In questo approfondimento parliamo di Legge 104 con diabete e permessi per i familiari (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Legge 104 con diabete e permessi per i familiari: quando è riconosciuta
Chiariamo fin da subito che la Legge 104 con diabete e permessi per i familiari può essere richiesta solo se alla persona diabetica è stata riconosciuta la Legge 104 art. 3 comma 3, ovvero quando è presente una condizione di handicap grave.
In linea generale, permessi retribuiti e congedo straordinario sono due agevolazioni lavorative concesse dalla Legge 104/1992 sono in condizione di gravità dell’handicap.
A questo punto dobbiamo capire quando il diabete viene valutato “grave”.
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Quando il diabete viene valutato “grave”
Quindi, per ottenere la Legge 104 con diabete e permessi familiari, il diabete deve essere valutato come “handicap grave”, cosa che può essere ottenuta solo se ti viene riconosciuta una percentuale di invalidità compresa tra il 91 e il 100 per cento.
La percentuale tra il 91 e il 100 per cento di invalidità prevede la presenza di diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV).
È questa fascia, infatti, che riconosce la gravità della tua patologia e che ti dà anche diritto a fare richiesta per la Legge 104 e vederti eventualmente applicare il comma 3 (gravità dell’handicap).
Attenzione, però, perché il riconoscimento dell’handicap non è automatico. Nel senso che non hai automaticamente diritto alle agevolazioni fiscali e lavorative Legge 104 se ti viene attribuita una percentuale di invalidità tra il 91 e il 100 per cento.
Invalidità civile e handicap, infatti, sono due condizioni che vengono riconosciute tramite due diverse valutazioni: vediamo quali.
Differenza tra invalidità e handicap
La Legge 104 può essere richiesta dalle persone con diabete a partire dal 42% di invalidità. Tuttavia, avere solo il 42% o addirittura il 100% di invalidità non garantisce l’accesso alle agevolazioni della Legge 104, a meno che non sia riconosciuto anche lo stato di handicap dalla Commissione Medica dell’ASL.
È importante comprendere la differenza tra invalidità e handicap. L’invalidità riguarda la perdita parziale o totale della capacità di svolgere attività lavorative o funzioni quotidiane a causa di menomazioni fisiche, psichiche, intellettive, uditive o visive.
D’altra parte, l’handicap si riferisce a una difficoltà sociale vissuta dalla persona disabile nell’inserirsi nella società, andando oltre la sfera lavorativa.
Per ottenere la Legge 104 con il diabete, è necessario che la Commissione Medica riconosca lo stato di handicap, valutando la difficoltà nell’inserimento sociale dovuta alla patologia. Ecco i passaggi per fare domanda:
- Ottenere un’invalidità di almeno il 42%.
- Assicurarsi che la percentuale sia compresa tra il 91 e il 100% per accedere all’articolo 3, comma 3, della Legge 104.
- Richiedere il riconoscimento dello stato di handicap alla Commissione Medica dell’ASL, dimostrando la difficoltà nell’inserimento sociale a causa del diabete.
Se la Commissione ti riconosce una condizione di handicap grave correlata al diabete, allora hai diritto alla Legge 104 e permessi per i familiari e per te stesso e per i familiari che ti assistono.
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Legge 104 con diabete e per permessi per i familiari: in cosa consistono
I permessi retribuiti Legge 104 sono un’agevolazione lavorativa prevista dall’articolo 33, comma 3, della Legge 104 ed è un diritto sia per il lavoratore disabile, sia per il familiare che lo assiste.
Consistono in un periodo di astensione lavorativa pari a 3 giorni al mese o frazionabile in ore (2 ore al giorno), a seconda delle esigenze.
Possono richiedere i permessi lavorativi con la 104:
- i familiari del disabile grave (il coniuge o i genitori biologici o adottivi);
- i parenti o affini entro il secondo grado;
- i parenti o affini entro il terzo grado, qualora i genitori o il coniuge della persona disabile in situazione di gravità abbiano compiuto 65 anni di età oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Nel corso degli anni ci sono state delle importanti modifiche per il ruolo di caregiver (o assistente), a iniziare dalla legge Cirinnà del 2016, con la quale anche il convivente di fatto e la parte dell’unione civile hanno gli stessi diritti del coniuge, dei parenti o degli affini (circolare INPS numero 38 del 2017 e numero 36 del 2022).
L’ultima conquista è l’abolizione del referente unico: dall’agosto del 2022, più familiari possono assistere lo stesso disabile, alternandosi tra loro.
Anche i genitori di figli disabili diabetici possono fruire, alternativamente, dei permessi e del congedo retribuiti. Ecco quali sono le regole in merito a Legge 104 e alternanza dei genitori.

