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Legge 104 convivente

Legge 104 per una persona convivente. Eliminazione del referente unico, riconoscimento del convivente di fatto e semplificazione del criterio di convivenza con l’assistito: tutte le novità.

di Romina Cardia

Ottobre 2023

In questo approfondimento parliamo di Legge 104 per una persona convivente (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Legge 104 per una persona convivente

A partire dal 2022, ci sono delle importanti novità sulla Legge 104 per una persona convivente, confermate da successivi messaggi e circolari dell’INPS.

Con la circolare numero 39 del 4 aprile 2023, l’INPS ha spiegato nuove e importanti regole riguardanti i benefici per i dipendenti del settore privato previsti dalla Legge 104.

Queste regole sono state introdotte attraverso il Decreto Conciliazione (decreto legislativo 30 giugno 2022, numero 105), e rappresentano un passo avanti per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro per coloro che forniscono assistenza.

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Queste novità eliminano le differenze di trattamento tra diverse tipologie di famiglie in questo contesto.

Per quanto riguarda la convivenza, la nuova regola mette in primo piano l’importanza di fornire assistenza alle persone disabili.

È particolarmente utile per coloro che assistono i disabili, ma non vivono con loro, come figli o fratelli adulti.

Quando si richiede il congedo straordinario previsto dalla Legge 104, non è più necessario che la convivenza con la persona disabile sia già stabilita al momento della presentazione della domanda.

Tuttavia, è fondamentale che questa convivenza venga stabilita entro l’inizio del periodo di congedo richiesto.

Per fare ciò, la persona che richiede il congedo deve compilare una domanda online presso l’INPS e fornire una dichiarazione personale, sotto la propria responsabilità, in cui si impegna a stabilire la convivenza con la persona disabile prima dell’inizio del periodo di congedo richiesto e a mantenerla per tutta la sua durata.

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Le altre novità

Ci sono però altre novità, oltre alla Legge 104 per una persona convivente.

Le principali novità includono:

Queste modifiche sono state introdotte per migliorare la situazione dei lavoratori che devono prendersi cura di familiari disabili e per garantire un trattamento equo per tutte le tipologie di famiglie.

Legge 104 e convivenza di fatto: si ha diritto alle agevolazioni lavorative? E come si dimostra la convivenza di fatto? Ne parliamo in questo articolo.

Eliminato il referente unico

Dall’entrata in vigore del Decreto Conciliazione, non esiste più un “referente unico dell’assistenza” che aveva il diritto esclusivo ai giorni di permesso, oltre ai genitori.

Ora, più persone che hanno diritto ai permessi mensili previsti dalla legge 104 possono utilizzarli per assistere lo stesso individuo disabile.

Tuttavia, il numero massimo di giorni fruibili resta fissato a tre al mese e non possono essere usati da più persone contemporaneamente.

Se il lavoratore stesso è in situazione di disabilità grave, mantiene il diritto a usufruire dei tre giorni mensili o dei riposi orari giornalieri alternativi, come previsto dalla Legge 104, anche in contemporanea con i permessi delle persone che prestano assistenza.

Tuttavia, non è possibile cumulare i giorni di permesso mensili con il prolungamento del congedo parentale o le ore di riposo alternative previste dalla Legge 151/2001.

Per ottenere questi permessi, è necessario presentare una domanda online all’INPS, allegando la dichiarazione del disabile che indica l’intenzione di farsi assistere dalla persona che presenta la richiesta.

Vediamo come funziona la Legge 104 per la madre: ci riferiamo alla madre che assiste un figlio disabile e, nell’altro caso, al figlio che assiste la madre.

Congedo straordinario anche al convivente di fatto

l Decreto Conciliazione ha aggiunto i conviventi di fatto alla lista delle persone che possono richiedere il congedo straordinario retribuito Legge 104, come i coniugi e i partner delle unioni civili.

L’INPS, nell’illustrare questa disposizione, ricorda che la convivenza stabile (che è definita nell’articolo 1 della Legge n. 76/2016) deve essere dimostrata attraverso una “dichiarazione anagrafica”.

In altre parole, per ottenere il riconoscimento della convivenza, è necessario presentare un atto specifico presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza.

Per richiedere il congedo straordinario, è necessario compilare un modulo online presso l’INPS. Questa richiesta deve essere accompagnata da una semplice dichiarazione sostitutiva di certificazione che confermi la convivenza di fatto.

In alcune situazioni specifiche, puoi fare domanda per ottenere la Legge 104 per la nonna. Vediamo quali sono queste condizioni e in che modo si possono utilizzare i permessi retribuiti e il congedo straordinario.

Legge 104 per una persona convivente
Legge 104 per una persona convivente. Nella foto: una donna e un uomo conviventi
Familiari a cui è riconosciuto il congedo

La circolare dell’INPS stabilisce chi può usufruire del congedo per assistere una persona disabile in gravi condizioni, dando priorità in questo ordine:

FAQ sulla Legge 104 per una persona convivente

Chi sono i conviventi di fatto?

La definizione la fornisce il comma 36 dell’articolo 1 della Legge Cirinnà. Per conviventi di fatto si intendono due persone maggiorenni (dello stesso o di diverso sesso), che sono unite da legami affettivi stabili di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale. I conviventi di fatto non sono vincolati da rapporti di parentelaaffinità adozione, oppure da matrimonio o unione civile. Sono, dunque, tutti coloro che, non essendo parenti, hanno deciso di convivere e non sposarsi.

Come si dimostra la convivenza di fatto?

La prova migliore è un’autocertificazione in carta libera, da presentare presso il proprio Comune di residenza. Con questo documento, i conviventi dichiarano di convivere allo stesso indirizzo anagrafico e di essere una coppia legata da un vincolo affettivo stabile. L’autodichiarazione può essere sottoscritta e firmata dal richiedente o dai richiedenti in presenza del dipendente comunale addetto al registro dell’anagrafe, oppure può essere inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, Pec fax, o ancora può essere presentata allegando una copia fotostatica di un documento di identità.

All’autocertificazione possono essere allegate:

Successivamente il Comune, fatte le opportune verifiche sui dichiaranti, rilascerà o meno il certificato di residenza e lo stato di famiglia.

Chi può prendere la 104 per due persone?

Diversi familiari possono usufruire, a turno, dei permessi per assistere lo stesso familiare disabile, come previsto dall’articolo 3 comma 3 della Legge 104/1992, con un limite massimo di tre giorni mensili complessivi. Prima di questa modifica, l’alternanza era permessa solo ai genitori che assistevano un figlio disabile, ma ora questa possibilità viene estesa a tutti coloro che hanno il diritto di fruire dei permessi previsti dalla Legge 104.

Quante persone si possono assistere con Legge 104?

Più persone aventi diritto possono alternarsi nell’utilizzo dei permessi previsti dalla Legge 104 per fornire assistenza alla stessa persona con grave disabilità. Inoltre, i congedi straordinari saranno concessi anche ai conviventi di fatto.

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