Malattie infettive a scuola? Ormai l’estate è solo un lontano ricordo ed è iniziata la solita routine quotidiana, anche per i più piccoli che sono tornati al 100% a frequentare le lezioni a scuola in presenza dopo la DAD degli scorsi anni. In questo preciso momento dell’anno, inoltre, virus e batteri possono favorire il diffondersi di alcune infezioni, che circolano soprattutto nei luoghi chiusi, riscaldati in modo eccessivo, e frequentati da molti bambini.
La trasmissione delle malattie infettive a scuola può avvenire mediante lo scambio di oggetti o semplicemente con il contatto ravvicinato fra più soggetti. Ovviamente non è solo la scuola il luogo “ideale” per la diffusione di malattie, ma anche altri luoghi come le palestre o le piscine. Per cercare di proteggersi al meglio da un eventuale contagio occorre:
- tenere uno stile di vita sano;
- garantire un buon riposo al bambino durante la notte;
- preferire una dieta sana ed equilibrata (la migliore è la dieta Mediterranea);
- ridurre l’uso di videogiochi.
Andiamo a scoprire insieme quali sono le malattie infettive a scuola più comuni (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice:
- Quali sono le malattie infettive a scuola più comuni
- Altre malattie infettive a scuola: bambini e adolescenti
- Malattie infettive a scuola del sistema respiratorio
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Quali sono le malattie infettive a scuola più comuni
Partiamo con la prima delle malattie infettive a scuola: la pediculosi del capo. Si tratta di un’infestazione del cuoio capelluto da parte di pidocchi adulti, larve o anche uova. Nella stragrande maggioranza dei casi la pediculosi provoca un forte prurito alla testa, che possono avere come conseguenza le lesioni da grattamento e ulteriori infezioni batteriche. In altri casi può essere anche asintomatica.
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Tendenzialmente il periodo di incubazione è contraddistinto dallo schiudersi delle uova e dal manifestarsi delle larve e dura all’incirca sei – dieci giorni dalla deposizione delle uova. Il pidocchio diventa maturo dopo circa 9 giorni e un soggetto è contagioso finché continua a ospitare sulla testa pidocchi o larve vive. È bene sottolineare che un pidocchio vive mediamente sulla persona per circa un mese.
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Per combattere la pediculosi è consigliabile fare un’ispezione totale del cuoio capelluto e recarsi in farmacia per prendere i prodotti più adatti a trattare i capelli. Esistono dei prodotti specifici a base di piretrina o permetrina, che devono essere lasciati agire sul cuoio capelluto per circa 10 minuti e poi devono essere risciacquati con abbondante acqua. L’ultima operazione da svolgere è quella della rimozione di tutte le larve e le uova dei pidocchi, servendosi di un pettine a denti strettissimi.
I trattamenti vanno ripetuti mediamente ogni 10 giorni e vanno disinfettati tutti gli indumenti, comprese le lenzuola e i cuscini, utilizzati dal bambino (lavare con acqua calda o a secco).
Un’altra malattia infettiva della cute è la scabbia, causata da un acaro. La trasmissione avviene cute contro cute e si manifesta mediante piccole macchie rosse che danno un forte prurito, soprattutto durante la notte.
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Per i neonati e bimbi sotto i 2 anni l’eruzione è vescicolare ed è prettamente localizzata sulle estremità:
- testa
- collo
- palmo delle mani
- pianta dei piedi
I più grandi, invece, manifestano sfoghi tra le dita, sui polsi e gomiti e persino nelle pieghe delle ascelle. La scabbia viene incubata per un periodo compreso fra le 4 e le 6 settimane. Cosa fare se un bambino contrae la scabbia?
- Lavare bene i suoi vestiti, oltre che lenzuola e cuscini
- Iniziare un trattamento medicinale, che vi indicherà il vostro pediatra, per uccidere gli acari
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Solitamente viene data una crema da spalmare su tutto il corpo per un’intera settimana e occorre tenerla su per 8 – 12 ore. Il soggetto è potenzialmente contagioso finché continueranno a vivere sulla cute acari e uova.
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Altre malattie infettive a scuola: bambini e adolescenti
Altre malattie infettive a scuola sono la gastroenterite, spesso associata al Rotavirus, che prende di mira soprattutto i più piccoli, e il Norovirus, che predilige adulti e adolescenti. Ma questi due virus non sono i soli a causare la gastroenterite, poiché essa deriva anche da batteri, tra cui la Salmonella Clostridium difficile. La trasmissione avviene per via orofecale o respiratoria.
Anche in questo caso, prima di somministrare qualsiasi medicinale al bambino occorre rivolgersi a un pediatra. Si possono, però, assumere dei probiotici ed evitare bevande e cibi troppo zuccherati, aumentando, invece, il consumo di acqua. Si raccomanda di continuare a dare da mangiare al bambino, anche pasti leggeri e in bianco, per velocizzare la guarigione.
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La sindrome chiamata “mani – piedi – bocca” si manifesta soprattutto tra bambini, attraverso pustole, vescicole e bolle in bocca, sulle mani e sulla pianta dei piedi. Solitamente si guarisce nel breve tempo e spontaneamente. Prima di somministrare dei medicinali, come ad esempio il paracetamolo o altro, è importante richiedere un parere al medico curante (pediatra).
Un’altra malattia infettiva a scuola, più diffusa tra gli adolescenti, è sicuramente la mononucleosi, dal virus di Epstein-Barr (EBV). Si tratta di una malattia che si contrae attraverso lo scambio di saliva, e per questo si chiama anche la “malattia del bacio”. I sintomi sono:
- astenia
- febbre
- cefalea
- linfonodi ingrossati.
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Nella maggior parte dei casi si guarisce in una decina di giorni con riposo e con una terapia farmacologica prescritta dal medico. Molto importante avere una buona idratazione e seguire un’alimentazione equilibrata, per accelerare la guarigione.

Malattie infettive a scuola del sistema respiratorio
Infine, tra le malattie infettive a scuola troviamo quelle del sistema respiratorio, causate da umidità o calore eccessivo. Spesso queste malattie derivano dall’Adenovirus o il Rinovirus, anche se possono avere origine anche da batteri. La più comune è la faringite virale che si manifesta con i seguenti sintomi:
- difficoltà a deglutire
- febbre
- malessere
- a volte rigonfiamento dei linfonodi cervicali
Anche in questo caso, è bene rivolgersi ad un pediatra o al vostro medico curante prima di somministrare farmaci ai vostri figli.
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