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Home / Invalidità Civile » Previdenza e Invalidità / Legge 104 bambini ritardo psicomotorio

Legge 104 bambini ritardo psicomotorio

Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio: ecco come chiedere il riconoscimento dell’handicap, quali sono i requisiti sanitari e a cosa si ha diritto.

di Romina Cardia

Ottobre 2023

In questo approfondimento parliamo di Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Come ottenere la Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio

Per ottenere il riconoscimento della Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio e accedere agli aiuti previsti, segui questi passaggi:

Questa procedura ti permetterà di accedere ai sostegni previsti dalla Legge 104 per i bambini con ritardo psicomotorio.

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Definizioni di handicap e disabilità grave

La Legge 104/92 è una legge importante che stabilisce i diritti e i vantaggi per aiutare le persone con disabilità di varie età.

Tuttavia, per beneficiare di queste protezioni, è essenziale che la condizione di disabilità sia riconosciuta.

L’articolo 3, comma 1 della Legge 104/92 definisce la disabilità come una condizione che causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni o nel lavoro a causa di una diminuzione fisica, mentale o sensoriale stabile o in progressione, che porta a svantaggio sociale o emarginazione.

Inoltre, l’articolo 3, comma 3 della stessa legge specifica che la disabilità è considerata grave quando la diminuzione, singola o multipla, limita l’autonomia personale in modo tale da richiedere assistenza costante e globale, sia a livello individuale che nelle relazioni.

Ecco quali sono i requisiti per richiedere la Legge 104 art 3 comma 3 per bambini, come presentare domanda e a cosa si ha diritto con il riconoscimento della disabilità grave.

Diritti dei bambini e agevolazioni per i genitori: tabella riassuntiva

Ecco una tabella che raccoglie i diritti e le agevolazioni per i bambini con disabilità psicomotoria e per i loro genitori:

Diritti e agevolazioni per i Bambini con ritardo psicomotorioDiritti e agevolazioni per i genitori di bambini con ritardo Psicomotorio
– Soggiorni per curePermessi retribuiti
– Educazione, istruzione e integrazione scolasticaCongedo straordinario
Spazi gialli nei parcheggi pubblici e privati– Lavoro a tempo parziale
Indennità di frequenzaEsonero dal lavoro notturno
– Accompagnamento per bambini con disabilità– Agevolazioni fiscali
 – Parcheggi riservati nei luoghi pubblici e privati per i minori con disabilità
 – Congedo parentale fino al terzo anno di vita del bambino
 – Permesso retribuito fino al terzo anno di vita del bambino
 – Congedo retribuito dopo il terzo anno di vita del bambino
 – Permesso mensile retribuito dopo il terzo anno di vita del bambino
 – Semplificazioni introdotte dalla Legge 114/2014
 – Aumento dei contributi figurativi per i genitori
Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio: tabella riassuntiva delle agevolazioni per i bambini e per i loro genitori

A cosa hanno diritto i bambini

Ottenendo il riconoscimento della Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio, si acquisiscono diritti per i bambini e agevolazioni per i loro genitori.

I minori con una patologia invalidante hanno diritto a:

Anche i minori hanno diritto all’accompagnamento per bambini con disabilità. Scopri nel dettaglio quali sono i requisiti e il processo da seguire per ottenere tale beneficio.

L’indennità di frequenza

In alcuni casi gravi di ritardo psicomotorio, i genitori possono richiedere l’indennità di frequenza, un sostegno finanziario previsto per i minori con disabilità che frequentano la scuola fino ai 18 anni.

Questa indennità, regolamentata dalla Legge 289/90, fornisce un sostegno mensile solo se la disabilità è certificata dall’ASL.

La visita specialistica, che può includere consulenza logopedica per diagnosi precise, è necessaria prima di presentare la domanda.

Per ottenere l’indennità, ci sono requisiti soggettivi, ambientali e reddituali. Il richiedente deve essere cittadino italiano, frequentare un corso scolastico, riabilitativo o professionale, e avere un reddito inferiore a 5.391,88 annui lordi per l’anno 2023. Se si soddisfano i requisiti, si ha diritto a un compenso mensile di 313,91 euro.

È consigliabile ottenere assistenza da personale competente, come un CAF, che fornisce supporto con moduli e procedure.

Scopri tutto quello che è necessario sapere a riguardo dell’istruzione domiciliare per alunni con disabilità: come si attiva? Quando è possibile?

Agevolazioni per i genitori

I genitori o chi si prendono cura di un bambino con handicap potrebbero necessitare di tempo extra per l’assistenza.

La Legge 104 protegge e definisce i diritti e le agevolazioni per genitori lavoratori con figli disabili a carico. Ecco un elenco dei permessi e congedi a cui hanno diritto:

Questi diritti sono garantiti dalla legge, inclusi i parcheggi riservati nei luoghi pubblici e privati per i minori con disabilità. Andiamo a vedere nel dettaglio le agevolazioni lavorative più importanti.

I genitori di figli disabili possono fruire, alternativamente, dei permessi e del congedo retribuiti. Ecco quali sono le regole in merito a Legge 104 e alternanza dei genitori.

Permessi fino al terzo anno di vita del bambino

Fino al terzo anno di vita del bambino con una grave disabilità, la madre o il padre che lavorano possono ottenere un prolungamento del congedo parentale fino a tre anni.