Quanti permessi per i familiari spettano
A seconda della situazione e del richiedente, cambiano le condizioni di fruizione dei permessi lavorativi che, ricordiamolo, sono retribuiti e coperti da contribuzione figurativa.
Il lavoratore disabile in condizione di gravità può richiedere, alternativamente:
- 2 ore di permesso giornaliero;
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.
I genitori biologici, adottivi o affidatari di figli disabili gravi possono ottenere permessi in base all’età del figlio, se questi ha meno di tre anni, possono beneficiare, in modo alternato, di:
- 2 ore di permesso giornaliero;
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore;
- prolungamento del congedo parentale;
Se il figlio con disabilità grave ha un’età compresa tra i 3 e i 12 anni o in caso di adozione entro i 12 anni di età, dall’ingresso in famiglia del minore, i genitori biologici, adottivi o affidatari hanno diritto a:
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore
- prolungamento del congedo parentale.
Infine, il coniuge o parte dell’unione civile o convivente di fatto, i parenti e gli affini di disabili gravi e i genitori biologici, adottivi o affidatari di figli disabili gravi hanno diritto a:
- 3 giorni di permesso mensile, frazionabili anche in ore.
In merito alle due ore di permesso si considera come base di riferimento l’orario lavorativo giornaliero superiore o pari a 6 ore, in caso di giornata lavorativa con meno di 6 ore, il permesso si riduce ad un’ora.
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Legge 104 e permessi lavorativi “doppi”
La Legge 104 consente a un lavoratore disabile grave, di fruire dei 3 giorni di permessi retribuiti e assistere, contemporaneamente, il coniuge o un familiare con disabilità grave (circolare INPS numero 39 del 2023).
Di conseguenza avrà diritto a permessi lavorativi doppi (6 giorni al mese). Lo stesso discorso vale per il caregiver che assiste due familiari con disabilità gravi: anche a lui spettano 6 giorni di permessi retribuiti al mese.
Ricordiamo che non è possibile cumulare giorni di permesso: l’agevolazione va sfruttata mese per mese. Dunque, se in un mese, il disabile o il caregiver ha fruito di 2 giorni di permesso, il giorno di permesso residuo viene perduto.
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FAQ su Legge 104 e diabete
La richiesta della Legge 104 con diabete può essere fatta anche per i minori?
Sì, se hai un figlio che soffre di diabete e ha difficoltà di inserimento sociale, puoi fare richiesta di Legge 104 con diabete, anche in concomitanza dell’indennità di frequenza, che viene riconosciuta ai minori con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri dell’età. Nei minori, la Legge 104 con diabete va sempre revisionata al compimento del diciottesimo anno di età, anche se la Commissione può decidere di effettuare anche prima una visita di revisione.
Con il diabete spetta l’indennità di accompagnamento INPS?
L’indennità di accompagnamento INPS è un beneficio che può essere erogato a persone con gravi disabilità che richiedono assistenza continua e quotidiana. Tuttavia, il diabete da solo potrebbe non essere sufficiente per ottenere questo tipo di indennità. Per qualificarti per l’indennità di accompagnamento INPS, è necessario dimostrare che il diabete ha causato gravi limitazioni nella tua capacità di svolgere le attività quotidiane senza assistenza. Quindi, se hai il diabete, dovrai fornire documentazione medica dettagliata e dimostrare che hai bisogno di assistenza continua a causa delle complicanze legate al diabete. In caso di approvazione, potresti avere diritto a questa indennità.
Si può guidare la macchina con il diabete?
Sì, in generale, le persone con diabete possono guidare la macchina. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni importanti da prendere per garantire la sicurezza stradale. Ecco alcune linee guida da seguire:
- Monitoraggio costante: assicurati di tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue in modo regolare. Monitora attentamente la glicemia prima di metterti al volante.
- Trattamento: segui attentamente il tuo piano di trattamento per il diabete, che potrebbe includere dieta, esercizio fisico e l’uso di farmaci. Mantieni i tuoi livelli di zucchero nel sangue nella gamma target.
- Snack di emergenza: porta sempre con te uno snack per affrontare rapidamente un’ipoglicemia, nel caso ne avessi bisogno durante la guida.
- Conoscenza dei sintomi: sii consapevole dei sintomi dell’ipoglicemia (bassa glicemia) e dell’iperglicemia (alta glicemia) e sappi come reagire in caso di emergenza.
- Comunicazione: informa la tua famiglia e i tuoi amici che hai il diabete e condividi con loro le tue precauzioni durante la guida.
- Esami medici regolari: sottoponiti a controlli medici regolari per assicurarti di essere in grado di guidare in sicurezza.
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