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Indice
Cosa prevede la Legge 104 e inclusione scolastica
La Legge 104 e inclusione scolastica promuove l’inserimento in ambito scolastico degli alunni con disabilità.
Questa legge, nota anche come legge quadro sull’handicap, ha introdotto importanti cambiamenti culturali, affrontando il tema dell’integrazione sociale e scolastica degli alunni con disabilità, considerando il benessere complessivo di ciascun individuo.
La legge è stata progettata in modo da garantire un’educazione inclusiva completa e organica. Nel corso degli anni, alcuni aspetti della legge sono stati rivisti tramite il decreto legislativo 66/2017, il quale ha cercato di razionalizzare l’approccio all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
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Il testo originale della Legge 104 stabiliva l’obbligo di sviluppare alcuni documenti di riferimento in collaborazione tra le scuole e altre realtà, al fine di sostenere il processo di integrazione.
Questa legislazione ha permesso alle scuole di impegnarsi nell’effettiva inclusione degli studenti con disabilità, adottando strategie personalizzate.
Tuttavia, spesso la mancanza di risorse e di personale specializzato ha rappresentato una sfida per le scuole nell’attuazione di questi piani. I documenti chiave richiesti dalla legge erano:
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Profilo di funzionamento, Progetto Educativo Personalizzato, Piano annuale dell’inclusione
I documenti relativi all’inclusione scolastica sono stati recentemente aggiornati attraverso leggi e linee guida, comprese nel decreto legislativo n. 66 del 2017 e nelle Linee guida sull’inclusione del 2019.
Queste revisioni sono state influenzate anche dal decreto legislativo n. 59/2017, derivato dalla Legge 107/2015, che ha impattato sui percorsi di formazione per il sostegno.
I principali documenti di riferimento sono ora i seguenti:
- Profilo di Funzionamento: questo documento è redatto dopo aver effettuato un accertamento in età evolutiva, seguendo i principi del modello bio-psico-sociale derivato dalla Classificazione Internazionale della Disabilità e della Salute (ICF) delle Nazioni Unite. Questo documento è essenziale per la creazione di un progetto individuale.
- Progetto Educativo Individualizzato: questo progetto è elaborato da un gruppo operativo per l’inclusione ed è fondamentale per scambiare informazioni tra diverse scuole e deve essere rivisto periodicamente durante l’anno, se necessario. Si tiene conto delle condizioni di disabilità e si definiscono gli obiettivi educativi, gli strumenti, le tecnologie e le strategie per garantire l’inclusione scolastica. Questo progetto è anche importante per la fornitura di supporto, la valutazione e l’esperienza di alternanza scuola-lavoro nella scuola secondaria di secondo grado.
- Piano Annuale dell’Inclusione: questo piano è definito e condiviso in ogni istituzione scolastica e fa parte integrante del piano triennale dell’offerta formativa dell’istituzione.
Cambia il PEI per studenti con disabilità: dopo le polemiche, le proteste e la solenne bocciatura del Tar sono stati modificati i Piani Educativi Individualizzati per gli studenti con disabilità. Vediamo su quali aspetti è intervenuto il ministero e cosa cambia per i ragazzi e le famiglie.
Gruppi di lavoro
Decreto legislativo n. 66/2017 e le linee guida del 2019 hanno apportato modifiche anche ai gruppi di lavoro impegnati nell’inclusione. Ecco di seguito quali sono i gruppi di lavoro per la Legge 104 e integrazione scolastica:
- Gruppo di Lavoro Operativo (GLO): questo nuovo gruppo è responsabile della creazione e attuazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).
- Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI): il GLI supporta il Collegio Docenti nella pianificazione e attuazione del Piano Annuale per l’Inclusione. È presieduto dal dirigente scolastico e coinvolge docenti, personale ATA, specialisti dell’ATS, genitori, professionisti interni ed esterni alla scuola. Gli studenti, in particolare quelli della scuola secondaria di secondo grado, possono partecipare al GLI in modo consapevole, senza obbligo di valutazione.
- Gruppo per l’Inclusione Territoriale (GIT): questo gruppo include un dirigente tecnico o scolastico come presidente, tre dirigenti scolastici dell’ambito territoriale, due docenti per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione. Le sue funzioni includono la valutazione delle risorse di sostegno didattico e la presentazione di proposte all’USR (Ufficio Scolastico Regionale). Il GIT può anche collaborare con altre realtà territoriali, istituzionali e associative.
- Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR): questo organismo presso gli Uffici Scolastici Regionali fornisce consulenza e propone soluzioni all’USR per definire, attuare e verificare accordi di programma. Si occupa di continuità delle azioni sul territorio, orientamento e percorsi integrati scuola-territorio-lavoro, sostenendo i GIT e le reti di scuole nella formazione in servizio del personale scolastico.
- Coinvolgimento del personale ATA: Il personale ATA è coinvolto nell’autonomia degli alunni disabili, con l’obiettivo di condividere con loro il Piano Educativo Individualizzato per garantire l’inclusione.
