Una buona lettera di presentazione può fare una grande differenza nella ricerca del lavoro dei tuoi sogni. E, se ci segui lo sai, di lavoro parliamo spesso sul nostro sito: pubblichiamo tutti i giorni annunci aggiornati e posizioni aperte. Ma come si può ottenere un colloquio per avere il posto che cerchi?
Proprio per rispondere a questa domanda, oggi parliamo della Lettera di Presentazione, uno strumento indispensabile ed utile per presentarci al meglio ai selezionatori. Offriamo i modelli per redigerla al meglio e consigli pratici da seguire subito.
Prima di proseguire, però, se stai cercando lavoro ricordati di consultare la nostra rubrica per rimanere sempre aggiornato sugli ultimi aggiornamenti.

Cos’è la Lettera di Presentazione?
Questo tipo di documento è spesso il primo passo conoscitivo tra te e il recruiter. In pratica è la prima impressione che offrirai all’azienda per cui ti stai candidando e, come diceva Oscar Wilde, “non c’è una seconda occasione per fare una prima buona impressione“.
L’importanza nella compilazione è essenziale anche per fare in modo che chi la sta leggendo si incuriosisca e vada ad esaminare il tuo curriculum.
In poche parole, la Lettera di Presentazione è il primo scoglio da superare nella fase di selezione.
A chi va indirizzata? Risali al reclutatore
La ricerca di un lavoro è qualcosa da affrontare con serietà e quindi anche ogni step per ottenerlo deve essere preparato con cura. Per questo, la tua lettera, va indirizzata ad un destinatario specifico.
Questo implica una ricerca per capire chi la leggerà, così da intestare la lettera direttamente a lui o lei. Presentarsi facendo capire che si è fatta una ricerca sull’azienda, compilando l’intestazione con nome, cognome e ruolo aziendale del reclutatore, farà sentire chi sta leggendo la tua presentazione lusingato e ben disposto a proseguire con l’analisi della candidatura.
Come scrivere una Lettera di Presentazione: consigli pratici
Questa è la parte fondamentale, il nocciolo della vostra presentazione. Prima di tutto dobbiamo capire come spedirla.
Alcune aziende richiedono che sia la lettera di presentazione sia inoltrata come documento (usare sempre il formato PDF a meno di diverse indicazioni) singolo, in allegato insieme al CV. In caso contrario, invece, è preferibile che il corpo della mail sia la vostra lettera. In questa maniera chi farà la selezione non dovrà scaricare due allegati, risparmiando tempo e avendo la possibilità immediata di capire chi sei.
Il contenuto va scritto con cura. Bisogna far capire il perché l’azienda dovrebbe assumere voi e non altri. Ai titoli è preferibile sostituire le conoscenze specifiche. In pratica non è fondamentale dire “sono laureato con 110 e lode” ma, piuttosto, dire “ho avuto esperienze come … e so fare …”. Bisogna sottolineare le esperienze pratiche.
Va ricordato, poi, che la Lettera di Presentazione non è un curriculum quindi vanno evitate ripetizioni: quello che si può leggere nel CV non va inserito nella Lettera.
Altro punto di forza, soprattutto nel mondo di lavoro di oggi, è la flessibilità. Il posto a tempo indeterminato piace a molti, ma spesso le aziende italiane, composte per la maggior parte di piccole realtà, non possono garantire contratti del genere.
Bisogna, nello scrivere una lettera di presentazione efficace, mettersi nei panni dell’azienda, essere empatici. Dichiararsi flessibili, quindi, può garantire un punto in più rispetto ad altri. Essere disposti a tirocini/stage/contratti a tempo determinato o a partita IVA può fare la differenza. Una volta assunti, se saprete far valere le vostre capacità, sarà difficile che il datore di lavoro rinunci a voi.
Altra cosa importante è essere sintetici e scrivere per paragrafi. I muri di testo spaventano e non attirano l’attenzione. Fai dei paragrafi di non più di 5 righe, usa i grassetti per evidenziare le parole chiave che possono contraddistinguere le tue capacità evitando nella maniera più assoluta frasi fatte del tipo “sono una persona responsabile”, “so lavorare autonomamente oppure in team” o “sono motivato”.
Bisogna sempre chiedersi, mentre si scrive, “cosa vuole questa azienda?” Rispondendo a questa domanda saprai inserire quelle caratteristiche che dovranno far incuriosire l’esaminatore e convincerlo a fare un colloquio con te.
Punto finale: fai una “chiamata all’azione“. Nelle conclusioni, prima dei dati personali, lascia chi ti sta leggendo con un invito ad avere un colloquio conoscitivo con te, per approfondire le tue competenze.
Come scrivere una lettera di presentazione efficace in 5 passi:
- Fai capire che ti sei documentato sia sull’azienda sia, dove è possibile, su chi effettua i colloqui, rivolgendoti anche ad un destinatario specifico. Va bene anche dimostrare apprezzamento senza scadere nell’adulazione.
- Sottolinea le tue esperienze pratiche
- Sii sintetico, evita frasi fatte e ripetizioni
- Mettiti nei panni dell’azienda e descrivi le caratteristiche che possano essere utili, ciò che puoi portare in più e ti distingue dagli altri e mostrati flessibile
- Sul finale lancia una “chiamata all’azione” e ricorda di inserire i tuoi dati personali
Lettera di presentazione: gli errori da evitare
Quello da fare lo abbiamo descritto, ma bisogna tener conto anche delle cose da non fare nella maniera più assoluta. Tra le cose più gravi da evitare quando scrivi una lettera di presentazione:
- Mandare la stessa lettera a tutti. La versione “standard” va abbandonata. Devi far capire che quello che stai scrivendo è frutto di un reale interesse e quindi è stato scritto appositamente per quell’azienda.
- La cosiddetta “lista della spesa“. Fare una lista infinita e spesso incoerente di esperienze non serve a nulla e può essere controproducente. Tutto ciò che scrivi deve essere selezionato appositamente per quel tipo di lavoro. Ciò darà spessore e concentrerà il reclutatore su quelle esperienze che possono essergli utili in azienda.
- Frasi fatte. Lo abbiamo già detto ma ripetere fa bene. Le massime del tipo “sono dinamico”, “sono serio”, “sono responsabile” non dicono nulla di voi. Si dà per scontato che chi stia cercando un lavoro sia una persona responsabile e seria che voglia farsi assumere. Sottolinearlo, quindi, non dà più valore alla tua candidatura rispetto ad un’altra.
- Sono laureato. Tasto dolente ma, purtroppo, vero: la laurea non dà un valore aggiunto alla vostra presentazione. Punto primo i percorsi di studio sono scritti nel curriculum, quindi sarebbe un’inutile ripetizione. Secondo punto, come già descritto, le aziende si concentrano sulle esperienze pratiche. C’è anche un’altra considerazione da fare: credi di essere l’unico laureato a fare domanda per quel posto? Probabilmente no, quindi meglio puntare su ciò che sai fare in maniera pratica, come l’uso di determinati software o strumenti lavorativi.
In poche parole, come si è visto, scrivere una Lettera di Presentazione vincente non è un passo da prendere alla leggera: può rappresentare il fattore decisivo tra l’apertura del tuo CV con conseguente colloquio o l’eliminazione della domanda.
Va, infine, detto che una buona lettera non potrebbe farti ottenere quel posto, ma un’impressione positiva potrebbe farti tenere in considerazione per posizioni lavorative più conformi al tipo di esperienze che hai.
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