Manca poco meno di un mese alle elezioni del 25 settembre e i partiti, dopo aver concluso le operazioni burocratiche, come ad esempio la compilazione delle liste elettorali, hanno tirato fuori le unghie per cercare di accaparrarsi qualche voto in più. Insomma, è partita la campagna elettorale e, tra le ultime proposte, è arrivata quella di “Meno tasse per famiglie numerose” (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Andiamo subito a capire come funziona, in cosa consiste, chi è l’ideatore e se le proposte saranno realizzabili o sono destinate a rimanere delle promesse.
Leggi il nostro speciale sulle proposte elettorali dei partiti spiegate in modo semplice.
Indice- Meno tasse per famiglie numerose, la soluzione firmata Fratelli d’Italia
- Giorgia meloni lancia una nuova proposta: meno tasse per famiglie numerose
- Meno tasse per famiglie numerose: la misura nel dettaglio
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Meno tasse per famiglie numerose, la soluzione firmata Fratelli d’Italia
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è davvero agguerrita. Dopo aver proposto una completa revisione del reddito di cittadinanza, che dovrà essere indirizzato – a suo dire e a dire del suo collega Salvini – solamente a chi non può lavorare, oltre che alle persone con disabilità e agli over 60, e dopo aver proposto un aumento dell’assegno unico e universale eliminando il requisito dell’ISEE, sgancia un’altra bomba: meno tasse per famiglie numerose.
Si tratta dell’ultima proposta avanzata in piena campagna elettorale dalla leader di centrodestra, nei confronti delle famiglie particolarmente numerose. Giorgia Meloni ha pensato ad una soluzione per dare un supporto economico a tutti quei nuclei familiari con molti membri a carico, “senza ricorrere ai soliti bonus e all’assistenzialismo“.
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Secondo quanto riferito negli ultimi giorni, la Meloni avrebbe anche trovato il modo di finanziare questa misura. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la proposta meno tasse per famiglie numerose.
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Giorgia meloni lancia una nuova proposta: meno tasse per famiglie numerose
La leader di Fratelli d’Italia aggiorna quotidianamente i suoi canali social lanciando nuove proposte ai suoi elettori in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. L’ultima proposta, come abbiamo visto, riguarda meno tasse per famiglie numerose.
La Meloni ha spiegato in un video pubblicato di recente la sua proposta per aiutare tutti quei nuclei familiari particolarmente numerosi “senza servirsi di bonus e del solito assistenzialismo“. Come fare? Semplice, attraverso l’introduzione del quoziente familiare. Il quoziente familiare non è altro che un sistema binario con il solo scopo di aiutare i nuclei formati da molte persone.
La riduzione della tassazione sarà progressiva: all’aumentare del numero dei componenti della famiglia diminuirà la tassazione, inoltre, come abbiamo visto in precedenza un’altra proposta interessante riguarda l’aumento degli importi dell’assegno unico per figli a carico.
Facciamo una piccola parentesi per ricordare che l’assegno unico, come stabilito dalla legge, deve essere ricalcolato annualmente sulla base dell’inflazione, pertanto, con l’inflazione all’8%, il sostegno dovrà essere aumentato a prescindere nel 2023, incrementando gli importi massimi di circa 150 euro e facendoli passare da 175 a 190 euro, con ISEE minimo, che per quest’anno è di 15 mila euro.
Con il ricalcolo dell’assegno unico dovranno essere anche ristabiliti i minimi ISEE, che per l’anno prossimo dovrebbero aumentare di mille euro, passando da 15 mila a 16 mila euro. Di conseguenza, poi, aumenteranno tutti gli altri importi.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.
Recentemente, proprio riguardo l’assegno unico e universale – misura introdotta nel 2021 per volontà dei di Italia Viva – la leader di Fratelli d’Italia avrebbe dichiarato:
“Aumenteremo l’assegno unico del 50%, che in questo modo arriverà a un massimo di 260 euro mensili per figlio”.

Meno tasse per famiglie numerose: la misura nel dettaglio
Per Giorgia Meloni, la leader del partito politico Fratelli d’Italia, l’introduzione del quoziente familiare rappresenta una svolta, tanto che l’ha definita il “cambio di paradigma nel sistema fiscale che tenga conto della composizione e delle caratteristiche delle famiglie”.
Per farla breve: la tassazione sarà inversamente proporzionale al numero dei membri del nucleo, più persone ci saranno meno tasse si pagheranno.
Inoltre, come abbiamo visto poco fa, la minor tassazione sarà accompagnata da un assegno unico per figli a carico da 0 a 21 anni ancora più corposo; Meloni, infatti, crede che l’importo erogato attualmente sia davvero troppo basso per poter dare un aiuto concreto ai nuclei familiari. Per questo motivo è arrivata la proposta dell’aumento dell’importo del 50%. In sostanza un nucleo familiare potrebbe arrivare a percepire 260 euro al mese per ogni figlio entro i 18 anni.
Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità.
Lo scopo di meno tasse per famiglie numerose e aumento dell’importo dell’assegno unico è duplice:
- aiutare le famiglie nel concreto nelle spese quotidiane, evitando repliche di sostegni come il bonus 200 euro contro il caro vita – l’indennità inserita nel decreto-legge aiuti uno e riconfermata nel decreto-legge aiuti bis;
- incentivare la natalità, soprattutto il riferimento alle coppie più giovani, per cui è sempre più difficile mettere al mondo un figlio. Si pensi, infatti, che per uno stipendio medio di 1.500 euro, la spesa mensile per il mantenimento di un figlio si aggira intorno ai 700 euro; somma a cui dovranno poi essere aggiunti:
- eventuali costi per affitto o mutuo;
- costi per le spese quotidiane, come generi alimentari;
- bollette;
- costi per pagare benzina o mezzi di trasporto per recarsi al lavoro.
Per finanziare entrambe le proposte di meno tasse per famiglie numerose e assegno unico, secondo Giorgia Meloni, serviranno all’incirca sei miliardi di euro all’anno. Per la leader di FDI si tratta di una cifra irrisoria se confrontata con quanto speso fino ad ora dai governi permettere il campo aiuti come il bonus 200 euro e gli altri sussidi. Ecco le sue parole:
“Pronti a dare un sostegno concreto alle famiglie. Fratelli d’Italia propone un cambio di paradigma nel sistema fiscale che tenga conto della composizione e delle caratteristiche delle famiglie: il cosiddetto “quoziente familiare”. È un nostro obiettivo di legislatura, ma faremo qualcosa di grande impatto da subito: aumenteremo l’assegno unico universale del 50%, che in questo modo arriverà a un massimo di 260 euro mensili per figlio.”
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