- Progetto Individuale: questo strumento, previsto dalla Legge n. 328/2000, è elaborato in collaborazione con il team multidisciplinare e la persona con disabilità o la sua famiglia. Serve a individuare risorse, strategie e azioni per garantire l’inclusione della persona nel contesto di vita scelto. Il progetto individuale promuove l’autonomia e l’inclusione nella società attraverso interventi personalizzati e coordinati.
Chi è, cosa fa e come richiedere l’assistente per autonomia e comunicazione. L’obbligo degli enti locali e i diritti degli alunni e studenti con disabilità dovuta a qualsiasi causa.
Linee guida inclusione
Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 66, sono state apportate alcune importanti modifiche anche alle Linee guida sull’inclusione scolastica. Ecco un riassunto delle principali novità:
- la richiesta di accertamento della disabilità deve essere presentata direttamente all’INPS;
- nella valutazione delle ore di sostegno, si prevede un coinvolgimento diretto anche della famiglia;
- le nuove Linee guida pongono un forte accento sul coinvolgimento dell’intera comunità scolastica e della comunità di appartenenza dello studente diversamente abile;
- l’accertamento in età evolutiva è un passo preliminare per l’inclusione e l’approvazione del profilo di funzionamento, seguendo le indicazioni del documento ICF e del Piano Educativo Individualizzato;
- si enfatizza il ruolo del gruppo per l’inclusione territoriale nella pianificazione e consultazione delle attività, coinvolgendo le associazioni locali rappresentative;
- il coinvolgimento diretto dello studente è previsto nel gruppo di lavoro operativo.
L’attuazione completa di queste nuove Linee guida è iniziata nel periodo scolastico 2020/2021.
Anche i bambini e i loro genitori possono ottenere i benefici della Legge 104. Tuttavia, la valutazione è un po’ differente rispetto a quella che viene fatta per una persona invalida adulta. Vediamo quindi quando la Legge 104 spetta per i bambini e a cosa si ha diritto.

Obiettivi delle modifiche alla Legge 104 e integrazione scolastica
Il diritto allo studio è un diritto sancito dalla Costituzione (articolo 34) ed è regolamentato da leggi specifiche che assicurano a tutti, compresi gli studenti con difficoltà di apprendimento, disagi personali, disabilità o patologie particolari, l’accesso e la partecipazione alla scuola e ai percorsi di formazione.
La Legge 104/1992 (articolo 12) garantisce che le difficoltà di apprendimento o le disabilità non possono impedire l’educazione, promuovendo l’integrazione scolastica per sviluppare le potenzialità degli studenti con disabilità.
Questo diritto si applica alle scuole materne, alle classi regolari di tutte le istituzioni scolastiche e alle università.
La normativa più recente ha introdotto il concetto di “profilo di funzionamento” basato sul modello bio-psico-sociale dell’ICF dell’OMS, che sostituisce la diagnosi funzionale tradizionale.
l PEI è un progetto specifico per gli studenti con disabilità, redatto annualmente, che include obiettivi di riabilitazione, socializzazione e istruzione.
Questo approccio si concentra sulla socializzazione, la comunicazione, l’autonomia, l’orientamento, la dimensione cognitiva e l’apprendimento, invece di concentrarsi solo sui deficit.
Il PEI è sviluppato da un Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), composto da docenti, il dirigente scolastico o suo delegato, i genitori o responsabili dell’alunno con disabilità, professionisti interni ed esterni alla scuola e un’unità di valutazione multidisciplinare.
Entro giugno di ogni anno scolastico, viene redatto il PEI Provvisorio, mentre entro il 30 ottobre viene redatto il PEI definitivo, con validità annuale. L’obiettivo è uniformare il linguaggio e garantire i diritti degli studenti con disabilità in tutto il paese.
FAQ sull’integrazione scolastica
Qual è la differenza tra l’integrazione scolastica e l’inclusione scolastica?
L’integrazione scolastica si concentra sull’inserire gli studenti con disabilità o esigenze speciali nelle scuole ordinarie. L’inclusione scolastica va oltre e cerca di creare un ambiente in cui tutti gli studenti, inclusi quelli con esigenze speciali, si sentano accettati, rispettati e valorizzati.
Chi sono gli studenti beneficiari dell’integrazione scolastica?
Gli studenti beneficiari dell’integrazione scolastica sono quelli con disabilità, sia fisiche che cognitive, che necessitano di supporti aggiuntivi per apprendere o partecipare alle attività scolastiche.
Come vengono forniti i servizi di supporto agli studenti con disabilità nell’ambito dell’integrazione scolastica?
I servizi di supporto possono includere l’assistenza di insegnanti specializzati, l’adattamento dei materiali didattici, l’uso di tecnologie assistive, l’organizzazione di supporti personalizzati e la collaborazione con professionisti della salute.
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