Questo congedo speciale è un periodo di tempo in cui possono assentarsi dal lavoro e continuare a ricevere il loro stipendio.

È concesso ai lavoratori dipendenti che si prendono cura di familiari con una grave disabilità, come stabilito dalla legge del 5 febbraio 1992, numero 104.

In alternativa, i genitori che lavorano possono ottenere 3 giorni di permessi retribuiti al mese, frazionabili anche ad ore.

Come posso frazionare i permessi 104, quali sono le norme le circolari dell’INPS e del ministero. Come si calcolano le ore di permesso rispetto all’orario di lavoro. Come funziona e quali sono i limiti della programmazione delle assenze.

Permessi dopo il terzo anno di vita

Dopo il terzo anno di vita del bambino, i genitori hanno diritto a due anni di congedo retribuito (se non già utilizzati in precedenza) e tre giorni di permesso mensili retribuiti. I permessi non utilizzati in un mese non possono essere accumulati.

Secondo l’articolo 42, comma 5 del Decreto Legislativo n. 151/2001, i congedi devono essere pagati con un’indennità pari all’ultima retribuzione ricevuta e contribuiscono al calcolo della pensione.

Parliamo di Legge 104 condivisa tra genitori: vediamo come utilizzarla per i permessi e se è possibile coinvolgere altri familiari nell’assistenza al figlio disabile, oltre ai genitori.

Permessi in caso di ricovero

Quando la persona disabile è ricoverata a tempo pieno, la Legge 104 non permette ai familiari di ottenere permessi dal lavoro.

Tuttavia, ci sono eccezioni: nel caso dei minori, se il bambino è in coma vigile o in una condizione terminale, e i medici della struttura confermano che ha bisogno di assistenza da un genitore o un familiare, oppure se il paziente deve uscire dalla struttura per visite o terapie, interrompendo il ricovero a tempo pieno e richiedendo l’aiuto del familiare, allora il genitore avrà il diritto di prendere dei permessi dal lavoro.

Aumentano i contributi figurativi per i genitori: come, perché e per quali periodi? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio
Legge 104 per bambini con ritardo psicomotorio. Nella foto: un padre abbraccia la sua bambina

Congedo straordinario

Grazie alla Legge 388/2000, i genitori di minori disabili con condizione di gravità hanno il diritto di usufruire di due anni di congedo straordinario.

Il periodo di congedo fino a due anni, deve essere retribuito con un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione e coperto da contribuzione figurativa ai fini della pensione.

Scopri come funziona la separazione e piano genitoriale.

Semplificazioni introdotte dalla Legge 114 dell’11 agosto 2014

Prima del 2014, quando un ragazzo disabile grave compiva 18 anni, doveva affrontare una nuova valutazione per la sua invalidità.

Se questa valutazione non fosse stata superata, avrebbe perso il suo sostegno finanziario e la pensione che gli spettava come adulto.

 Tuttavia, la Legge 114/2014 ha introdotto dei cambiamenti importanti in questo contesto.

Secondo l’articolo 25, comma 5 della Legge 114/2014, i minori che già ricevono un’indennità e hanno presentato una richiesta amministrativa entro sei mesi prima del loro 18° compleanno, ricevono provvisoriamente le stesse prestazioni che spettano agli adulti disabili una volta raggiunta la maggiore età.

Inoltre, il comma 6 dello stesso articolo stabilisce che i minori che ricevono un’indennità di accompagnamento per disabili ottengono automaticamente le prestazioni economiche destinate agli adulti disabili una volta raggiunta la maggiore età, senza ulteriori valutazioni sanitarie.

L’unico requisito ancora verificato riguarda la situazione economica e sociale (tramite il modello AP70).

FAQ (domande e risposte)

Cosa prevede la Legge 104 per gli alunni con disabilità?

La Legge 104 garantisce agli alunni con disabilità il diritto a misure di supporto che permettano loro di partecipare attivamente all’attività scolastica. Queste misure possono includere l’assegnazione di un insegnante di sostegno, l’estensione dei tempi nelle prove d’esame o l’adeguamento dei materiali didattici.

Come funziona l’inserimento degli alunni con Legge 104 all’interno della classe?

Gli alunni con disabilità prevista dalla Legge 104 vengono inseriti all’interno delle classi comuni, con il supporto di un insegnante di sostegno. Questo insegnante fornisce assistenza personalizzata all’alunno, cercando di favorirne l’autonomia e l’inclusione all’interno del gruppo classe.

Cosa devono fare i genitori per richiedere i diritti previsti dalla Legge 104 per i loro figli?

I genitori degli alunni con disabilità devono presentare una richiesta alla scuola del proprio figlio, allegando la documentazione medica che attesta la disabilità. È importante comunicare in modo chiaro le necessità specifiche dell’alunno, in modo che la scuola possa pianificare le misure di supporto adeguate.

Quali sono i vantaggi dell’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 per gli alunni con disabilità?

L’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 offre numerosi vantaggi agli alunni con disabilità. Essi hanno l’opportunità di apprendere all’interno di un ambiente inclusivo, interagendo con i loro coetanei e sviluppando relazioni sociali. Ciò contribuisce alla valorizzazione delle loro abilità e alla crescita personale.

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