Legge 104 e maggiorazione: quando spetta l’aumento?

Legge 104 e maggiorazione: cos’è la maggiorazione contributiva e chi ne ha diritto? Scoprilo in questo articolo.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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4' di lettura

Legge 104 e maggiorazione – Il versamento dei contributi e l’accesso alla pensione sono un argomento scottante per tutti i lavoratori. Nel caso delle persone disabili, diventa ancora più spinoso se si pensa che alcuni lavoratori hanno diritto a una maggiorazione contributiva e altri no. Vediamo insieme i casi in cui è riconosciuta la maggiorazione (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Legge 104 e maggiorazione: cos’è e come funziona?

La legge 104 tutela le persone portatrici di handicap a cui è stata riconosciuta una determinata percentuale di invalidità. Il riconoscimento avviene in seguito a una visita medica svolta da una commissione medico legale presso l’Asl di competenza della persona interessata. La procedura e i tempi per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile sono descritti in questa guida.

In base alla gravità della propria condizione (media o grave) e alla percentuale di invalidità sono previste una serie di agevolazioni, che puoi trovare in questo articolo. Tra queste, ad esempio vi è la maggiorazione contributiva per lavoratori con disabilità. Vediamo meglio di che si tratta.

Tutte le tabelle per l’invalidità civile suddivise per patologie con relative percentuali

Per agevolare il raggiungimento della pensione anticipata, che prevede 40 anni di contributi versati, la legge 388/2000 ha approvato la maggiorazione contributiva per alcuni lavoratori invalidi. Nello specifico, il lavoratore invalido ha diritto a due mesi di contribuzione aggiuntiva per ogni anno di lavoro svolto, fino a un massimo di 5 anni di contributi. Oppure, per periodi di attività lavorativa inferiori a un anno, l’agevolazione viene riconosciuta in misura proporzionale (1/6 per ogni settimana di lavoro). In pratica:

  • chi ha lavorato 6 mesi avrà un mese di contribuzione figurativa;
  • chi ha lavorato 2 anni, avrà 4 mesi di contribuzione;
  • chi ha lavorato 6 anni, avrà un anno di contribuzione.

Tuttavia, per accedere a questo beneficio, che non è assolutamente da poco, sono previsti alcuni requisiti. È per questo motivo che riguarda solo alcuni lavoratori invalidi, non tutti. Per sapere chi ne ha diritto, leggi il prossimo paragrafo.

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Legge 104 e maggiorazione: quando spetta?

Legge 104 e maggiorazione: a chi spetta?

Come anticipato, i contributi accreditati per effetto della maggiorazione sono riconosciuti solo ad alcune categorie di lavoratori invalidi, pubblici e privati.

In particolare, il beneficio spetta a:

  • lavoratori invalidi civili con invalidità riconosciuta superiore al 74% (attenzione: non pari al 74%, ma superiore; quindi a partire dal 75%);
  • lavoratori sordi civili;
  • lavoratori invalidi di guerra e civili di guerra;
  • invalidi per causa di servizio (nel rapporto di pubblico impiego e con infermità come da Dpr 834/81 comprese nelle prime quattro categorie);
  • invalidi del lavoro con invalidità, superiore al 74%, accertata e riconosciuta dall’Inail.

Invalidità civile: tutti gli importi

Inoltre, c’è una precisazione da fare: la maggiorazione non vale per tutta la vita lavorativa, ma solamente per periodi di lavoro effettivamente svolto e a partire dal riconoscimento dell’invalidità. Infatti, se per esempio una persona ha iniziato a lavorare nel 2002, ma è stata riconosciuta invalida nel 2004, la maggiorazione avrà valore dal 2004 in poi.

Legge 104 e maggiorazione: quando si è esclusi?

Finora abbiamo visto in cosa consiste la maggiorazione contributiva per lavoratori invalidi e chi ne ha diritto. Vediamo adesso in quali casi si viene esclusi dall’agevolazione.

Innanzitutto, sono esclusi da questo beneficio i titolari di assegno ordinario di invalidità, che ricordiamo essere una prestazione di tipo previdenziale erogata dall’INPS, che spetta ai lavoratori con una percentuale di invalidità accertata almeno del 67%.

Ricevi subito la guida illustrata con tutte le agevolazioni per l’invalidità civile

Invalidità civile al 67 per cento: la lista delle agevolazioni

Inoltre, il calcolo per il riconoscimento della maggiorazione non include i periodi coperti da contribuzione figurativa (ossia i permessi legge 104 e il congedo straordinario retribuito), da contribuzione volontaria o da riscatto, cioè tutti i periodi in cui non si è svolta un’effettiva attività lavorativa.

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