi) sia per i coniugi, sia per i familiari fino al terzo grado (anche se non conviventi).
Ma le modalità come vedremo sono diverse.
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Legge 104 assunzione di un parente come badante: il coniuge
Vediamo come funziona per l’assunzione come badante di un coniuge. Partiamo dalla norma, che ritiene sia possibile assumere con un contratto di lavoro domestico un marito o una moglie.
L’Inps esclude l’obbligo assicurativo: le prestazioni sono dovute per affetto (articolo 143 del codice civile) e rientrano tra i doveri coniugali (reciproca assistenza).
Tutto questo renderebbe dunque incompatibile un rapporto di lavoro domestico.
Ma non in tutti i casi.
È infatti possibile instaurare un rapporto di lavoro domestico tra coniugi nei casi in cui il datore di lavoro fruisca dell’indennità di accompagnamento in questi casi specifici:
- assistenza degli invalidi di guerra civili e militari;
- invalidi del lavoro con indennità di accompagnamento;
- assistenza dei mutilati e degli invalidi civili (che rientrano nei casi previsti dalla legge del 30 marzo 1971, numero 118);
- assistenza dei ciechi civili.
Legge 104 assunzione di un parente come badante: altri parenti
Un po’ più semplice l’assunzione di parenti e affini fino al terzo grado. Il contratto di lavoro può essere anche auto certificato con una dichiarazione di responsabilità (circolare Inps numero 89 del 1989).
In questo caso l’Istituto di previdenza potrebbe effettuare dei controlli per evitare degli abusi di legge. Le persone interessate dal contratto (e quindi la persona disabile e il parente assunto), potrebbero essere convocati.
In quel caso bisognerà dimostrare:
- l’onerosità della prestazione: l’obbligo di chi beneficia del servizio di versare una retribuzione per il lavoro svolto;
- la subordinazione: indispensabile per dimostrare l’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente.
Legge 104 assunzione di un parente come badante: accompagnamento
Se il lavoro viene prestato a una persona che fruisce dell’indennità di accompagnamento non è necessario dimostrare nulla, ma solo se rientra in queste categorie:
- grandi invalidi di guerra;
- grandi invalidi per servizio o lavoro;
- mutilati e invalidi civili;
- ciechi civili.
Legge 104 assunzione di un parente come badante: problemi mentali
Se la persona con disabilità ha un problema cognitivo non avrà ovviamente le facoltà di assumere un badante (anche se parente). In questo caso sarà indispensabile l’intervento di un tutore legale: sarà lui ad assumere un familiare che si occupi del congiunto.
Per principio se il tutore è anche il caregiver non potrebbe assumersi, ma la questione potrebbe essere risolta con il supporto di un legale (in questi casi potrebbe essere indispensabile un ricorso).

Legge 104 assunzione di un parente come badante: comunicazione all’Inps
Il servizio online dedicato al lavoro domestico dell’Inps accoglie le comunicazioni di rapporto di lavoro tra coniugi sono se il datore di lavoro ha una invalidità riconosciuta con indennità di accompagnamento.
La comunicazione dell’assunzione di un parente o affine entro il terzo grado sarà “sospesa” dall’Inps in attesa dei controlli previsti.
Legge 104 assunzione di un parente come badante: contributi
Le regole sono molto severe come abbiamo visto. Ma sono state introdotte perché molti sono stati gli abusi negli anni scorsi.
I contributi che saranno versati (e che permettono di maturare i requisiti per una futura pensione) sono in rapporto alle ore settimanali di lavoro e alla retribuzione che viene percepita. In genere quindi, è bene saperlo, si potrebbe maturare un assegno pensionistico molto basso, a volte al di sotto della pensione minima.