In questo approfondimento parliamo di Legge 104 e box doccia (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 e box doccia: spettano le agevolazioni?
Sì, è possibile fruire della Legge 104 e box doccia, ovvero benefici fiscali per l’acquisto di un box doccia o la ristrutturazione del bagno per persone con disabilità.
Puoi ottenere una detrazione fiscale sulle spese per rimuovere le barriere architettoniche in edifici privati e uno sconto IVA al 4% per l’acquisto di un box doccia o una vasca con sportello progettati per facilitare l’accesso alle persone con disabilità, riducendo il rischio di cadute e infortuni gravi.
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Legge 104 e box doccia per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Molte persone disabili hanno difficoltà a trovare bagni accessibili per le loro esigenze. Di solito, i bagni non sono progettati per la deambulazione agevole o per chi ha gravi impedimenti fisici.
Ciò significa che spesso chi è disabile si trova a dover fare i conti con docce o vasche da bagno inaccessibili.
I bagni ideali per persone disabili dovrebbero essere dotati di maniglie o sostegni che rendono più semplice la mobilità.
Tuttavia, raramente, quando si acquista una casa, si trova già un bagno adatto alle condizioni fisiche di chi è disabile.
Tuttavia, c’è una possibilità per chi è titolare della Legge 104 e desidera sostituire la vasca da bagno con una doccia accessibile.
È possibile richiedere agevolazioni per eliminare le barriere architettoniche. Questo beneficio rientra tra quelli previsti dal Bonus Ristrutturazioni, che include anche l’installazione di montacarichi, ascensori e lavori che migliorano la mobilità delle persone disabili sia all’interno che all’esterno della propria abitazione (Legge 104, articolo 3, comma 3).
Ci sono degli obblighi e delle prescrizioni da rispettare per realizzare un bagno per disabili a norma. Ti mostriamo quali sono e come progettare un bagno per persone disabili accessibile.
Il Bonus barriere architettoniche
Dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, chi effettua lavori su edifici già esistenti può ottenere una detrazione IRPEF.
Questa detrazione viene suddivisa in 5 rate annuali uguali e corrisponde al 75% delle spese sostenute. Tuttavia, il massimo importo detraibile varia in base al tipo di edificio:
- per gli edifici con non più di 8 unità immobiliari, il limite massimo è di 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità;
- per gli edifici con 2-8 unità immobiliari, il massimo è di 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità;
- gli edifici unifamiliari funzionalmente indipendenti possono beneficiare di un massimo di 50.000 euro di detrazione.
Le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali o impianti sostituiti sono anch’esse detraibili.
Il Bonus barriere architettoniche è disponibile per vari tipi di soggetti, inclusi individui, enti pubblici e privati non commerciali, società semplici, associazioni tra professionisti e soggetti con reddito d’impresa.
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La Legge 236 del 1989
Attenzione, però: per sostituire la vasca da bagno con un box doccia e aver diritto a risparmi fiscali per rimuovere le barriere architettoniche, devi soddisfare i requisiti stabiliti dalla Legge numero 236 del 1989.
Se opti per un piatto doccia a filo di pavimento al posto di uno con gradini o una vasca da bagno, puoi accedere al Bonus barriere architettoniche.
Tuttavia, dovrai dimostrare, tramite un certificato medico, che questa sostituzione è necessaria per migliorare la mobilità di una persona disabile che utilizzerà il box doccia.
Questo vuol dire che possono accedere all’agevolazione anche le persone che hanno fiscalmente a carico il disabile.
Ricapitolando: la sostituzione della vasca da bagno con un box doccia può essere agevolata fiscalmente solo se rispetti le regole specifiche della legge, e dovrai dimostrare la sua necessità per migliorare la mobilità di una persona disabile.
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Legge 104 e box doccia: l’IVA al 4%
Chi ha diritto a questa agevolazione può beneficiare di un’IVA agevolata al 4% al momento dell’acquisto.
Per ottenere questo vantaggio, la persona disabile o il suo familiare che lo assiste deve fornire al venditore una copia del certificato che conferma l’invalidità permanente.
Questo certificato viene rilasciato dalla Commissione medica dell’Asl dopo una visita di controllo, e sul verbale di questa visita verranno indicati i requisiti per richiedere gli sconti fiscali previsti dalla Legge 104.
FAQ (domande e risposte)
Il Bonus barriere architettoniche è cumulabile con altre detrazioni?
No, il Bonus barriere architettoniche e IVA al 4 per cento non può essere fruito contemporaneamente alla detrazione del 19% per le spese sanitarie relative ai mezzi necessari per il sollevamento di una persona con disabilità.
Come ottenere il Bonus barriere architettoniche per case in affitto?
Per ottenere il Bonus barriere architettoniche per case in affitto basta valorizzare la spesa nella dichiarazione dei redditi, e la detrazione verrà riconosciuta in 5 anni.
Cosa dice l’articolo 24 della Legge 104 sulle barriere architettoniche?
L’articolo 24 della Legge 104/92 stabilisce le procedure e gli adempimenti necessari per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La normativa richiede che tutte le opere edilizie relative a edifici pubblici e privati aperti al pubblico rispettino le regole sul superamento delle barriere architettoniche in vigore.
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